Un grande murale dedicato a Ilaria Cucchi, alla sua tempra, alla sua forza, alla sua capacità di reagire a un dolore immenso come la perdita del fratello Stefano avvenuta in circostanze terribili. È quello che è stato completato a Napoli dallo street-artist italo-olandese Jorit Agoch. Un’opera che assume un significato ancor più importante dopo l’ammissione di uno degli imputati, Francesco Tedesco, che in tribunale, dopo nove anni di processi, ha finalmente dichiarato che Stefano Cucchi subì un violento pestaggio nella stazione dei carabinieri di Roma Casilina. “Fu un’azione combinata”, ha ammesso Tedesco nella sua deposizione. “Cucchi e Di Bernardo ricominciarono a discutere e iniziarono a insultarsi, per cui Di Bernardo si voltò e colpì Cucchi con un schiaffo violento in pieno volto. Allora D’Alessandro diede un forte calcio a Cucchi con la punta del piede all’altezza dell’ano. Cucchi prima iniziò a perdere l’equilibrio per il calcio di D’Alessandro, poi ci fu una spinta di Di Bernardo in senso contrario, che lo fece cadere violentemente sul bacino. Il giovane battè anche la testa, in modo violento, ricordo di aver sentito il rumore”.
Ilaria Cucchi, dopo aver commentato su Facebook la notizia dell’ammissione di Tedesco (“ Il muro è stato abbattuto. Ora sappiamo e saranno in tanti a dover chiedere scusa a Stefano e alla famiglia Cucchi”) ha voluto anche rilasciare dichiarazioni sull’opera di Jorit, che non è stata ben accolta da tutti: “chi ha dipinto questo murales”, ha affermato Ilaria Cucchi, “è stato aggredito per averlo fatto. Questa è l’immagine di ciò che ho dentro. Siamo sfiancati da 9 anni di maratona processuale. Al Comandante Generale dell’Arma dico che voglio bene ai Carabinieri ma proprio per questo chiedo che vengano premiati coloro che hanno parlato e severamente puniti coloro che l’hanno infangata depistando, coprendo e minacciando. Senza se e senza ma. Nessuno sconto. Adesso”.
Mentre attendeva alla realizzazione del murale, Jorit Agoch è stato infatti aggredito da un consigliere della V Municipalità di Napoli, Pietro Lauro, vicino a movimenti di estrema destra. In particolare, Lauro ha intimato all’artista di interrompere il lavoro e di andarsene, arrivando anche a minacciarlo di violenze. Solo l’intervento di alcuni passanti ha impedito che si arrivasse allo scontro fisico.
L’opera, che ritrae Ilaria Cucchi con le classiche linee sul volto che costituiscono un tratto tipico dello stile di Jorit (sono per lui simbolo di umanità), è stata comunque regolarmente portata a termine. Jorit ha voluto commentarla con una scritta su di un muro: “per non dimenticare, per far comprendere a tutti che che anche la vita degli ultimi conta! Perché potrebbe accadere a chiunque, anche a te. Perché chi sbaglia non può essere chiamato a risponderne con la vita”.
Nella foto (dalla pagina Facebook di Ilaria Cucchi), il murale di Jorit.
Napoli, Jorit dedica un murale a Ilaria Cucchi |