S’intitola Angels Unware il monumento realizzato dallo scultore canadese Timothy Schmalz, specializzato in scultura religiosa, inaugurato la scorsa settimana da papa Francesco in piazza San Pietro: la scultura, installata nel sagrato della piazza antistante la basilica per celebrare la Giornata Mondiale del Migrante, è realizzata in bronzo e argilla e raffigura un gruppo di migranti di diversi periodi storici, tutti a grandezza naturale, e in piedi sopra una zattera, con i volti provati dalle sofferenze. Il pontefice l’ha espressamente voluta nella piazza per ricordare a tutti “la sfida evangelica dell’accoglienza”, come ha sottolineato lo stesso papa Francesco durante l’angelus del 29 settembre.
Il papa ha scoperto la statua assieme a una famiglia di immigrati camerunensi: la permanenza in piazza San Pietro è stata fissata per la durata di una settimana, dopodiché l’opera verrà spostata in Vaticano (sarà collocata nei giardini). Stando a quanto si apprende, l’idea della scultura è stata suggerita a Schmalz da padre Michael Czerny, sottosegretario della Sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale alla Santa Sede (creato cardinale l’altro ieri, al Concistoro del 5 ottobre).
“Come cristiani”, ha detto papa Francesco durante l’omelia nella messa celebrata durante la Giornata Mondiale dei Rifugiati, “non possiamo essere indifferenti di fronte al dramma delle vecchie e nuove povertà, delle solitudini più buie, del disprezzo e della discriminazione di chi non appartiene al ‘nostro’ gruppo. Non possiamo rimanere insensibili, con il cuore anestetizzato, di fronte alla miseria di tanti innocenti. Non possiamo non piangere. Non possiamo non reagire”.
Il papa ha inaugurato un monumento ai migranti in piazza San Pietro |