Roma, al Parco del Colosseo una mostra su Afrodite con artisti contemporanei italiani e ciprioti


Il Parco archeologico del Colosseo ospita una mostra che celebra il legame tra arte contemporanea e archeologia, dedicata ad Afrodite e al rapporto storico-culturale tra Italia e Cipro. Esposti lavori di artisti da entrambi i Paesi.

A Roma, il Parco archeologico del Colosseo ospita la mostra Cyprea: La rete di Afrodite, in programma dal 26 settembre al 26 novembre 2024 nelle sale del Museo del Foro Romano. Curata da Giorgio Calcara, con la Direzione artistica di Stefania Pennacchio e la direzione scientifica di Fulvia Toscano, direttrice del festival Naxoslegge, la mostra celebra la figura di Afrodite, divinità della bellezza, e il forte legame storico e culturale tra l’Italia e Cipro, attraverso la presenza di otto artisti contemporanei italiani e ciprioti: Stefania Pennacchio, Nicola Verlato, Rosa Mundi e Gabriels dall’Italia; Vassilis Vassiliades, Panikos Tembriotis, Eleni Kindini e Lefteris Tapas da Cipro. L’obiettivo della mostra è esplorare il concetto di “kalokagathia”, ovvero l’unione di bellezza e bontà, e riflettere sul modo in cui questo ideale ha ispirato culture e generazioni nel Mediterraneo.

Il percorso espositivo, che include tappe a Roma, Naxos/Taormina, Pafos e Nicosia, rafforza simbolicamente i legami tra Italia e Cipro, intrecciando la bellezza del passato con l’interpretazione contemporanea dell’arte. Il progetto si propone di promuovere una riflessione sulla continuità di valori, tradizioni e creatività, guardando sia al passato che al futuro.

Un altro evento di rilievo collegato alla mostra è la giornata di studi del 28 settembre presso il Museo del Parco Archeologico di Naxos, organizzata dal festival Naxoslegge. Personalità di spicco come Alfonsina Russo, Gabriella Tigano, Theodoros Mavrojannis, Giorgio Calcara, Stefania Pennacchio e Chiara Donà dalle Rose interverranno in un dibattito che esplorerà ulteriormente i temi culturali legati a “Cyprea”.

Rosa Mundi, Queen of the jellyfishes (2021; legno, vetro e plastica riciclata dal mare, rame e legno con pigmenti naturali e organici di medusa, 230 x 100 x 148 cm)
Rosa Mundi, Queen of the jellyfishes (2021; legno, vetro e plastica riciclata dal mare, rame e legno con pigmenti naturali e organici di medusa, 230 x 100 x 148 cm)

Il progetto è sostenuto da numerosi enti, tra cui il MIC - Ministero della Cultura, l’Ambasciata di Cipro a Roma, la Regione Sicilia e il Ministero della Cultura di Cipro. Il catalogo della mostra, stampato da Leucò Art Gallery, includerà non solo le riproduzioni delle opere esposte, ma anche approfondimenti sull’eterno legame tra archeologia, arte contemporanea e il genio mediterraneo.

“Miti, storie, leggende, attributi e iconografie della divinità greco-romana si intrecciano nella mostra Cyprea. La rete di Afrodite, attraverso opere di artisti provenienti da Cipro, l’isola legata all’origine della dea, e dall’Italia, dove in età romana il culto di Venere, scelta da Gaio Giulio Cesare come divina ascendente della Gens Iulia, in quanto madre di Enea, era ampiamente diffuso”, commenta Alfonsina Russo, direttrice del Parco archeologico del Colosseo. “E non c’è posto migliore per esaltare il vaolore eterno della Dea se non il Museo del Foro Romano rivolto verso la Cella di Roma Aeterna, parte dell’antico Tempio di Venere e Roma, il più grande e monumentale edificio di culto della Roma Imperiale dedicato proprio alla dea Venus Felix, portatrice di buona sorte e a Roma Aeterna, personificazione della città”.

“Questo progetto”, dichiara Stefania Pennacchio, direttrice artistica dell’evento, “nasce dopo una felice collaborazione artistica tra Italia e Cipro (Kairos, Solo lo spazio ricorda, 2022-2023) dove le connessioni tra i nostri paesi si sono risolti in una mostra itinerante (Milano, Siracusa, Atene, Nicosia). Ma Afrodite chiama a un telaio di rete, nodi, ed intrecci culturali tra le due nazioni. La scelta di raccontare questo mito legato all’amore è un messaggio ad una maggiore consapevolezza e ancoraggio, a cui la società contemporanea ci ha disabituato”.

“La scelta del titolo Cyprea, oltre ad un rimando alla nascita di Afrodite che emerge dalle acque spumeggianti (anadiomene) davanti all’isola di Cipro, si lega ad un aspetto archetipo ed allegorico”, rivela il curatore Giorgio Calcara. “Più di ogni altra conchiglia, la Cyprea è collegata alla vita: l’accoglie, la protegge e così la accresce. Tutti questi elementi necessari per la continuazione della specie rappresentano simbolicamente la donna, quale femmina, madre, creatrice e dispensatrice di futuro – commenta Giorgio Calcara, curatore. Gli artisti selezionati(Gabriels, Rosa Mundi, Nicola Verlato, Stefania Pennacchio, Vassilis Vassiliades, Panikos Tembriotis, Lefteris Tapas, Eleni Kindini) tra le due Nazioni, Italia e Cipro, mostreranno le loro opere sotto il segno della Cyprea, una dimensione archetipa in cui il loro segno presente è uno status tecnico transitorio, che muove da un ideale partenogenesi divina e tende all’infinita fetazione di opera d’arte”.


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