Palermo, un'installazione meditativa per ascoltare il fiume Oreto. Nasce U-DATInos


A Palermo, sulla foce del fiume Oreto, sarà installata un’opera d’arte “infoestetica”: tra dati, sensori e workshop, nasce U-DATInos dal desiderio di prendersi cura di un territorio (la costa sud-est di Palermo), interrogarsi sul futuro del fiume Oreto (da tempo in stato di abbandono, inquinamento e degrado, ora oggetto di iniziative per recuperarlo e restituirlo alla collettività) e d’indagare il rapporto con l’ambiente, sperimentando nuovi modi per connetterci a quest’ultimo attraverso i dati.

Il progetto è realizzato dal duo di artisti/ricercatori Iaconesi-Persico, vincitore del bando Creative Living Lab II edizione, e promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del MiBACT; coinvolge i cittadini di Palermo, poiché si tratta di un’installazione meditativa volta ad “ascoltare” l’acqua del fiume Oreto.

Un atto artistico partecipativo dove i dati, concepiti come questione esistenziale e spazio di espressione, diventano esperienza condivisa e accessibile per entrare in contatto con questioni ambientali, come lo stato delle acque di una città.

Il progetto si articola in quattro momenti fondamentali: 

- I WORKSHOP: quindici persone, tra cittadini e studenti dell’Accademia, diventeranno i “custodi dell’acqua” di Palermo. Muniti di sensori, impareranno a rilevare dati sullo stato dell’acqua, a trasmetterli e a comunicarli.

- DATA GENERATION: i partecipanti compieranno una raccolta dati partecipativa sulle acque del fiume Oreto.

- L’OPERA: alimentata dai dati della raccolta, un’opera d’arte “generativa” si animerà di suoni e luci, dando voce alle acque della città, informando, con continui aggiornamenti, sulle condizioni delle acque in base ai dati emersi.

- L’INCONTRO: la presentazione dell’opera al pubblico sarà occasione di confronto con abitanti, ricercatori, studenti e istituzioni per discutere come dati, arte e computazione possano essere utili ad affrontare temi come l’inquinamento, il cambiamento climatico o la pandemia, con lo sguardo rivolto al futuro del fiume Oreto.

Venerdì 23 ottobre dalle ore 15 si terrà una diretta Facebook sulle pagine di Ecomuseo Mare Memoria Viva e di HER, dove il team di U-DATInos racconterà il senso del progetto e le prossime azioni.

Per gli studenti delle accademie di Palermo, i cittadini, le associazioni, gli attivisti, gli appassionati di arti, tecnologie e ambiente, due workshop gratuiti ad iscrizione obbligatoria, nei giorni 14 novembre e 21 novembre presso l’Ecomuseo Mare Memoria Viva. Per info: udatinos.eu o scrivere a comunicazione@marememoriaviva.it

“Il progetto parte dalle persone e dal metterle in condizione di generare dati, ma anche di prendersene cura, criticarli e goderne” dichiarano gli artisti Iaconesi e Persico. “I quindici partecipanti dei workshop riceveranno dei sensori per impararare a raccogliere dati non come pratica estrattiva, ma come pratica generativa che nasce nella reciprocità e collaborazione. L’opera si nutrirà di questo processo: sulla foce dell’Oreto proveremo a sperimentare nuove ritualità che ci connettano alle acque di Palermo, per diventare sensibili all’ambiente e immaginare nuove alleanze tra attori umani e non umani, arte e scienza, innovazione e società. Si può sintetizzare tutto questo in due parole: immaginazione sociale. Un’immaginazione del possibile a cui non possiamo rinunciare, che ci riguarda tutti, in cui i dati e la ricerca vivono finalmente nel bel mezzo della società”. 

“L’Ecomuseo si trova proprio accanto alla foce del fiume Oreto” ha aggiunto Cristina Alga, project manager U-DATInos e coordinatrice del team di Mare Memoria Viva. “Il fiume è qualcosa che ci riguarda, è presenza: sappiamo quanta biodiversità c’è e quanto movimento scorre tra cemento, canneti, uccelli migratori e rifiuti. La proposta artistica di Iaconesi/Persico interpreta perfettamente ciò che l’Ecomuseo Mare Memoria Viva vuole essere e fare per il fiume, le acque, il territorio. Essere ”custodi“ non significa preservare nell’isolamento, significa farsi facilitatori, aprire a possibilità di vita, far conoscere, far comprendere, far sentire. Da tre anni esiste un comitato di cittadini di diverse età, visioni politiche e provenienze che, contando solo sulla perseveranza e sull’auto-organizzazione, è riuscito a riportare attenzione e amore al fiume, ha coinvolto le istituzioni e ottenuto finanziamenti per la rigenerazione. L’ecomuseo, come spazio collettivo e partecipativo, dedica questo progetto a tutte le cittadine e i cittadini sensibili all’acqua che in questi anni non hanno smesso di lottare perché il fiume Oreto non smettesse di fluire”. “Quando abbiamo iniziato a concepire il progetto era il giugno del 2018” ricorda la curatrice, Arianna Forte. “In questo momento storico U-DATInos diventa un progetto ancora più importante e urgente. In U-DATInos, la pratica artistica del duo Persico/Iaconesi diventa il mezzo per far ”agire", attraverso una raccolta dati collaborativa, le comunità attivate da Mare Memoria Viva su una questione di importanza collettiva come l’inquinamento. A conclusione di questo processo, a gennaio 2021, verrà presentata l’opera: un’installazione “datapoetica” che, in linea con le ricerche precedenti degli artisti, permetterà di entrare in contatto con i dati attraverso una combinazione sinestetica di luci e suoni, in modo da poter “sentire” il flusso di informazioni raccolte". 

 

Palermo, un'installazione meditativa per ascoltare il fiume Oreto. Nasce U-DATInos
Palermo, un'installazione meditativa per ascoltare il fiume Oreto. Nasce U-DATInos


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