Sono terminati i lunghi lavori di restauro al Santuario di Oropa (Biella). Le operazioni si sono concluse con l’intervento sulla quarta cappella del Sacro Monte, dedicata alla Dimora di Maria al Tempio: sono stati recuperati 250 metri quadri di affreschi, 106 manufatti in terracotta, 102 statue a grandezza naturale e diversi altri materiali. La cappella è un complesso settecentesco di notevole importanza dove tutto concorre a rappresentare un ipotetico interno del Tempio di Gerusalemme dove troviamo la Madonna seduta a un tavolo di lavoro, accompagnata da diverse giovani intente nelle più svariate attività. La cappella fu realizzata a partire dal 1662, anno in cui venne commissionata: i lavori andarono avanti per circa un decennio per poi arrestarsi fino al 1711, anno in cui furono ripresi e conclusi di lì a pochi anni. Le statue furono terminate nel 1718 e sono tutte opera di Pietro Giuseppe Auregio, mentre le pitture su muro furono realizzate da Giovanni Galliari, che fu pittore e scenografo attivo in centri importanti (dal Palazzo Reale di Torino alla Venaria Reale, da Crema a Milano).
I restauri si erano resi necessari a causa del degrado subito dalle opere: l’intonaco delle pitture di Galliari, in particolare, si presentava sfarinato in vaste aree, e i colori si erano anneriti per le infiltrazioni d’acqua. L’intervento ha dunque permesso di recuperare i luminosi colori delle pitture ricomponendo i motivi decorativi e ricucendo le lacune con il recupero integrale della decorazione.
“Le statue”, spiega Paola Aglietta, amministratrice delegata del santuario, “erano state ridipinte negli anni settanta del Novecento con colori molto accesi e sfalsati, utilizzando vernici industriali che rendevano goffe e caricaturali le figure. Gli incarnati erano giallognoli, con occhi, gote, labbra e sopracciglia malamente ridipinte da un artigiano con soluzioni di pessima qualità”.
“Il restauro ha rivelato, sotto le brutte tinte alterate che hanno deturpato nel secolo scorso in modo simile tutti i i gruppi di sculture del Sacro Monte”, dichiara Elena De Filippis, direttore dell’Ente di gestione dei Sacri Monti, “una notevole e insospettata qualità artistica, un modellato raffinato, l’espressività e la delicatezza dei volti, soprattutto dei bambini”.
I restauri comunque potrebbero non concludersi qui. “Certamente”, conclude Paola Aglietta, “della stessa qualità si riveleranno anche le altre cappelle del Sacro Monte: un invito agli industriali e al mondo economico biellese a supportare i futuri restauri. Magari attraverso un binomio fra il Sacro Monte e un’azienda attiva nel campo tessile che possa valorizzare così la sua vocazione e, perché no, riprendere e riproporre soluzioni e moduli decorativi antichi di pregio dai costumi delle figure scolpite nel nostro e loro Sacro Monte”.
“Di fronte alla evidenza di statue e pitture così raffinate”, si augura il presidente dell’Ente di gestione dei Sacri Monti, Renata Lodari, “confidiamo in un nuovo orgoglio e in una rinnovata partecipazione della comunità biellese al restauro del Sacro Monte di cui speriamo che questo sia il primo di una lunga serie di cantieri!”.
Terminano i lavori di restauro al Santuario di Oropa. Recuperate pitture e statue |