A Todi (Perugia) si è ufficialmente aperto al pubblico il Parco di Beverly Pepper, dedicato alla grande artista americana Beverly Pepper (New York, 1922). Si tratta del primo parco monotematico di scultura contemporanea in Umbria e il primo dell’artista nel mondo: è un al contempo un parco di sculture e un percorso naturalistico-urbano immerso nel verde, tra le mura medievali della città, che collega il Tempio di Santa Maria della Consolazione con il centro storico. Unendo i due punti focali della città, il Parco permette dunque ai visitatori di godere appieno dell’interazione tra opera d’arte, paesaggio, monumentalità e contesto urbano.
“Spero di poter contribuire a far ritrovare a Todi l’energia di un tempo”, afferma Beverly Pepper, presente all’inaugurazione. “La voglia di mostrarsi di nuovo al mondo, di accogliere e attirare gente curiosa di conoscere l’arte antica, quella contemporanea e un paesaggio di grande bellezza. È con immensa gioia che guardo a questo nuovo progetto per Todi, una nuova energia per la città che sposa la sua storia con il mio percorso di artista, impegnata da sempre nei progetti di Land Art a creare un legame vitale tra le sculture ed il contesto naturalistico. Arte e natura che stimolano l’uomo in una ricerca interiore che tende all’infinito”.
Il Parco è stato disegnato e progettato interamente dall’artista, ed è costellato da sedici sculture da lei donate alla città di Todi, tutte provenienti dalla sua collezione privata e prodotte in un arco di tempo che va dal 1963 di Embrace (icona del periodo iniziale della carriera dell’artista) al 2018 di The Todi Columns (una delle sue opere più celebri, realizzata per il centro storico della città umbra), e da una serie di panchine-scultura disegnate da lei stessa, denominate lunette, realizzate in pietra serena, concepite come punti panoramici dai quali poter ammirare le opere o punti meditativi nei quali poter sostare. Le sculture scelte rappresentano in modo esemplare la lunghissima carriera di Beverly Pepper: si tratta di un percorso che è iniziato negli anni Sessanta e che formalmente non è mai stato associato a uno specifico movimento artistico, con alcuni elementi creativi riconducibili sia all’espressionismo che al minimalismo, una predilezione per i materiali industriali (in particolar modo l’acciaio) e per la monumentalità, basti pensare alle due San Martino Altars (1993) e la riedizione delle Todi Columns.
I lavori di realizzazione del Parco, diretti dall’architetto Paolo Luccioni, hanno riguardato inoltre la bonifica di tutta la parte interessata e il restauro di tutte le sculture donate alla comunità. La realizzazione del Parco si configura inoltre come un esempio virtuoso di rapporto pubblico-privato: accanto alla generosità di Beverly Pepper, che ha donato le sculture, si affianca il coinvolgimento della Fondazione Progetti Beverly Pepper, che ha coordinato tutta l’operazione, dell’Amministrazione Comunale, che ha finanziato la realizzazione del Parco e la sua manutenzione, della Regione Umbria e della Comunità Europea che hanno sostenuto l’iniziativa, oltre ai contributi di Fondazione Cassa Di Risparmio di Perugia e le sponsorizzazioni tecniche di Giulio e Mauro Borgia, Cantina Lungarotti, Cantine Roccafiore, Iron, Luccioni Arch Studio, Tecnogru, Visioni Future, 1000e20 Onethousandevents Production.
In occasione dell’apertura è stata pubblicata anche una guida del Parco, con un testo del critico d’arte Joseph Antenucci Becherer e schede descrittive di ogni scultura, per aiutare i visitatori a conoscere più da vicino le opere del parco e la loro installazione. Il Parco ha il patrocinio del Ministero per i beni e le attività culturali, Ambasciata degli Stati Uniti in Italia, Regione Umbria, FAI Umbria, Provincia di Perugia, Camera di Commercio di Perugia, Accademia delle Belle Arti di Perugia, Fondazione Cassa Di Risparmio di Perugia, Todi per l’Arte.
Beverly Stoll Pepper nasce a Brooklyn nel 1922. Vive e lavora tra Todi e New York. Studia design pubblicitario, fotografia e design industriale presso l’Art Students’ League a Brooklyn e, a partire dagli anni Quaranta, a l’Académie de la Grande Chaumière di Parigi. Durante il soggiorno Europeo visita l’Italia e Roma, dove incontra lo scrittore giornalista Curtis Bill Pepper, che diventerà suo marito. La sua prima personale, presentata da Carlo Levi, nel 1952, è alla Galleria dello Zodiaco a Roma. Frequenta in questi anni gli artisti Achille Perilli, Pietro Consagra, Piero Dorazio, Giulio Turcato del Gruppo Forma1 e intesse numerosi rapporti con l’ambiente culturale romano. Nel 1960, dopo un viaggio in Cambogia ad Angkor Wat, cambia radicalmente il suo linguaggio artistico, avvicinandosi alla scultura e realizzando piccole forme in legno e argilla. Espone per la prima volta come scultrice nel 1961 a New York e a Roma alla Galleria Pogliani, con presentazione critica di Giulio Carlo Argan. Nel 1962 partecipa alla mostra Sculture nella Città nell’ambito del V Festival dei Due Mondi di Spoleto. L’artista realizza all’interno delle officine Italsider di Piombino varie opere di medie e grandi dimensioni, esperienza che sancisce il suo definitivo passaggio all’arte di forgiare e modellare il metallo.
Tra il 1967 e il 1969 sperimenta vere e proprie forme di connective-art e progetti ambientali utilizzando erba, sabbia, fieno. Tra il 1971 e il 1975 realizza il suo primo progetto ambientale a Dallas, Dallas Land Canal and Hillside. Nel 1971 Pepper viene ospitata dalla città di Roma per esporre una decina di sculture in acciaio inox in piazza Margana. Nel 1972 è presente alla XXXIV Biennale di Venezia e si trasferisce definitamente a Todi, dove nella propria residenza costruisce il suo atelier-fabbrica. Tra il 1974 e il 1976 realizza una delle sue prime opere di Land Art, Amphisculpture, in New Jersey, e nel 1977 espone alla Documenta 6 di Kassel. Nel 1998 realizza l’installazione al Forte Belvedere.
Tra le opere ambientali: Todi Columns, installate nella piazza del Popolo di Todi, Spazio Teatro Celle a Pistoia, Narni Columns a Narni, Palingenesis a Zurigo, Sol y Ombra Park a Barcellona, Manhattan Sentinels nella Federal Plaza di New York, Departure, For My Grandmother a Vilnius in Lituania, Brufa Broken Circle, Parco sculture di Brufa. Nel 2014 Beverly Pepper espone i suoi Circle al Museo dell’Ara Pacis a Roma, riuscendo a coniugare il passato con il presente. Tra le ultime opere di Land Art troviamo Amphisculpture, un teatro all’aperto di 3000 mq, il più grande del centro-sud Italia, creato e donato da Beverly Pepper alla città di L’Aquila nell’ambito del progetto Nove artisti per la Ricostruzione. Tra i premi e i riconoscimenti che ha ricevuto figurano il Premio alla Carriera dall’International Sculpture Center di New York, National Academician della National Academy Museum and school di New York, il Premio alla Scultura Alexander Calder in Francia, l’onorificenza di Chevalier de l’Ordre des Arts et Lettres Paris, quella di Commendatore all’Ordine del Merito della Repubblica Italiana e quella di Accademico di Merito all’Accademia di Belle Arti di Perugia.
Todi, apre al pubblico il Parco di Beverly Pepper, primo parco di scultura contemporanea in Umbria |