La National Gallery di Londra acquista un capolavoro di Orazio Gentileschi, il “Ritrovamento di Mosè”


La National Gallery di Londra acquista per 22 milioni di sterline un capolavoro di Orazio Gentileschi, il ’Ritrovamento di Mosè’.

Un gran colpo per la National Gallery di Londra, che acquista un capolavoro di Orazio Gentileschi (Pisa, 1563 - Londra, 1639), il Ritrovamento di Mosè: per il museo londinese è un “regalo di Natale per la nazione”. L’opera è stata acquistata per 22 milioni di sterline: gli ultimi due milioni sono stati raccolti grazie a una sottoscrizione pubblica che la National Gallery ha lanciato lo scorso novembre chiedendo a tutti (con tanto di hashtag #SaveOrazio) di donare qualsiasi cifra per raggiungere quei due milioni di sterline che mancavano all’acquisto. L’appello è andato a buon fine, il pubblico ha contribuito e il museo ha potuto comperare l’importante dipinto. La tela di Orazio va dunque ad aggiungersi a un’altra recente acquisizione gentileschiana, anche se di sua figlia Artemisia: lo scorso anno, infatti, la National Gallery aveva acquisito un autoritratto della pittrice.

Il Ritrovamento di Mosè sarà ora esposto al pubblico: l’opera, peraltro, ha un ruolo importante nell’ambito della storia dell’arte inglese in quanto fu dipinta da Orazio per il re d’Inghilterra Carlo I durante il soggiorno dell’artista pisano a Londra. La tela doveva celebrare la nascita del futuro re Carlo II ed era destinata alla Queen’s House di Greenwich. Il dipinto racconta il tema biblico della nascita di Mosè, che era stato messo in una cesta dalla madre e nascosto tra alcuni cespugli per salvarlo da morte certa, dal momento che il faraone d’Egitto aveva emanato un editto in base al quale tutti i figli neonati degli ebrei dovevano essere uccisi. Mosè fu ritrovato sulle rive del Nilo dalla figlia del faraone, che lo portò a palazzo: l’opera raffigura il momento in cui la figlia del faraone, che aveva adottato il piccolo Mosè, affida il neonato, su invito di sua sorella maggiore Miriam, alle cure della sua madre naturale. Il dipinto si caratterizza per i colori sgargianti, i materiali preziosi e la realistica resa dei tessuti sontuosi che caratterizzarono la produzione di Gentileschi per la corte d’Inghilterra.

L’opera, dopo diverse vicissitudini, era finita tra i beni di un collezionista privato che aveva però deciso di concederla in prestito alla National Gallery per quasi vent’anni: un periodo talmente lungo che molti pensavano che l’opera fosse di proprietà del museo. Anche perché è un lavoro molto famoso, essendo stato pubblicato in varie occasioni, e in più è stato protagonista di mostre, eventi, conferenze, proprio in virtù della sua importanza nel percorso di Orazio Gentileschi e del suo ruolo di capolavoro del periodo londinese. Dunque, l’acquisizione rappresentava, per la National Gallery, una priorità, almeno fin dal 1995, anno in cui per la prima volta cercò di acquistarlo. Gli aiuti sono arrivati anche da enti e fondazioni: 2,5 milioni di sterline dal National Heritage Memorial Fund, 1 milione dall’Art Fund, 8,5 milioni dagli American Friends of The National Gallery, 5 milioni dal The National Gallery Trust.

“Questo bellissimo dipinto”, ha dichiarato Nicky Morgan, ministro inglese della cultura, “adesso sarà esposto in maniera permanente così che la presente e le future generazioni possano studiarlo, ammirarlo, e farsi da lui ispirare. Mi complimento con la National Gallery e con tutti coloro che hanno offerto il loro aiuto affinché ciò accadesse”.

“Il capolavoro di Gentileschi”, afferma Peter Luff, presidente del National Heritage Memorial Fund, “è un pezzo importante per il nostro patrimonio nazionale, grazie alla sua coinvolgente storia. Milioni di persone hanno avuto il piacere di ammirarlo negli ultimi vent’anni alla National Gallery di Londra e i Trustees del National Heritage Memorial Fund sono d’accordo sul fatto che contribuire a rendere sicuro il suo futuro era un passo di vitale importanza. Siamo lieti che la National Gallery abbia acquistato il quadro, perché quest’operazione fa sì che altri milioni di persone in futuro potranno apprezzare questo esempio del lavoro di Orazio Gentileschi e la sua importanza storica”.

“Il Ritrovamento di Mosè di Orazio Gentileschi”, dichiara Stephen Deuchar, direttore dell’Art Fund, “è un capolavoro splendido ed epico, che l’Art Fund ha supportato con un milione di sterline, cifra che colloca il nostro contributo tra i pochissimi di questa dimensione che abbiamo dato. Il nostro entusiasmo ovviamente è condiviso da tutti coloro che hanno donato rispondendo all’appello della National Gallery. Insieme abbiamo assicurato all’opera il suo posto sulle pareti della National Gallery dove tutti potranno ammirarlo per sempre”.

Immagine: Orazio Gentileschi, Il ritrovamento di Mosè (anni Trenta del Seicento; olio su tela, 257 x 301 cm; Londra, National Gallery)

La National Gallery di Londra acquista un capolavoro di Orazio Gentileschi, il “Ritrovamento di Mosè”
La National Gallery di Londra acquista un capolavoro di Orazio Gentileschi, il “Ritrovamento di Mosè”


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