Dopo quasi dieci anni circa dalla sua realizzazione, il Mammuth di Zerocalcare, lo storico murale della stazione di Rebibbia della metro B di Roma compiuto nel 2014 nell’ambito della collaborazione tra ATAC e AIE Associazione Italiana Editori, in occasione della tredicesima edizione di Più Libri Più liberi, Fiera Nazionale della piccola e media editoria, e con la curatela di 999 Contemporary, diventa ora green. È diventato infatti un eco-murale grazie al restauro con l’utilizzo di ecopitture fotocatalitiche e purificatrici di aria. Pitture ecosostenibili che trasformano gli agenti inquinanti (come ossidi di azoto e zolfo, benzene, formaldeide e monossido di carbonio) in molecole di sale: con i suoi 60 metri quadrati, realizzati in restauro con la eco pitture, da oggi il Mammuth ha un impatto ecologico pari a 2,4 alberi piantati, con 12,8 auto Benzina Euro 6 il cui inquinamento viene eliminato ogni giorno e 34,1 Kg di CO2 in meno nell’aria. L’iniziativa è stata possibile grazie alla collaborazione tra ATAC e diverse realtà ambientaliste capitanate da Yourban 2030, l’associazione rivolta alla diffusione dell’Agenda 2030.
A curare il restauro del murale è stata l’artista friulana Maria Bressan in arte Rosmunda, muralista ed illustratrice italiana che vive e lavora a Carrara e che ha molto a cuore tematiche sociali ed ambientali. La sua ricerca è improntata sul rapporto tra uomo e natura. Dal 2018 ha realizzato numerosi murales tra Italia e Spagna ed è convinta che la street art sia un efficace strumento per creare appartenenza risollevando luoghi e persone dal degrado.
“Dopo aver lanciato l’idea di eco-murales dai muri di Roma, oggi dal Mammuth di Rebibbia vogliamo far partire una nuova idea di intervento di restauro rivolto ai murales, opere d’arte pubblica e urbana alle quali la capitale e altre città italiane si sono rivolte negli ultimi decenni”, spiega Veronica De Angelis, fondatrice e presidente di Yourban 2030.
Roma, restaurato il Mammuth di Zerocalcare. Ora è un eco-murale |