È stata installata in Giappone l’opera Lovers realizzata dalla scultrice nipponica Minako Yoshino, che vive e lavora a New York ed è specializzata in marmo: e la sua scultura, alta 3,40 metri, è il più alto monumento in marmo che sia mai stato installato in Giappone. L’opera è stata collocata nella stazione di Toyama, la città natale dell’artista (424mila abitanti).
La scultura raffigura due innamorati, che Yoshino considera simboli di “connessione”, e sono ispirati alle divinità shintoiste Izanagi e Izanami, gli dèi creatori che, dal cielo, hanno dato vita alle isole del Giappone, lasciando poi il regno celeste per trasferirsi sulla terra, generando altre divinità. Il concetto ispiratore di Lovers, spiega l’artista, è quello di “collegare persone e luoghi, persone e persone, passato e futuro”. Le figure degli amanti sono rese come un’unica entità che si fonde in un abbraccio. “Mi piacerebbe lavorare per lo sviluppo della comunità, assieme alla popolazione di Toyama, attraverso l’arte pubblica”, ha dichiarato l’artista prima di cominciare a cimentarsi con il suo lavoro, che è peraltro una variante di un’opera simile, sempre intitolata Lovers (realizzata però non interamente in marmo, ma con un composto di resine e polvere di marmo), che l’artista aveva installato a New York, al Riverside Park South di Manhattan, in ricordo delle vittime degli attentati dell’11 settembre. E per rendere l’opera un’installazione partecipativa, Minako Yoshino ha chiesto ai suoi “fan” di inviarle lettere ispirate alla scultura: gli amanti hanno cisì ricevuto oltre mille messaggi d’amore da 63 paesi e in diverse lingue, che sono stati apposti sul piedistallo della versione newyorkese.
Per realizzare Lovers, l’artista si è recata a Carrara, dove ha personalmente scelto i marmi e dove l’opera è stata materialmente realizzata, presso i laboratori della Cooperativa Scultori di Carrara, da un unico blocco di marmo estratto dalle cave di Gioia. Il progetto, del costo complessivo di 50 milioni di yen (circa 420mila euro), è stato cofinanziato grazie a un progetto di crowdfunding lanciato sulla piattaforma giapponese Ready for con cui l’artista ha raccolto, in tre mesi, la somma di 2,8 milioni di yen (circa 23.500 euro), grazie ai quali è stato possibile anche coprire interamente le spese per il trasporto di 1,7 milioni di yen (circa 14.300 euro), che hanno compreso la produzione degli imballaggi per la scultura, il trasporto via terra dal laboratorio di Carrara in cui l’opera è stata eseguita fino al porto di Marina di Carrara, e poi il viaggio per mare (da Carrara al porto di Toyama con scali in Arabia Saudita e a Busan, Corea del Sud), l’assicurazione e le spese doganali.
L’opera, arrivata in Giappone a fine febbraio, è stata installata lo scorso 4 marzo nella stazione di Toyama. Dopo l’installazione, un team di maestranze carraresi in trasferta nel paese del Sol Levante, ha completato Lovers con una lucidatura eseguita in loco. Minako Yoshino ha ringraziato tutti coloro che l’hanno sostenuta nel progetto e la Cooperativa Scultori Carrara per la fondamentale collaborazione, e ha poi espresso il desiderio di realizzare altri Lovers per altre città del mondo.
Nell’immagine: movimentazione di Lovers nel laboratorio della Cooperativa Scultori di Carrara.
Realizzato a Carrara il più grande monumento in marmo del Giappone, “Lovers” di Minako Yoshino, installato a Toyama |