Un capolavoro di Carol Rama (Torino, 1918 – 2015) in mostra per la prima volta. La Fondazione Alda Fendi – Esperimenti espone infatti Appassionata, importante lavoro di Carol Rama del 1980, che viene mostrato al pubblico a Roma, presso Palazzo Rhinoceros, l’hub culturale ideato da Alda Fendi e progettato da Jean Nouvel con la linea artistica di Raffaele Curi. Appuntamento da martedì 12 dicembre 2023 fino al 20 gennaio 2024, con ingresso gratuito, come sempre per le iniziative della Fondazione.
Con Appassionata di Carol Rama viene riproposta la formula espositiva di Rhinoceros che presenta al pubblico un capolavoro inedito nella Città Eterna. I riflettori si accendono adesso sull’opera di Carol Rama, che proviene da una collezione privata. Inoltre, in occasione dell’inaugurazione della mostra, martedì 12 dicembre 2023 alle ore 17:30 Rhinoceros ospita la presentazione del volume Carol Rama. Catalogo ragionato 1936-2005, voluto dall’Archivio Carol Rama e sostenuto da Fondazione Sardi per l’Arte. Frutto di una ricerca scientifica iniziata nel 2014 e pubblicato in due tomi da Skira editore, il catalogo analizza compiutamente sette decenni di lavoro dell’artista, dal 1936 al 2005, in tutta la loro complessità e particolarità. A presentarlo sono le curatrici del volume, Maria Cristina Mundici, Raffaella Roddolo e Maria Grazia Messina, insieme ad Alda Fendi e Raffaele Curi, che di Carol Rama è stato amico negli anni della gioventù.
Nell’idea installativa di Raffaele Curi, che delinea la mostra, la poetica di Carol Rama si incontra con quella di Jean Nouvel, l’archistar progettista di Palazzo Rhinoceros. Uguali e contrarie, le due figure sono accomunate dal senso della povertà, della sofferenza e da una seduzione per la precarietà, che viene espressa dalla metafora del letto di ospedale. Il progetto di Raffaele Curi vuole evocare il nerofumo della casa dell’artista affacciata sugli abbaini di Torino. Per ricrearne l’atmosfera, viene scelto come contenitore espositivo uno degli appartamenti progettati da Jean Nouvel all’interno di Rhinoceros, normalmente non aperto al pubblico. Qui dentro, la penombra viene squarciata da un faro acceso sul dipinto Appassionata di Carol Rama. Un’altra luce illumina un metronomo in movimento, posto proprio sotto il quadro, per richiamare il metronomo regalatole da Man Ray, conservato tuttora nella sua casa museo. Se vuole scoprire la didascalia dell’opera, il visitatore deve avvalersi dell’aiuto di una pila elettrica.
Appassionata è anche il titolo della Sonata per pianoforte n. 23 di Beethoven, compositore del quale Carol Rama era una grandissima estimatrice, che satura l’aria come colonna sonora, sottolineando la bellezza del dipinto. Le vicende dell’arte si intrecciano con le vite e con le memorie personali: nel suo omaggio all’artista, di cui era sodale e frequentatore in gioventù per il tramite del mitico gallerista torinese Luciano Anselmino, Raffaele Curi vuole ricordare le occasioni in cui dormiva a casa di Carol e, per ringraziarla, le regalava dischi di musica classica.
Figura centrale, e singolare, della storia dell’arte italiana, Carol Rama attraversa il Novecento all’insegna dello sperimentalismo di soggetti e materiali. Insignita nel 2003 del Leone d’oro alla carriera in occasione della 50ª Biennale di Venezia, dagli anni duemila inizia a essere apprezzata oltre i confini nazionali. La sua fama cresce ulteriormente dopo il 2015 anche grazie a importanti retrospettive in Europa e negli Stati Uniti. In breve, diviene un’icona di creatività per artisti di generazioni recenti.