È terminato dopo tre mesi il restauro del San Tommaso d’Aquino nell’atto di scrivere l’inno del Santissimo Sacramento, opera del 1662 del Guercino (Giovanni Francesco Barbieri; Cento, 1591 - Bologna, 1666): la pala è già tornata nella sua cappella, nel transetto destro della Basilica di San Domenico a Bologna. Si tratta di un’opera importante, sia per l’ideazione della composizione, sia per la qualità della stesura pittorica: venne eseguita dal Guercino in una fase molto avanzata della sua carriera, quando aveva già superato i sessant’anni di età ma era ancora in grado di creare opere di grande pregio. L’opera è in linea con la committenza domenicana dell’artista e celebra san Tommaso d’Aquino, uno dei santi più importanti dell’ordine, con una certa enfasi ma anche con un’accurata rappresentazione dei sentimenti, con i colori armoniosi e la composizione equilibrata dal sapore classico che distingue l’ultima fase dell’attività dell’artista emiliano.
Il restauro è stato eseguito dal laboratorio Nonfarmale srl di San Lazzaro di Savena e si era reso necessario a seguito del degrado subito dalla tela, dovuto all’infestazione di insetti che ne avevano gravemente eroso i bordi, causandone anche il parziale distacco dal telaio. L’intervento è stato finanziato dal Ministero dell’Interno - Fondo Edifici di Culto e seguito dalla Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara (le referenti che si sono occupate del restauro sono state la storica dell’arte Anna Stanzani e la restauratrice Monica Vezzani) e dal Segretariato Regionale del MiBAC per l’Emilia-Romagna.
Nell’immagine, un dettaglio dell’opera.
Bologna, la pala del Guercino torna in San Domenico dopo il restauro |