In Olanda è stata scoperta una versione sconosciuta delle Ninfee di Claude Monet


Al Gemeentemuseum dell’Aia (Olanda) è stata scoperta una versione sconosciuta delle Ninfee di Monet, su cui l’artista dipinse un altro quadro.

Una scoperta di grande rilievo per la storia dell’impressionismo: in Olanda è emersa una versione finora sconosciuta delle Ninfee di Claude Monet (Parigi, 1840 - Giverny, 1926). Autrice della scoperta è Ruth Hoppe, restauratrice del Gemeentemuseum dell’Aia, uno dei musei più importanti dei Paesi Bassi, che ospita una significativa collezione di arte moderna, dov’è inclusa anche la più cospicua raccolta di opere di Piet Mondrian esistente al mondo. L’esperta ha riportato (la notizia è disponibile anche sul sito del museo) che la versione del celebre dipinto di Monet è stata scoperta sotto un’opera dello stesso artista, una tela raffigurante fiori di glicine. La scoperta è stata fatta grazie alle radiografie a cui è stato sottoposto il dipinto, che non aveva mai subito interventi di restauro.

L’opera, che appartiene alla fase tarda della carriera di Monet (risale al 1917-1920), necessitava infatti di un intervento prima della mostra Monet. The garden paintings (dal 12 ottobre 2019 al 2 febbraio 2020), dove i Glicini saranno protagonisti assieme ad altre opere del padre dell’impressionismo sul tema del giardino (com’è noto, Monet era un grande appassionato di giardinaggio, e quando ne ebbe la possibilità creò attorno alla sua casa di Giverny un meraviglioso e rigoglioso giardino, ancor oggi esistente e visitabile). La rassegna sarà la prima in Olanda dedicata a questo filone della produzione di Monet: per l’occasione, il dipinto ha subito la rimozione di uno strato di vernice aggiunto dopo la scomparsa di Monet, sono stati sistemati ulteriori ritocchi successivi, e si è sottoposta l’opera a un intervento di protezione. L’opera portava ancora il segno di un danneggiamento avvenuto probabilmente durante la seconda guerra mondiale, a seguito del crollo delle coperture di vetro dello studio di Monet: le schegge di vetro avevano colpito l’opera causando dei piccoli fori, ridipinti alla bell’e meglio negli anni successivi. Sulle ridipinture così risultanti nessuno finora era intervenuto.

Claude Monet, Glicini (1917-1920; olio su tela, 150,5 x 200,5 cm; L'Aia, Gemeentemuseum)
Claude Monet, Glicini (1917-1920; olio su tela, 150,5 x 200,5 cm; L’Aia, Gemeentemuseum)



La radiografia dell'opera: sono visibili le ninfee di Monet
La radiografia dell’opera: sono visibili le ninfee di Monet

Tuttavia, Hoppe ha confessato che mai si sarebbe aspettata di trovare un gruppo di ninfee attraverso le indagini radiografiche. I Glicini in possesso del museo municipale dell’Aia (dove sono entrati nel 1961 a seguito di un acquisto dal mercante svizzero Ernst Beyeler) “sono già di per sé un’opera speciale, in quanto ne esistono soltanto sette al mondo”, ha spiegato Hoppe, “ma le ninfee sono un tema iconico nell’arte di Monet, e il fatto che si trovino sotto i suoi glicini rende la nostra tela ancora più speciale”. Nella radiografia, le ninfee sono ben distinguibili. E la scoperta ha importanti implicazioni nella comprensione dell’opera di Monet. Potrebbe lasciar supporre (questo almeno secondo la curatrice della mostra, Frouke van Dijke) che i Glicini del Gemeentemuseum siano la prima versione della serie, e che il pittore abbia cominciato a lavorare sui glicini appena dopo le ninfee, sperimentando nuove composizioni. “Nella mia visione forse un po’ romantica dell’arte di Monet”, ha dichiarato Hoppe, “l’artista un giorno potrebbe essersi svegliato e aver deciso che era pronto per qualcosa di diverso dalle ninfee. Lo vedo mentre si dirige nel suo studio, prende una tela con le ninfee realizzata in precedenza, raschia via parti della vecchia pittura e cerca di correggere la vecchia composizione per dipingere un nuovo tema”. Smorza un po’ gli entusiasmi van Dijke dicendo che, tuttavia, “non lo sapremo mai per certo”.

I risultati della ricerca (e il quadro restaurato) saranno dunque ufficialmente presentati alla mostra sui “dipinti di giardino” di Claude Monet che aprirà al Gemeentemuseum il prossimo 12 ottobre. E ci si aspetta di certo un grande afflusso di pubblico.

Nell’immagine sotto: la restauratrice Ruth Hoppe al lavoro sui Glicini di Monet. Foto di Gerrit Schreurs.

In Olanda è stata scoperta una versione sconosciuta delle Ninfee di Claude Monet
In Olanda è stata scoperta una versione sconosciuta delle Ninfee di Claude Monet


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