La galleria Hauser & Wirth, una delle più importanti al mondo, ha annunciato che tra gli artisti da lei rappresentati è entrato a far parte Roberto Cuoghi (Modena, 1973), uno degli artisti di punta della scena contemporanea italiana. La galleria svizzera terrà la presentazione dei suoi lavori all’Art Show, la fiera d’arte contemporanea che si svolge ogni anno a New York, dal 28 febbraio al 3 marzo 2019.
Roberto Cuoghi è un artista che sfugge alle definizioni: durante la sua carriera si è cimentato con la pittura, la scultura, le installazioni sonore, la ceramica e molto altro (si ricorda in particolare la sua straordinaria opera al Padiglione Italia della Biennale di Venezia 2017), senza che un mezzo o un linguaggio sia prevalente rispetto a un altro. L’opera di Cuoghi si distingue per l’enfasi sui processi e sui cambiamenti del fisico come manifestazione di una metamorfosi psicologica: attraverso un’accurata ricerca, Cuoghi utilizza sistemi propri della tradizione, o conduce esperimenti scientifici per riprodurre reazioni bio-chimiche nei materiali che adopera, per creare delle metodologie in cui s’alternano lavori da archeologo, inventore o ingegnere, che hanno il fine di espandere i limiti del conosciuto e del comprensibile. L’artista modenese è famoso soprattutto per i suoi esperimenti che riguardano i processi di creazione delle opere: lui stesso sviluppa tecniche e metodologie sempre nuove per dar vita ai suoi lavori. E altrettanto spesso Cuoghi utilizza il suo stesso corpo come materiale: si ricorda, in particolare, la sua celeberrima performance del 1998, nell’ambito della quale ha mangiato, si è vestito e si è comportato come un uomo di mezza età per trasformare letteralmente se stesso (allora venticinquenne) in un sessantasettenne, al fine di cercare di somigliare a suo padre.
Per l’edizione 2019 dell’Art Show, Hauser & Wirth esporrà alcune delle più recenti sculture di Cuoghi: in particolare, il pubblico newyorkese avrà modo di ammirare le opere della serie Putiferio (2016), commissionata dalla DESTE Foundation dell’isola greca di Idra. In quell’occasione, Cuoghi produsse le scansioni di alcuni granchi acquistati presso un mercato di pesce dell’isola e adoperò i risultati per creare dei file da inviare a una stampante tridimensionale che avrebbe dato vita al modello in creta: Cuoghi ha poi sottoposto le opere a cottura secondo diversi procedimenti da lui inventati, che hanno dato vita a sculture di diversi colori e forme. L’artista ha personalmente studiato le fornaci nel suo studio nella campagna milanese per poi ricrearle sull’isola di Idra.
Ci sarà poi spazio per l’opera Ether en Flocons (2016 - 2018), un’installazione con dieci uccelli fatti di agar-agar e gelatina maiale. Per creare i suoi volatili, Cuoghi ha utilizzato sempre lo stesso stampo e lo ha riempito con la sostanza da lui ideata, aspettando che solidificasse: nel frattempo, lo stampo veniva lasciato alla mercé degli elementi naturali, e l’impasto veniva dunque ulteriormente modificato dall’ambiente e dall’atmosfera. Cuoghi arrestava quindi il processo attraverso la tecnica della liofilizzazione: l’uccello veniva dapprima congelato e quindi sistemato in un apposito essicatore per un mese, col risultato che la gelatina veniva trasformata in una scultura. L’uccello, infine, veniva inserito in un macchinario per il sottovuoto e infine completato con le decorazioni immaginate dall’artista. Si trattava di un altro lavoro con il quale Cuoghi ha compiuto esperimenti sul tema della metamorfosi.
Al momento, Roberto Cuoghi è l’unico artista italiano vivente rappresentato da Hauser & Wirth, che vanta molti dei più importanti nomi della scena mondiale contemporanea, tra i quali Mark Bradford, Berlinde de Bruyckere, Isa Genzken, Dan Graham, Roni Horn, Pierre Huyghe, Matthew Day Jackson, Paul McCarthy, Ron Mueck, Mika Rottenberg e molti altri.
Roberto Cuoghi entra a far parte della galleria Hauser & Wirth, verrà presentato a New York |