A Mondolfo, in provincia di Pesaro Urbino, si arricchisce di nuove opere il progetto di arte urbana permanente Mondolfo Galleria Senza Soffitto, che conta la direzione artistica di Filippo Sorcinelli e la curatela dell’Associazione PAM - Pro Arte Mondolfo, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale. Grazie a questo progetto il centro storico di Mondolfo, a partire dall’agosto 2020, è diventato un museo open air. È l’unico borgo al mondo in cui per le vie del paese sono installate cinque fotografie stampate in grandi dimensioni del maestro della fotografia Mario Giacomelli e, ad affiancare le fotografie, sono opere di street art realizzate in spazi ed edifici pubblici, su muri e marciapiedi, grazia a nomi noti nel panorama italiano e internazionale della street art.
Due nuove opere si sono aggiunte alla galleria all’aperto. Jody Pinge ha realizzato il suo intervento su un muro della Scuola dell’Infanzia Aquilone: la sua opera dal titolo Leggerezza ritrae una bambina dai cui capelli nascono pianeti; ha rappresentato la leggerezza dei pensieri che hanno i bambini, ispirandosi a ciò che diceva Italo Calvino “Prendete la vita con leggerezza, ché leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore”.
L’intervento di Simone Travaglini, in arte Travart, è strettamente legato alla storia di Mondolfo. Ha trasposto su muro un’opera di Giancarlo Pucci, professore di disegno geometrico e artista visionario. Quello stesso muro in cui a pochi passi abita Mezzafaccia, che è anche il titolo del murales. Così hanno sempre chiamato Netta nel borgo, per una malattia che colpì il suo viso per metà e che la portò a coprirsi sempre quella parte del volto: un tributo a lei e a tutti coloro che vivono e hanno vissuto per quei vicoli del centro storico.
Nell’immagine, Jody Pinge, Leggerezza
Il museo open air di Mondolfo si arricchisce di nuove opere di street art |