Sul molo fuori dal Nationalmuseum di Stoccolma è stata inaugurata il 15 giugno 2022 dall’artista stesso una grande scultura di Ai Weiwei. Si tratta di Arch, opera che il celebre artista dissidente cinese ha mostrato per l’ultima volta nel 2017 al Washington Square Park di New York. “A quel tempo si parlava di razzismo e della crisi globale dei rifugiati”, ha dichiarato l’artista a The Art Newspaper. “Da allora abbiamo vissuto la pandemia, abbiamo superato l’isolamento e siamo stati testimoni di quanto sia vulnerabile la vita. Ora, la guerra tra Russia e Ucraina ha costretto da cinque a sei milioni di persone a fuggire dalle proprie case”. La scultura assume quindi ora una nuova visione con la guerra in Ucraina. "In un tale contesto, quest’opera è ancora una volta un avvertimento e un promemoria", ha sottolineato.
Arch è costituita da una struttura a gabbia alta 40 piedi in acciaio lucido inossidabile con al centro la sagoma, attraverso cui è possibile passare, di due figure umane unite a rappresentare un mondo senza confini, un inno alla libertà, dove tutte le popolazioni sono libere di spostarsi.
L’iniziativa e il finanziamento della scultura sono stati resi possibili grazie alla fondazione Brilliant Minds: quest’ultima, nata nel 2015 da Daniel Ek, fondatore di Spotify, e da Arash Pournouri, organizza ogni anno un evento a Stoccolma sui temi della sostenibilità, della creatività, dell’inclusività e dell’uguaglianza.
Arch è la prima di una nuova serie di eventi culturali che Brilliant Minds sosterrà nei prossimi cinque anni.
Foto di Jean Lapin
A Stoccolma Ai Weiwei presenta la sua gabbia: un'opera per un mondo senza confini |