Ricreare i capolavori della storia dell’arte attraverso i mattoncini Lego. Da anni alcuni artisti italiani e internazionali danno vita a divertenti riletture dei capisaldi dell’arte internazionale utilizzando il popolare gioco per bambini e adulti, con cui tutti ci siamo cimentati, e che non smette mai di affascinare. Vi proponiamo di seguito una galleria con cinque artisti che, con diverse modalità, si sono cimentati con questa forma d’arte.
L’artista torinese Marco Pece, meglio noto col suo pseudonimo “Udronotto”, è stato tra i primi a usare i Lego per ricreare opere d’arte, inserendo gli omini gialli nelle sue composizioni per far rivivere i capolavori dell’antichità distribuendo poi le opere sotto forma di fotografie. Per Udronotto, si tratta di creare essenzialmente... parodie. “La passione per l’arte in tutte le sue espressioni”, scrive l’artista nel suo sito, “mi ha spinto a rivisitare con ironia, ma pur sempre con grande rispetto opere di grandi maestri del passato e proseguendo in un percorso temporale mi sono avvicinato anche ad artisti contemporanei. Le scelte dei soggetti delle mie parodie del mondo dell’arte sono legate ad un mio gusto personale ed ad una ricerca di fattibilità a volte molto lunga”. Visita il sito dell’artista.
Il giovane artista e designer siciliano Marco Sodano, una laurea in Comunicazione pubblicitaria e Art Direction allo IED di Milano, e un percorso che lo ha portato a lavorare come pubblicitario e creativo in Germania e a Hong Kong, ha utilizzato una tecnica molto particolare, adoperata per la campagna Immagina della Lego nel 2014: Sodano ha infatti scomposto i capolavori della storia dell’arte in pixel e ha utilizzato i mattoncini Lego, accostati per colore, per ricreare l’immagine risultante dalla sua operazione di riduzione in... quadratini. Visita il sito dell’artista.
Nathan Sawaya, statunitense dello Stato di Washington, è forse il più famoso “brick artist” al mondo, tanto che la sua biografia è pure inclusa nel sito ufficiale della Lego. Artista contemporaneo, utilizza come suo mezzo espressivo soltanto i mattoncini, lavorando incessantemente nei suoi studi di New York e di Los Angeles, dove conserva milioni di mattoncini per creare le sue opere. In alcune occasioni, Sawaya ha ricreato i grandi capolavori della scultura antica, con risultati sorprendenti. Sawaya è anche l’unica persona al mondo che è stato sia un LEGO Master Model Builder che un LEGO Certified Professional. Visita il sito dell’artista.
Lee Ki-Young è un grafico e motion designer coreano che ama farsi chiamare “Prince Lego” sui social, perché in alcune sue opere ha ricreato dei veri set con i mattoncini Lego per ricreare i grandi capolavori della storia dell’arte. Molto attivo sui social, dove è solito postare le sue creazioni, Lee Ki-Young rilegge non soltanto le opere celebri, ma anche le scene dei film (o le loro locandine), i personaggi famosi, senza trascurare paesaggi e opere ironiche. Visita il sito dell’artista.
Artista formatosi all’Accademia di Belle Arti della Capitale che ha avviato la propria carriera negli anni Ottanta, non ha mai fatto mistero della sua passione per i Lego, con i quali, come tutti, giocava da bambino, e li ha utilizzati in questo caso non come materiale, ma come fonte d’ispirazione. Bolcato è infatti un pittore, e i colori vivaci dei Lego gli offrono l’occasione di dipingere quadri a olio dove gli omini Lego diventano protagonisti di scene in cui l’artista interviene su importanti tematiche sociali. Ma non solo: molti dipinti di Bolcato rileggono infatti i capolavori della storia dell’arte, sempre con gli omini gialli come protagonisti. Visita il sito dell’artista.