Una nuova opera di Banksy compare in Galles: un augurio di “buone feste” contro l'inquinamento


Un nuovo murale di Banksy: è comparso a Port Talbot, in Galles. Una denuncia contro l’inquinamento.

È comparso un nuovo murale di Banksy (Bristol, 1974), realizzato sul muro di un garage a Port Talbot, cittadina marittima di 35.000 abitanti del Galles, a pochi chilometri da Swansea. L’opera, che occupa l’angolo del muro, raffigura da una parte un bambino con una slitta che, a braccia spalancate, cerca di prendere al volo, con la lingua, quelli che sembrano fiocchi di neve che cadono durante una fredda giornata invernale. Ma dall’altro lato si comprende che non si tratta di neve bensì di cenere, che arriva da quello che appare un cassonetto o la parte sommitale di una ciminiera. L’effetto straniante dell’opera è dato dal fatto che, se ci si posiziona frontalmente verso il bambino, non si vede la ciminiera, e l’opera ci appare come una tranquilla scena invernale, e all’osservatore è nascosta l’inquietante verità che si scopre girando l’angolo.

È stato lo stesso Banksy a confermare la paternità dell’opera, con un video postato sul suo account Instagram corredato, a commento, della frase Season’s greetings (forse il titolo dell’opera: tradotto, significa “Buone feste”). Nel video, sulle note della canzone natalizia Little Snowflake, si vedono particolari dell’opera, quindi il campo s’allarga a mostrarla per intero e, infine, si osserva un panorama della grigia zona industriale di Port Talbot. La cittadina del Galles è infatti nota per le sue acciaierie (le più grandi del Regno Unito e tra le maggiori al mondo), dove lavorano oltre 4.000 persone.

L’opera potrebbe essere letta come una denuncia contro l’inquinamento: nel maggio di quest’anno, un report dell’Organizzazione Mondiale della Sanità aveva bollato Port Talbot come la città più inquinata del Regno Unito, salvo poi correggersi poco dopo causa una lettura errata dei livelli di PM2, stimati all’eccesso. La città comunque non è certo priva di problemi: Port Talbot è fortemente dipendente dalle sue acciaierie, sta “lottando per trovare una vita oltre l’acciaio” (così titolava il Guardian in un articolo di due anni fa sulla città) e registra alti tassi di povertà.

Il murale di Banksy, nel frattempo, è stato recintato, e l’amministrazione comunale di Port Talbot ha intrapreso azioni per proteggere l’opera, in accordo col proprietario del garage (Ian Lewis, un operaio delle acciaierie di 55 anni). “In questo momento sono un po’ sconvolto”, ha dichiarato Lewis al Guardian. “I fan di Banksy stanno già arrivando per vedere l’opera”. In generale, gli abitanti di Port Talbot hanno accolto bene il murale, e molti lo vedono come un arricchimento per la città.

Una nuova opera di Banksy compare in Galles: un augurio di “buone feste” contro l'inquinamento
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