A Courmayeur, nel cuore della Val Ferret, Michelangelo Pistoletto ha trovato una nuova “casa” per il suo Terzo Paradiso, simbolo della sua poetica, formula della creatività e dell’armonia.
Ideata per una permanenza di almeno quindici anni, l’installazione, che verrà presentata al pubblico domenica 31 luglio alle ore 11 alla presenza dell’artista, diventerà una delle Ambasciate Terzo Paradiso. Pistoletto ha tracciato il Terzo Paradiso, riconfigurazione del segno matematico dell’infinito, ai piedi del Monte Bianco, in una delle vallate più suggestive delle Alpi.
L’opera, ampia 54 metri, è stata collocata tra il verde e il movimento del suolo, in delicato equilibrio: per la realizzazione è stato adottato un approccio focalizzato sul riutilizzo, impiegando tronchi di abete già tagliati e presenti in zona, alternati su alcuni ceppi con dischi di acciaio specchiante. L’installazione sottolinea, in questo contesto, il nesso tra cielo e terra. È un simbolo potente di pace e di rigenerazione: i due cerchi esterni rappresentano tutte le diversità e le antinomie, come quella tra natura e artificio, mentre quello centrale è la compenetrazione tra i due estremi, e rappresenta il grembo generativo della nuova umanità.
Immagine: Su gentile concessione di Courmayeur Mont Blanc
Il Terzo Paradiso di Pistoletto arriva a Courmayeur. E rimarrà per almeno quindici anni |