Ecco quali sono le opere in vendita del Brooklyn Museum. Buona opportunità per l'Italia


Ecco quali sono le opere che il Brooklyn Museum mette in vendita per far fronte ai suoi problemi economici. L'Italia ha l'occasione di far rientrare nel paese alcuni pezzi importanti.

Quattro tornate per i capolavori del Brooklyn Museum che vanno all’asta da Christie’s: il museo statunitense, come raccontavamo su queste pagine, ha infatti messo all’asta alcuni suoi gioielli per far fronte alla grave crisi economica in cui è stato gettato dall’emergenza Covid-19. È la prima volta che un importante museo statunitense vende le sue opere per problemi finanziari. Sono in tutto dodici: due opere (una di Jean-Georges Vibert e una di un anonimo olandese) saranno messe in vendita in due aste online che si terranno dal 1° al 16 ottobre, mentre le altre dieci saranno tutte messe in vendita il 15 ottobre: quelle più antiche all’asta Old Masters, mentre quelle moderne all’asta European Art Part I. Entrambe si svolgeranno a New York. L’Italia ha l’opportunità di far tornare alcune importanti opere che si trovavano in antico sul nostro territorio. Vediamo quali sono tutti i lotti, cominciando dai cinque old masters per proseguire con le cinque opere moderne.

Old Masters, Lotto 1: Francesco Botticini, Santi Anna e Gioacchino
tempera e oro su tavola, 21,6 x 13,5 cm. Stima: 30-50.000 dollari
Si tratta del frammento di un polittico di Francesco Botticini (Firenze, 1446 - 1497) con una Presentazione della Vergine al Tempio: un’altra parte del complesso fa oggi parte della collezione Saibene di Milano. Lo studioso Laurence Kanter è convinto che faccia parte dello stesso polittico da cui provengono tre tavole nella collezione Colonna di Roma e uno Sposalizio della Vergine conservato nella collezione Berenson della Villa I Tatti di Firenze. Il frammento fu acquistato nella seconda metà dell’Ottocento da un ricco collezionista di Brooklyn, William H. Herriman, che lasciò poi l’opera al museo col suo legato.

Francesco Botticini, Santi Anna e Gioacchino

Old Masters, Lotto 4: Donato de’ Bardi, San Girolamo
tempera e oro su tavola, 114,2 x 47,2 cm. Stima: 80-120.000 dollari
Altro frammento di un polittico, attribuito nel 1973 a Donato de’ Bardi (Pavia, attivo dal 1426 al 1450) grazie al lavoro di Federico Zeri che in quegli anni stava ricostruendo l’attività dell’artista lombardo. Altri due frammenti del polittico da cui proviene questo San Girolamo, e che risale al 1445-1450, si trovano in una collezione privata milanese, e un altro ancora, un San Giovanni Battista, è invece conservato alla Pinacoteca di Brera di Milano: c’è dunque l’occasione di riunire i due frammenti in Italia.

Donato de’ Bardi, San Girolamo

Old Masters, Lotto 5: Giovanni dal Ponte, Madonna col Bambino e i santi Barbara, Domenico, Giovanni Battista e Antonio Abate
tempera e oro su tavola, 82,1 x 49 cm. Stima: 70-100.000 dollari
Anticamente questo dipinto di Giovanni dal Ponte (Giovanni di Marco; Firenze, 1385 - 1438) faceva parte dell’importante collezione dei marchesi Rosselli Del Turco di Firenze, ma non è nota la provenienza antica. È entrato a far parte del Brooklyn Museum nel 1925 con il legato del collezionista Leo Healy. Lo storico dell’arte Angelo Tartuferi, studioso specialista dell’arte tardogotica a Firenze, lo ha datato tra il 1420 e il 1425, in un momento in cui Giovanni dal Ponte era molto vicino a Masolino e Masaccio.

Giovanni dal Ponte, Madonna col Bambino e i santi Barbara, Domenico, Giovanni Battista e Antonio Abate

Old Masters, Lotto 11: Lucas Cranach il Vecchio, Lucrezia
olio su tavola, 61 x 40,6 cm. Stima: 1.200.000-1.800.000 dollari
È il lotto più prezioso della selezione del Brooklyn Museum: l’opera raffigura l’episodio di Lucrezia, tratto dalla storia romana. Appartiene alla fase più preziosa della carriera di Lucas Cranach il Vecchio (Kronach, 1472 - Weimar, 1553), tra il 1525 e la metà degli anni Trenta, quando il pittore tedesco produsse le sue opere più iportanti. La Lucrezia in questione si trova in uno stato di lettura non ottimale (la superficie pittorica ha subito cadute e ritocchi nel tempo), ma nel complesso lo stato di conservazione risulta molto buono. Di questo dipinto sono noti anche due disegni conservati al Kupferstichkabinett di Berlino. È pervenuta al Brooklyn Museum col legato del collezionista Augustus Healy.

Lucas Cranach il Vecchio, Lucrezia

Old Masters, Lotto 14: Lorenzo Costa (attribuito), Ritratto di gentiluomo
tempera e olio su tavola, 47,9 x 33 cm. Stima: 60-80.000 dollari
Questo ritratto fu ritenuto a lungo opera di Alvise Vivarini, finché nel 1982 lo studioso John Steer, notando che la complessità degli abiti del soggetto non era compatibile con la pittura dell’artista veneto, propose il nome di Lorenzo Costa (Ferrara, 1460 - Mantova, 1535): nel 2002, il ritratto fu incluso nella monografia su Costa redatta da Emilio Negro e Nicosetta Roio, che però lo assegnarono a Francesco Francia (attribuzione rinnovata pochi giorni fa con una comunicazione scritta inviata a Christie’s). Propendono invece per Costa il già citato Steer e Carl Strehlke: secondo quest’ultimo, ci sono similarità tra l’opera del Brooklyn Museum e il ritratto di Giovanni II Bentivoglio conservato agli Uffizi.

Lorenzo Costa (attribuito), Ritratto di gentiluomo

European Art Part II, Lotto 2: Gustave Courbet, Bords de la Loue avec rochers à gauche
olio su tela, 70,8 x 107,3 cm. Stima: 400-600.000 dollari
Firmato e datato 1868, questo dipinto fu venduto all’asta a Parigi, nel 1881, quattro anni dopo la scomparsa di Gustave Courbet (Ornans, 1819 - La Tour-de-Peilz, 1877), all’Hotel Drouot, e girò per diverse collezioni private prima di arrivare nella raccolta di Louisine Havemeyer: il figlio di quest’ultima, Horace Havemeyer, e la di lui moglie Doris Dick Havemeyer, nel 1941 lo donarono al Brooklyn Museum. Si tratta di un paesaggio del fiume Loue, attraverso il quale Courbet, come era spesso uso fare, esplora le caratteristiche “architettoniche” della natura.

European Art Part II: Gustave Courbet, Bords de la Loue avec rochers à gauche

European Art Part II, Lotto 3: Jean-Baptiste-Camille Corot, Italienne debout tenant une cruche
olio su tela, 32,1 x 23,2 cm. Stima: 200-300.000 dollari
Altro dipinto venduto all’asta all’Hotel Drouot (nel 1875, e poi ancora nel 1889), fu regalato al Brooklyn Museum nel 1913 dal collezionista newyorkese Charles Adolph Schieren. L’opera fu concepita da Jean-Baptiste-Camille Corot (Parigi, 1796 - 1875) durante un suo soggiorno in Italia: la prima serie di modelli italiani, in particolare, risale al biennio 1825-1826, e rivela un forte interesse di un allora giovane Corot nel documentare i costumi regionali, benché l’artista fosse più attirato dalle espressioni dei suoi soggetti e dal loro profilo psicologico.

European Art Part II: Jean-Baptiste-Camille Corot, Italienne debout tenant une cruche

European Art Part II, Lotto 6: Charles-François Daubigny, Un verger
olio su tela, 129,5 x 162,6 cm. Stima: 120-180.000 dollari
Dipinto all’incirca nel 1871-1878, fu donato al Brooklyn Museum da Augustus Healy (che lo acquistò alle Fifth Avenue Art Galleries di New York) nel 1902. Il frutteto (verger in francese) è una presenza tipica delle opere di Charles-François Daubigny (Parigi, 1817 - 1878): in questo caso, l’artista francese ne dipinge uno nel momento di passaggio tra l’estate e l’autunno. Dipinti come questi furono molto importanti per gli impressionisti ma anche per la successiva generazione di pittori, a partire da Vincent van Gogh.

European Art Part II: Charles-François Daubigny, Un verger

European Art Part II, Lotto 21: Henrik Willem Mesdag, Marina
olio su tela, 69,2 x 89,5 cm. Stima: 120-180.000 dollari
Henrik Willem Mesdag (Groninga, 1831 - L’Aia, 1915) è stato un importante paesaggista olandese del secondo Ottocento, famoso soprattutto per le sue vedute marittime, tanto da lasciare la città natale di Groninga per trasferirsi sulla costa olandese: nel 1869 prese dunque casa all’Aia, e in più affittò una stanza nella vicina Scheveningen, un villaggio di pescatori. In questo dipinto, l’artista è interessato a cogliere l’essenza della luce e dell’atmosfera del mare e del cielo.

European Art Part II: Henrik Willem Mesdag, Marina

European Art Part II, Lotto 24: Philip Wilson Steer, Under the trees
olio su tela, 64,8 x 81,3 cm. Stima: 60-80.000 dollari
Questo dipinto di Philip Wilson Steer (Birkenhead, 1860 - Londra, 1942) è datato e firmato 1908, anno in cui l’artista soggiornò per qualche tempo nel Dorset, dove passava il tempo a dipingere le campagne di questa regione dell’Inghilterra. Il dipinto, Under the trees, fu esposto al pubblico nel 1909 e fu subito apprezzato sia dalla critica sia dal pubblico: è un’opera che risente dei suoi lunghi contatti con gli ambienti artistici francesi.

European Art Part II: Henrik Willem Mesdag, Marina


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