Per la prima volta, viene digitalizzata in gigapixel una delle icone dell’arte moderna italiana, il Quarto Stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo (Volpedo, 1868 - 1907), conservato al Museo del Novecento di Milano. L’opera, manifesto pittorico del proletariato italiano e simbolo delle battaglie politico-sociali dei lavoratori che esalta la tutela dei diritti e l’uguaglianza, rappresenta dal punto di vista artistico il passaggio dal Divisionismo di fine Ottocento alla modernità. L’operazione di digitalizzazione è stata condotta da Haltadefinizione, la tech company della casa editrice Franco Cosimo Panini, che continua dunque nella sua mission di divulgare e valorizzare il patrimonio artistico italiano digitalizzando opere note e meno note.
Il Quarto Stato si aggiunge all’archivio di immagini digitali di Haltadefinizione. Dipinta a olio su tela, l’opera di grandi dimensioni (293 x 545 cm), è il risultato finale di un processo creativo durato dieci anni. Giuseppe Pellizza da Volpedo termina il Quarto Stato nel 1901 dopo vari tentativi insoddisfacenti tra i quali si ricorda la Fiumana, il bozzetto preparatorio realizzato tra 1895 e il 1896, oggi conservato alla Pinacoteca di Brera e già peraltro disponibile sul sito di Haltadefinizione. Dopo essere stato acquisito con una tecnica fotografica ad altissima risoluzione, il Quarto Stato sarà accessibile in gigapixel e potrà quindi essere ingrandito infinite volte grazie al visore multimediale che rivelerà nel dettaglio ogni singola pennellata.
“Un’opera come Il Quarto Stato è certamente un capolavoro del divisionismo ma è anche un manifesto sociale ispiratore dei sentimenti più nobili”, afferma Anna Maria Montaldo, già direttrice del Museo del Novecento. “L’idea di poterlo ’visitare’ nel profondo attraverso la riproduzione digitale è un’esperienza affascinante che contribuisce alla conoscenza del dipinto e invoglia a visitare il Museo del Novecento”.
“Siamo entusiasti di rendere fruibile sul portale di Haltadefinizione una delle opere più importanti della collezione del Museo del Novecento. L’altissima definizione permette di apprezzare l’opera in tutti i suoi particolari”, racconta Luca Ponzio, founder di Haltadefinizione, “i musei e gli archivi digitali sono una risorsa immensa per i nostri musei, grazie ai quali si aprono grandissime possibilità di valorizzazione e divulgazione del patrimonio. La digitalizzazione è uno dei mezzi principali per rendere l’arte accessibile al pubblico in ogni momento e in ogni parte del mondo”.
Il Quarto Stato di Pellizza da Volpedo digitalizzato in gigapixel da Haltadefinizione |