Oggi il doodle di Google è dedicato a Barbara Hepworth (Wakefield, 1903 - Saint Ives, 1975), tra le principali scultrici inglesi attive sulla scena artistica internazionale.
Nel corso della sua esistenza, soggiornò per due anni in Italia e viaggiò attraverso l’Europa, dove ebbe occasione di conoscere Georges Braque e Piet Mondrian e di visitare gli studi di Picasso, Brancusi e Arp.
Nelle sue sinuose sculture dalle forme astratte in legno, pietra, bronzo e marmo sono centrali i rapporti: non semplicemente tra due forme poste l’una accanto all’altrak, ma tra la figura umana e il paesaggio, tra il colore e il materiale, tra l’individuo e la società.
In vita era considerata una figura internazionale, le sue opere sono state esposte in tutto il mondo; inoltre, in una società dominata dal sesso maschile, la Hepworth si fece rispettare, occupando un ruolo molto attivo attraverso la sua arte. Nel 1950 rappresentò la Gran Bretagna alla Biennale di Venezia e nel 1959 vinse il primo premio alla Biennale di San Paolo in Brasile. Influenzò anche numerosi artisti, architetti, designer, tra cui Linder Sterling, Peter Jensen, Rebecca Warren.
A Saint Ives, dove morì, rimangono significative testimonianze della sua attività artistica: il suo studio, ma soprattutto il suo Giardino delle Sculture, ovvero dove l’artista visse e lavorò negli ultimi anni della sua esistenza. Acquistò questo luogo nel 1949 e qui rimase per ventisei anni, fino a quando un incendio causò la sua morte nel 1975. Oggi la casa-studio e il giardino sono di proprietà della Tate, dal 1980.
Oltre alla scultura, si dedicò, anche se in minor parte, al disegno e alla pittura e spesso documentava le sue creazioni sia scultoree che pittoriche mediante la fotografia. In questo senso il paesaggio di Saint Ives diventò parte della presentazione al mondo delle sue opere.
Nell’immagine, Barbara Hepworth raffigurata nel 1963 mentre scolpisce. Ph.Credit Val Wilmer. Courtesy Bowness, Hepworth Estate.
Barbara Hepworth, la scultrice a cui è dedicato il doodle di oggi |