È finito il restauro della Pala di sant’Ambrogio, capolavoro di Sandro Botticelli (Firenze, 1445 - 1510) conservato alla Galleria degli Uffizi. I risultati dell’intervento, curato dall’Opificio delle Pietre Dure, saranno presentati mercoledì 12 giugno, alle 12, all’Auditorium Vasari degli Uffizi. Interverranno Marco Ciatti, soprintendente dell’Opificio delle Pietre Dure, Cecilia Frosinini, storica dell’arte dell’Opificio delle Pietre Dure e Maria Vittoria Rimbotti, presidente degli Amici degli Uffizi. Nell’occasione saranno illustrati anche i risultati della campagna diagnostica che è stata effettuata sul dipinto.
Botticelli realizzò il dipinto all’incirca tra il 1467 e il 1470. La Pala di sant’Ambrogio, vicina alla lezione di Filippo Lippi, maestro dell’artista fiorentino, è la prima grande pala d’altare nota di Botticelli e proviene dalla chiesa di Sant’Ambrogio, anche se non è noto se fosse quella la sede originaria dell’opera (probabilmente non lo fu). Si tratta di una sacra conversazione che segue la classica impostazione con la Madonna e il Bambino al centro, e i santi (Maria Maddalena, Giovanni Battista, Francesco e Caterina d’Alessandria in piedi, e sotto Cosma e Damiano) disposti tutti attorno, sullo sfondo di un’equilibrata e sobria architettura albertiana. La presenza dei santi Cosma e Damiano, santi patroni della famiglia Medici, suggerisce che la committenza sia di ambito mediceo. Il dipinto rimase nella chiesa di Sant’Ambrogio fino all’epoca delle soppressioni napoleoniche, a seguito delle quali finì alla Galleria dell’Accademia, e successivamente entrò agli Uffizi.
Nell’immagine: Sandro Botticelli, Pala di sant’Ambrogio, dettaglio (1467-1470 circa; tempera su tavola, 170 x 194 cm; Firenze, Galleria degli Uffizi)
Firenze, termina il restauro della Pala di Sant'Ambrogio di Botticelli. Mercoledì i risultati presentati agli Uffizi |