Il Complesso Monumentale della Pilotta di Parma si prepara ad accogliere un’opera permanente di Maurizio Nannucci (Firenze, 1939), uno dei maggiori artisti italiani contemporanei, famoso in tutto il mondo per il suo lavoro con il neon. E in neon è anche il lavoro che arriva nella città emiliana: Time, Past, Present and Future consiste infatti di 190 metri (e 55 lettere) di neon di vetro di Murano, che daranno nuova luce al patrimonio del complesso. L’opera ha vinto la quarta edizione dell’Italian Council, il progetto ministeriale nato per promuovere la produzione e la conoscenza dell’arte contemporanea italiana, e troverà posto nei lati del cortile di San Pietro, all’interno della Pilotta.
Le sue dimensioni la rendono la più grande opera permanente realizzata da Nannucci in Italia: il suo intento è quello di creare un ponte tra il passato del Complesso della Pilotta e il suo presente, tra l’arte antica e quella contemporanea, tra l’esterno e l’interno dell’edificio. “Un progetto democratico per natura”, si legge in una nota, “che restituisce alla collettività il valore fondamentale dell’arte, coinvolgendo i passanti e rendendoli partecipi del patrimonio che li circonda e delle ricchezze conservate all’interno del Complesso”.
L’inaugurazione di Time, Past, Present and Future è fissata per venerdì 22 novembre dalle ore 16:30. L’evento sarà accompagnato da una performance musicale di Lillevan, video-artista berlinese invitato dallo stesso Nannucci, con la consulenza artistica di Lenz Fondazione. La performance, intitolata Eventually Elusive, sarà eseguita in dialogo con l’opera di Nannucci. Ancora, prima dell’inaugurazione a Parma sarà distribuito gratuitamente un giornale realizzato per l’occasione, in diecimila copie, con testi di Simone Verde, Annalisa Rimmaudo e una riflessione dell’artista con Gabriele Detterer. Negli stessi giorni il giornale sarà distribuito anche al Museo Hermitage di San Pietroburgo, al Museo Boijmans Van Beuningen di Rotterdam, al Centre Georges Pompidou di Parigi e al MAXXI di Roma.
Maurizio Nannucci, come anticipato, è uno dei protagonisti dell’arte italiana degli ultimi decenni, noto a livello internazionale Sin dalla metà degli anni Sessanta esplora le complesse relazioni tra arte, linguaggio e immagine, creando inedite proposte concettuali caratterizzate dall’utilizzo di media diversi: neon, fotografia, video, suono, edizioni e libri d’artista. La sua ricerca, da sempre aperta al dialogo tra discipline diverse, esplora la relazione tra luce, colore, suono e spazio reale ed immaginato, che diventa particolarmente evidente nelle sue grandi scritte al neon, come quelle realizzate sulla facciata degli Uffizi a Firenze, l’Altes Museum di Berlino, il Lenbachhaus di Monaco di Baviera e recentemente il Maxxi di Roma. In oltre cinquant’anni di carriera ha collaborato e realizzato progetti con Renzo Piano e con altri architetti quali Massimiliano Fuksas, Mario Botta, Nicolas Grimshaw, Stephan Braunfels. È stato invitato più volte alla Biennale di Venezia, a Documenta di Kassel, alle Biennali di San Paolo, Sydney, Istanbul e ha esposto nei più importanti musei e gallerie di tutto il mondo.
Alla Pilotta di Parma arriva la più grande opera permanente di Maurizio Nannucci mai realizzata in Italia |