L’artista veneto Concetto Pozzati (Vò di Padova, 1935 - Bologna, 2017) ci lasciava lo scorso 1° agosto. Maestro tra i più attivi della cultura italiana del secondo dopoguerra, frequentò l’Istituto d’Arte a Bologna dal 1949, quindi, nel 1955, soggiornò a Parigi dove studiò pubblicità assieme allo zio Severo Pozzati, noto come Sepo, col quale poi fondò la Scuola d’Arte Pubblicitaria di Bologna. Insegnò in diverse Accademie di Belle Arti, da Urbino a Firenze, da Venezia a Bologna, e fu anche Accademico di San Luca, oltre che assessore alla cultura del Comune di Bologna. Influenzato dalla pop art, attivamente impegnato, capace di un arte ironica e surreale, ha saputo interpretare con originalità molte delle correnti artistiche del Novecento.
Il museo MAGI ’900 di Pieve di Cento, che possiede un importante nucleo di opere di Concetto Pozzati, ha voluto omaggiare l’artista in questo modo: “A due mesi dalla scomparsa, vogliamo ricordare la personalità e l’arte di Concetto Pozzati, attraverso con le immagini intense e coloratissime delle opere esposte nella sezione a lui dedicata nella collezione permanente del Museo MAGI’900. Si tratta di un nucleo di dipinti significativi del suo percorso, che consente di costruire un dialogo tra due opere degli anni Settanta e Ottanta appartenenti alla collezione storica di Giulio Bargellini con opere più recenti, generosamente donate dall’artista stesso nel 2015 proprio perché si potesse costruire una sorta di breve racconto della sua storia. Testimoni di tre distinti momenti, questi lavori attestano infatti la vitalità e la capacità di rinnovamento di un percorso creativo sempre coerente, orientato alla costruzione di un affascinante archivio del visibile, nel quale, dietro all’apparenza muta delle cose si cela un vissuto disincantato, intenso e intelligente”.
Nell’immagine: Concetto Pozzati, Dal ciclo Restaurazione, Trovatore da e per De Chirico, 1973
Concetto Pozzati a due mesi dalla scomparsa: il ricordo del MAGI '900 |