Gli archeologi attivi nel sito di Pietrarossa, nei dintorni di Trevi (provincia di Perugia) hanno annunciato la scoperta di un importante mosaico pavimentale romano, uno dei più grandi della regione: cinquanta metri quadrati di superficie musiva con decorazioni a tema marino. Probabilmente, stando alle ipotesi del sindaco di Trevi, Bernardino Sperandio (che è anche storico dell’arte e profondo conoscitore della storia locale), potrebbe essere segno che in antico, in quest’area, sorgeva un porto fluviale sul Clitunno, che all’epoca era navigabile (tant’è che nei dintorni sono stati ritrovati anche i resti di un antico emporio).
L’opera, realizzata con tessere bianche, rosse e rosa ottenute da calcari locali, risale con tutta probabilità al II secolo dopo Cristo e il suo rinvenimento giunge nel contesto di alcune indagini archeologiche condotte a partire dal 2015 nel territorio di Trevi, dove già sono stati scoperti altri mosaici (tra i quali uno di ottanta metri quadri, sempre con decorazioni marine).
Lo scavo è condotto da Donatella Scortecci dell’Università di Perugia e le campagne hanno un costo di diecimila euro l’anno: finora, gli scavi sono sempre stati finanziati dal Comune di Trevi e dalla ditta Metelli di Foligno con l’utilizzo dell’Art Bonus. I risultati sin qui ottenuti fanno ben sperare in merito al possibile ritrovamento futuro di altre opere, e l’idea è quella di aprire il sito archeologico al pubblico, ma serviranno molte più risorse di quelle su cui attualmente lo scavo può contare.
“Anche quest’anno si chiude con una grande sorpresa”, hanno scritto i responsabili dello scavo di Pietrarossa sulla pagina Facebook ufficiale. “Vi presentiamo il più grande mosaico sinora scoperto nel nostro sito. Ben 50 metri quadrati di superficie musiva: per l’Italia, un’eccezionale scoperta scientifica; per l’Umbria, qualcosa di cui essere fieri”.
Umbria, scoperto uno dei più grandi mosaici romani della regione: 50 metri quadri di superficie musiva |