Vanno in asta domani a Firenze sei dipinti ottocenteschi provenienti da Palazzo Thiene, storica sede della Banca Popolare di Vicenza, attualmente in liquidazione coatta amministrativa. Il Palazzo, un edificio rinascimentale progettato nel XV secolo e ampliato nel Cinquecento dal Palladio, oggi è stato acquisito da un fondo americano, Bain Capital, che ha dunque deciso di cominciare a disfarsi di alcuni oggetti contenuti nell’edificio.
Tra le opere che la casa d’aste Pandolfini venderà all’incanto ci sono un paio di vedute di Firenze e quadri di Achille Beltrame, Eugenio Bonivento, Noè Bordignon e Pietro Roi: di quest’ultimo, in particolare, va in asta una Giulietta legata al capolavoro dell’artista, la Giulietta e Romeo conservata al Museo Civico di Palazzo Chiericati, un quadro noto e apprezzato al punto da essere stato riprodotto sulla copertina del catalogo delle collezioni del museo. I quadri, peraltro, hanno tutti quotazioni molto basse: tolte le due vedute toscane, gli altri dipinti hanno stime che si aggirano attorno ai mille euro.
Secondo il deputato di Forza Italia Pierantonio Zanettin, ai cittadini di Vicenza era stato promesso che il patrimonio artistico della Bpvi non sarebbe stato messo in vendita, in quanto legato da un vincolo di pertinenza a Palazzo Thiene. In realtà, per i sei dipinti che andranno all’asta non c’è alcun vincolo di pertinenza, e la vendita è del tutto legittima. Adesso i timori, al di là del fatto che Palazzo Thiene potrebbe diventare inaccessibile al pubblico (e quindi i visitatori non potrebbero vedere i capolavori di Tintoretto, Tiepolo, Bassano e altri grandi artisti veneti che sono lì conservati), riguardano gli altri dipinti della collezione.
Zanettin ha infatti rivolto un’interrogazione parlamentare al ministro dei beni culturali, Dario Franceschini, per chiedere, intanto, “per quale motivo i quadri sopra descritti non siano legati da vincolo di pertinenza a Palazzo Thiene”, e poi se “altri dipinti già ospitati nella pinacoteca di Palazzo Thiene potranno in futuro seguire la stessa sorte ed essere venduti all’asta”. Il deputato sollecita inoltre il ministro ad avviare iniziative “per evitare la vendita all’incanto dei quadri sopra citati, vincolandoli indissolubilmente al luogo in cui sono stati conservati per molti anni”.
Immagine: Pietro Roi, Giulietta (pastello su cartoncino ovale, 44 x 59 cm)
Vicenza, vanno all'asta quadri della Banca Popolare. Il caso in Parlamento |