Parte il restauro del San Marco di Donatello. Sarà realizzato dall'Opificio delle Pietre Dure


Firenze, comincia il restauro del San Marco di Donatello. L’intervento sarà curato dall’Opificio delle Pietre Dure.

Il Museo di Orsanmichele ha affidato uno dei suoi capolavori alle cure dell’Opificio delle Pietre Dure: si tratta del San Marco di Donatello (Donato di Niccolò di Betto Bardi; Firenze, 1386 - 1466). L’intervento è stato ritenuto necessario dalla direzione dei Musei del Bargello (di cui fa parte Orsanmichele) a causa dello stato conservativo della scultura. L’opera, realizzata in marmo dopo il 1412 e ritirata nel 1977 dalla sua collocazione nella prima nicchia lato sud della chiesa di Orsanmichele (ogni nicchia era presieduta da una delle “arti”, le corporazioni professionali dell’antica Firenze: quella del San Marco era la nicchia dei Linaioli e Rigattieri), fu restaurata una prima volta tra il 1984 e il 1986.

All’epoca fu rimossa la patinatura color bronzo, realizzata dopo il 1789 con l’intento di accordare le statue marmoree al colore delle altre, realizzate, appunto, in bronzo. Col primo intervento di rimozione condotto dall’Opificio fu recuperata la naturalezza fluida del modellato del San Marco, oltre a tracce labili di dorature nei bordi della veste, sul cuscino sotto ai piedi, sulla coperta del Vangelo, nei sandali, nella barba e nei capelli. A restauro ultimato fu deciso il ritiro definitivo dell’opera dall’esterno, con la realizzazione nel 1990 del calco, sempre ad opera dell’Opificio. Da allora l’opera è definitivamente collocata nel Museo di Orsanmichele. Il nuovo intervento si rende necessario per sanare alcuni segni brunastri che si sono formati sulla superficie dell’opera e che forse sono dovuti alla vecchia patinatura (ma l’origine di questo problema sarà appurato solo dopo le campagne di ricerca che verranno condotte sull’opera).

“Dopo il restauro del rilievo bronzeo raffigurante la Crocifissione di Donatello conservata al Museo del Bargello”, afferma Simonetta Brandolini d’Adda, presidente dell’associazione Friends of Florence che supporta il restauro, “siamo felici di partecipare come donatori allo studio e conservazione del San Marco dello stesso autore. Per noi questo è un intervento molto importante, poiché aiuterà a comprendere come restaurare non solo questa, ma anche le altre statue in Orsanmichele. Ringraziamo dunque il Museo del Bargello e l’Opificio delle Pietre Dure per averci coinvolti, offrendoci l’opportunità di approfondire insieme ai restauratori la conoscenza di uno dei capolavori del primo Rinascimento”.

Le indagini diagnostiche sono già partite e sulla base dei loro risultati si deciderà prossimamente il progetto di restauro. L’intervento viene condotto sotto la supervisione scientifica di Matteo Ceriana, già curatore del Museo di Orsanmichele, con Francesca De Luca, a lui succeduta nell’incarico, e Riccardo Gennaioli, Responsabile del Settore Restauro materiali lapidei dell’Opificio delle Pietre Dure, con la consulenza di una commissione tecnica costituita da Lorenzo Lazzarini (IUAV), Marisa Laurenzi Tabasso (Istituto Centrale del Restauro) e Daniela Pinna (Università di Bologna).

Nell’immagine: Donatello, San Marco, dettaglio (post 1412; marmo; Firenze, Museo di Orsanmichele)

Parte il restauro del San Marco di Donatello. Sarà realizzato dall'Opificio delle Pietre Dure
Parte il restauro del San Marco di Donatello. Sarà realizzato dall'Opificio delle Pietre Dure


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