Romania, il complesso monumentale di Brâncuși diventa Patrimonio dell'Umanità


Constantin Brâncuși diventa Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco: il monumentale complesso di Târgu Jiu in Romania, Il sentiero degli eroi, che il grande pioniere della scultura astratta creò tra il 1937 e il 1938, è infatti diventato Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Constantin Brâncuși diventa Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco: il monumentale complesso di Târgu Jiu in Romania, Il sentiero degli eroi, che il grande pioniere della scultura astratta creò tra il 1937 e il 1938, è infatti diventato Patrimonio Mondiale dell’Umanità: il paese d’origine dello scultore dunque adesso ha undici patrimoni. Il complesso venne realizzato per commemorare i caduti durante la prima guerra mondiale e si trova in due parchi collegati dallo stretto Viale degli Eroi. Il patrimonio comprende il monumentale complesso di installazioni scultoree di Brâncuși e la preesistente chiesa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, situata sull’asse. “La straordinaria fusione di scultura astratta, architettura del paesaggio, ingegneria e pianificazione urbana concepita da Constantin Brâncuși”, motiva l’Unesco, “va ben oltre l’episodio locale di guerra per offrire una visione originale della condizione umana”.

Per il patrimonio rumeno è una “giornata storica”, come l’ha definita il ministero della cultura del paese. La decisione d’includere il complesso di Târgu Jiu è giunta durante la 46esima sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale, riunito in India, a Nuova Delhi. La decisione d’includere il complesso “rappresenta il riconoscimento dell’eccezionale valore universale del capolavoro dell’arte monumentale creato dal grande artista rumeno a Târgu Jiu”, afferma la ministra della cultura Raluca Turcan. “Il riconoscimento ricevuto oggi ci obbliga a garantire la dovuta tutela all’insieme Monumentale ‘Il Sentiero degli Eroi’, per mantenerlo integro per le generazioni future e per la memoria culturale dell’umanità. È un impegno che il nostro Paese assume a livello internazionale, ma che comporta innanzitutto uno sforzo a livello nazionale e, in particolare, a livello locale, nella città dove è nato. L’iscrizione di un bene culturale nella lista del patrimonio rappresenta un momento di presa di coscienza del suo valore assoluto, a livello dell’intera società. La conferma del valore universale del tesoro culturale lasciato da Constantin Brâncuși a Târgu Jiu rappresenta un momento di orgoglio e responsabilità nazionale”.

Il dossier di nomina per il Complesso monumentale Calea Eroilor (“Il sentiero degli eroi”), realizzato da Constantin Brâncuși a Târgu Jiu, è stato presentato dalla Romania nel gennaio 2018. Dopo un periodo di attesa per cause esterne al dossier – la proposta di revisione della procedura generale su come i “siti associati a recenti conflitti” possono collegarsi alle finalità e agli obiettivi dell’UNESCO e della Convenzione sul Patrimonio Mondiale – la sua valutazione è stata ripresa da ICOMOS (Consiglio Internazionale dei Monumenti e dei Siti – organo consultivo dell’UNESCO) nel 2023. Nell’ambito della procedura di nomina, tra il 19 e il 23 luglio 2023, si è svolta la missione di valutazione tecnica, organizzata dal Ministero della Cultura attraverso l’Istituto del Patrimonio Nazionale, in stretta collaborazione con le autorità locali di Târgu Jiu. La missione tecnica ha seguito il modo in cui il complesso realizzato da Constantin Brâncuși a Târgu Jiu soddisfi le condizioni di autenticità e integrità, la gestione del bene culturale, il coinvolgimento della comunità locale nella protezione e valorizzazione del complesso e il suo atteggiamento nei confronti dell’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale. Il processo di valutazione è proseguito con richieste di ulteriori informazioni e risposte da parte della Romania, nonché con una riunione tecnica dei coordinatori dei casi con l’ICOMOS a Parigi.

Il viale degli eroi
Il viale degli eroi. Foto: Iozefina Postăvaru
Porta del Bacio. Foto: Iosef Kovacs
Porta del Bacio. Foto: Iosef Kovacs
Tavolo del silenzio. Foto: Camil Iamandescu
Tavolo del silenzio. Foto: Camil Iamandescu
La Colonna Infinita. Foto: Iozefina Postăvaru
La Colonna Infinita. Foto: Iozefina Postăvaru

“Il complesso monumentale, costruito tra il 1937 e il 1938 per commemorare il supremo sacrificio dei rumeni – soldati, poliziotti e semplici cittadini – che morirono difendendo la città di Târgu Jiu durante la Prima Guerra Mondiale”, si legge nelle motivazioni dell’Unesco, “rappresenta un punto di svolta nella storia della scultura monumentale e arte pubblica. È la creazione fondamentale e l’unica opera pubblica di grandi dimensioni dello scultore rumeno Constantin Brâncusi che, invece di collocare il monumento nella città, ‘ha posto la città come elemento funzionale al centro del monumento’. [...] Il complesso monumentale creato da Constantin Brâncusi a Târgu Jiu rappresenta un’opera eccezionale, una fusione tra scultura monumentale astratta, architettura paesaggistica, ingegneria e installazione urbana che offre un’esperienza commemorativa sequenziale, su scala urbana, dal forte valore simbolico carica e segnando un’espressione artistica di grande forza e purezza su più livelli: artistico, simbolico e spirituale. La combinazione del concetto artistico, dell’eccezionale qualità dell’esecuzione e dell’ingegneria della Colonna Infinita, in particolare, contribuiscono al completamento di una delle sculture monumentali pubbliche più importanti del XX secolo”.

Il complesso monumentale è allineato in un asse lungo 1.500 metri chiamato Viale degli Eroi, dove sorge anche la chiesa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, con parchi a entrambe le estremità contenenti sculture monumentali: lungo il fiume Jiu si trovano Il tavolo del silenzio, La porta del bacio e Il sentiero delle sedie, mentre verso est si trova il parco della Colonna che contiene la Colonna infinita. Il complesso monumentale, eretto tra il 1937 e il 1938, rappresenta una svolta nella storia dell’arte moderna, in particolare della scultura monumentale moderna e dell’arte pubblica. È la creazione fondamentale e l’unica opera pubblica su larga scala dello scultore rumeno Constantin Brâncuși che qui dimostrò una fusione perfetta tra le discipline della scultura, dell’architettura, dell’ingegneria e della pianificazione ambientale e urbana; un equilibrio fondamentale che ha guidato le successive grandi opere di artisti, architetti e ingegneri.


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