Bla Bla Bla: l'intervento di Serena Fineschi per il progetto Aurelia->Sud


Dal 1° maggio al 3 luglio, un intervento di Serena Fineschi arricchisce d’arte la via Aurelia: è il suo lightbox con la scritta ’Bla Bla Bla’ per il progetto Aurelia->Sud curato da Gabriele Landi.

Dal 1° maggio al 3 luglio, in Via Aurelia Sud 19 ad Arcola (La Spezia), Località Ressora, sarà visibile il quarto intervento del Progetto Aurelia→SUD ideato dall’artista Gabriele Landi, e che prevede una serie di interventi d’artista su di un light box delle dimensioni di 355x67 cm. Landi per questo quarto intervento ha coinvolto Serena Fineschi, una delle più apprezzate artiste italiane odierne.

Aurelia→SUD vuole essere un luogo materiale dove incontrare l’Arte Contemporanea e si trova in Via Aurelia Sud 19 nel Comune di Arcola (La Spezia). Non è una galleria e nemmeno uno spazio espositivo riconducibile in qualche modo alla geografia degli spazi off: il light box coinvolgerà, con la creazione di interventi creati a doc, una serie di artisti, ogni intervento resterà visibile per 2 mesi, e per la sua stessa natura, non prevede inaugurazioni o finisage. Nel progetto, cominciato lo scorso settembre, sono coinvolti gli artisti Mario Consiglio, Loredana Longo, Luca Pancrazzi, Serena Fineschi, Iginio De Luca, Luca Quartana, Luca Scarabelli, Fausto Gilberti. Aurelia→SUD troverà inoltre il suo spazio, privilegiato, per la comunicazione all’interno della pagina Facebook Parola d’Artista dove ogni intervento verrà presentato con una breve conversazione fra Gabriele Landi e gli artisti coinvolti.

Per Aurelia→SUD, “ho pensato di usare un suono”, dichiara Serena Fineschi nella conversazione con Landi, “un segno grafico che diventa linguaggio universale che avevo già sperimentato durante il progetto sonoro M’ODO (I’m listening to myself) ideato da MODO asbl nel 2019. Bla bla bla è suono che esprime tutto e niente, dove le contraddizioni e gli opposti vivono senza imbarazzo, così come accade in questa epoca infausta. È negazione totale della parola ma anche espressione onomatopeica dal significato banalmente definito. Credo che Bla bla bla riflettendo il paradosso della comunicazione del nostro tempo, dove affermazione e negazione dello stesso concetto convivono sovente nella stessa frase senza alcun pudore, possa comunque definire nuove forme di comunicazione. Siamo così (s)travolti da accumuli di parole che ribaltarne l’uso -come in questo caso- potrebbe dar vita a dialoghi inconsueti e singolari”.

Serena Fineschi è nata a Siena. Vive e lavora a Siena e a Bruxelles . Si è formata all’Istituto Statale d’Arte “Duccio di Buoninsegna” di Siena, proseguendo gli studi in progettazione grafica a Siena, Firenze, Milano e in Storia dell’arte contemporanea presso l’Università degli Studi di Siena. Il suo lavoro è stato presentato in numerose sedi pubbliche e private in Italia e all’estero tra cui: CENTRALE for Contemporary Art, Bruxelles, MANA Contemporary, Jersey City (NJ, USA), Fondation Thalie, Bruxelles, Cloud Seven Bruxelles, Old Masters Museum, Musées Royaux des Beaux-Arts de Belgique, Bruxelles, Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles, Bruxelles, Centre de la Gravure et de l’Image imprimée, La Louvière, Ambiasciata d’Italia a Bruxelles, Bruxelles, Officina asbl contemporary, Bruxelles, Fréderic de Goldschmidt Collection, Bruxelles, Museo di arte moderna e contemporanea Raffaele de Grada, San Gimignano (Siena), Complesso Museale SMS Santa Maria della Scala, Siena, Palazzo delle Papesse Centro per l’arte contemporanea, Siena, Corderie dell’Arsenale, Venezia (per la Biennale di Architettura di Venezia), Casa Masaccio Centro di arte contemporanea, San Giovanni Valdarno (Arezzo); CRAC, Cremona, Assab One,Milano, “Border Crossing” per la Biennale Manifesta12, Palermo; Fondazione Palazzo Magnani, Palazzo da Mosto, Reggio Emilia, BienNolo, Biennale d’arte contemporanea indipendente, Milano, Complesso Ospedaletto Contemporaneo, Venezia, Palazzo Monti, Brescia, Centro espositivo Villa Pacchiani, Santa Croce sull’Arno, MO.ca Centro per le nuove culture, Brescia, Spazio Berlendis, Venezia. Con Elena El Asmar, Marco Andrea Magni e Luca Pancrazzi è tra i fondatori di Grand Hotel, un luogo in movimento che ospita, raccoglie, accoglie e colleziona forme di passaggio provenienti dalle menti e dagli studi degli artisti che compie viaggi in spazi istituzionali e indipendenti dal 2014. Nel 2016 ha ideato Caveau, una cassaforte incassata nelle mura medioevali della città di Siena che ospita idee. Insieme ad Alessandro Scarabello e Laura Viale, nel 2018 ha fondato MODO, associazione culturale per la promozione del contemporaneo, con sede a Bruxelles.

Bla Bla Bla: l'intervento di Serena Fineschi per il progetto Aurelia->Sud
Bla Bla Bla: l'intervento di Serena Fineschi per il progetto Aurelia->Sud


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