È scomparso, all’età di 89 anni, uno dei padri della Pop Art, Robert Indiana. Il grande artista ci ha lasciati sabato, per arresto respiratorio, ma la notizia è stata diffusa solo nelle scorse ore. Al momento del decesso Robert Indiana si trovava nella sua casa di Vinalhaven, nel Maine, nord degli Stati Uniti. Nato Robert Clark, era nato nel 1928 a New Castle, nello stato dell’Indiana (da cui il nome d’arte con cui è universalmente noto), era divenuto celebre per sculture che riproducevano brevi scritte come EAT, HOPE, DIE e soprattutto LOVE (con le lettere disposte in un quadrato e la “O” piegata in obliquo), la sua opera più famosa. Opera iconica dell’arte del Novecento, fu creata nel 1964 per una cartolina del MoMA di New York, e divenne poi talmente popolare da essere replicata in più versioni, negli Stati Uniti ma anche nel mondo, e anche in altre lingue. Si tratta anche di una delle opere che hanno conosciuto più tentativi di plagio.
Interessato alla cultura americana in ogni suo aspetto, al pari di Andy Warhol (col quale collaborò per il film Eat, che per 45 minuti riprende Indiana mentre mangia un fungo), Indiana aveva studiato all’Art Institute di Chicago, alla Skowhegan School of Painting and Sculpture e, con una parentesi in Scozia, all’Università di Edimburgo e all’Edinburgh College of Art. Tornato negli USA nel 1954, si stabilì a New York dove iniziò a lavorare, come artista ma anche come costumista e scenografo per il teatro, ed esposte alla sua prima monografica nel 1962. Da allora ha esposto in tutto il mondo, partecipando anche a diverse rassegne internazionali, come la quarta edizione di Documenta a Kassel (nel 1968) e alla terza Biennale di Scultura di Monte Carlo (1991). Nel 2013, il Whitney Museum di New York gli aveva dedicato una grande retrospettiva su tutta la carriera, intitolata Robert Indiana: Beyond LOVE.
Addio a Robert Indiana, il padre della celeberrima LOVE |