Alla fine, dopo mesi di polemiche, Vittorio Sgarbi è riuscito a superare le resistenze di buona parte degli ambienti culturali e associazionistici di Siracusa: stamani infatti il Seppellimento di santa Lucia, il capolavoro di Caravaggio realizzato per la chiesa di Santa Lucia extra Moenia della città siciliana (e oggi conservato nella chiesa della Badia), è partito per Roma, dove sarà sottoposto ad alcuni controlli e a un intervento di manutenzione all’Istituto Centrale del Restauro, dopodiché partirà alla volta del Mart di Rovereto, dove è atteso per una mostra che lo vedrà esposto assieme a opere di Burri e di Cagnaccio di San Pietro.
Il dipinto è stato imballato stamattina: l’opera è stata trasportata a mano dalla chiesa della Badia fino a piazza Archimede, dove è stata caricata su di un furgone tecnico. In fibrillazione il fronte del “no”, che parla già di uno “scippo” alla città. Sgarbi fa sapere che il Seppellimento “tornerà in perfette condizioni nella sede originaria”, ovvero la chiesa di Santa Lucia extra Moenia: il progetto è infatti quello di dotare il dipinto della teca che potrà garantire la conservazione nell’edificio di culto per il quale fu creato. Il ritorno dell’opera è previsto per il mese di dicembre, in occasione delle celebrazioni per santa Lucia.
Caravaggio, Seppellimento di santa Lucia (1608; olio su tela, 408 x 300 cm; Siracusa, Santa Lucia alla Badia) |