Premio CIP-USSI, l’arte di Fulvio Morella per il giornalismo paralimpico


Il 26 febbraio, al Foro Italico di Roma, il Comitato Italiano Paralimpico e l’Unione Stampa Sportiva Italiana ha assegnato per la prima volta il Premio CIP-USSI. La medaglia ispirata all’opera di Fulvio Morella celebra il ruolo del giornalismo sportivo nel dare voce alle imprese degli atleti paralimpici.

Un riconoscimento per chi racconta con passione e sensibilità lo sport paralimpico, dando voce alle imprese degli atleti e al loro coraggio. Il 26 febbraio, al Foro Italico di Roma, è stato assegnato per la prima volta il Premio CIP-USSI, istituito dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e dall’Unione Stampa Sportiva Italiana (USSI). Un evento che sottolinea il valore della narrazione sportiva e il suo impatto sulla percezione della disabilità nel contesto agonistico e sociale. Il Premio non si limita a celebrare giornalisti, fotografi e comunicatori che hanno contribuito a diffondere la cultura paralimpica, ma diventa un invito a proseguire nella missione di rendere visibili le storie di resilienza e determinazione degli atleti. A ogni vincitore viene consegnata la medaglia Raccontami, ispirata all’omonima opera dell’artista Fulvio Morella e realizzata in collaborazione con l’ente non profit Cramum. Un simbolo che esalta il potere del racconto nel trasformare le imprese sportive in memoria collettiva.

Ecco i vincitori: il Premio Speciale è stato assegnato alla Rai, che per la prima volta, durante le Paralimpiadi di Parigi 2024, ha dato vita alla rete paralimpica. Sono stati inoltre assegnati Premi alla carriera a giornalisti che hanno dedicato una parte significativa della propria carriera allo sport paralimpico: Lorenzo Roata (Raisport), Claudio Arrigoni (Corriere della Sera/Gazzetta dello Sport), Sandro Fioravanti (Rai) e Giovanni Bruno (Sky). Ecco invece gli altri premiati: Claudio Lenzi (Gazzetta dello Sport) e Paolo De Laurentiis (Corriere dello Sport) per la “Cronaca Sportiva”, Maria Luisa Colledani (Il Sole 24 Ore) per le “Inchieste”, Mario Nicoliello (Avvenire e Il Messaggero) nella sezione “Storie”, Mattia Chiusano (Repubblica) per la sezione “Interviste”, Dario Marchetti (ANSA) per “Cronaca e tecnica”. Riconoscimenti come ‘inviati’ anche a Mirko Gabriele Narducci (Dire) e Sonia Arpaia (Italpress). Il premio “Fotografia” è stato assegnato a Mauro Ujetto mentre quello per i “Social” a Nadia Lauricella. Il premio “Progetto di Comunicazione” è stato assegnato ad ALLIANZ S.p.a. La Rai, per il suo impegno durante i Giochi Paralimpici di Parigi, ha ricevuto anche i premi per le sezioni “Redazione Sportiva” (Raisport) e “TG” (Rainews). Roberto Pacchetti (TGR) vince il Premio “Comunicare lo Sport nel territorio” mentre Giacomo Prioreschi (Radio Rai 1) si aggiudica quello per "Radio e Comunicazione Multimediale”.

Premio CIP - USSI, Medaglia RACCONTAMI disegnata da Fulvio Morella in collaborazione con CRAMUM
Premio CIP - USSI, Medaglia RACCONTAMI disegnata da Fulvio Morella in collaborazione con CRAMUM

Il significato di “Raccontami”

L’opera di Morella affonda le sue radici nella tradizione classica e nella modernità, reinterpretando il celebre incipit dell’Odissea – “Raccontami, o Musa, dell’Uomo” – attraverso il braille stellato, un’innovativa forma di scrittura ideata dall’artista nel 2022. Questo particolare linguaggio visivo e tattile permette di unire arte e accessibilità, rendendo la narrazione inclusiva e multisensoriale.

Come evidenziato da Sabino Maria Frassà, Direttore Creativo di Cramum, l’opera di Morella sottolinea il ruolo fondamentale della narrazione: “Ogni eroe, per esistere e trasformarsi in mito e leggenda, ha bisogno di una narrazione: senza di essa, l’impresa resta nell’ombra, silenziosa e incompiuta. Con Raccontami, Morella riesce in modo inedito e inclusivo a far convergere lo spirito dell’impresa eroica con l’empatia che nasce dal raccontare e dall’ascoltare le imprese altrui”.

L’artista è stato scelto dai promotori del Premio per il suo costante impegno nella ricerca sulla multisensorialità e sull’uso del braille per rendere l’arte accessibile a tutti. Il suo lavoro è già presente in prestigiose collezioni internazionali, tra cui quelle della Zecca Italiana, del Kunsthistorisches Museum di Vienna, della Monnaie e dell’UNESCO di Parigi. Nel 2023, Morella ha ricevuto il Premio alla Carriera Alfredo D’Andrade e la selezione come protagonista del ciclo di mostre I LIMITI NON ESISTONO, che si svolgeranno nei luoghi paralimpici di Milano-Cortina 2026.

“L’arte di Fulvio Morella”, spiega Sabino Maria Frassà, “si basa sulla consapevolezza che ogni eroe necessita di una narrazione per trasformarsi in mito: senza di essa, l’impresa rischia di restare nell’ombra. Per questo, l’artista rende omaggio al ruolo dei giornalisti, moderni aedi e custodi della memoria degli atleti paralimpici, narrandone lo spirito di resilienza e tramandandone il valore. In quest’opera, l’artista dà forma alla massima omerica Raccontami, o Musa, dell’Uomo attraverso parole scritte in braille stellato in uno dei suoi celebri cieli notturni. La scelta del verbo raccontare, ripresa dalla traduzione proposta nel 1963 da Rosa Calzecchi Onesti, non è casuale: essa sottolinea il valore del racconto in tutte le sue forme, sia come stimolo al miglioramento nel presente, sia come ponte autentico verso l’eternità. In linea con la sua poetica, che intreccia parola e immagine, Morella omette dal suo cielo stellato l’epiteto omerico ’dal multiforme ingegno’, compiendo una scelta concettuale di grande significato: l’eroe non è definito dall’astuzia, bensì dalla scelta consapevole di faticare per diventare eroico. Fulvio Morella non esalta acriticamente l’Ulisse che si affida all’inganno, ma celebra il vero valore eroico: colui che affronta il proprio destino con coraggio e integrità. Gli atleti paralimpici incarnano questa visione negli occhi e nelle mani dell’artista: veri viaggiatori dell’impossibile, capaci di riscrivere la stessa narrazione del possibile. Non a caso, è lo stesso Morella a ricordarci che ’I limiti non esistono’, facendo eco al messaggio dantesco: ’Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza’”.

Fulvio Morella, Raccontami, dal ciclo Raccontami il ritorno (2025; braillight su tessuto). ©Francesca Piovesan, su concessione dell'artista, di Cramum e del Comitato Italiano Paralimpico
Fulvio Morella, Raccontami, dal ciclo Raccontami il ritorno (2025; braillight su tessuto). ©Francesca Piovesan, su concessione dell’artista, di Cramum e del Comitato Italiano Paralimpico

Il Premio CIP-USSI: un tributo alla narrazione sportiva

Il Premio CIP-USSI nasce con l’intento di valorizzare il ruolo dei giornalisti sportivi che, con professionalità e sensibilità, raccontano lo sport paralimpico andando oltre il semplice risultato agonistico. L’obiettivo è mettere in luce il valore umano e sociale delle competizioni, contribuendo a cambiare la percezione della disabilità nello sport e nella società.

Come sottolineato dal Presidente del CIP, Luca Pancalli: “Il mondo del giornalismo e della comunicazione ha dato un contributo fondamentale alla crescita del movimento paralimpico. Questo Premio celebra il lavoro di chi, con passione e dedizione, ha acceso i riflettori sul nostro movimento, portando all’attenzione dell’opinione pubblica non solo le storie sportive e personali dei grandi campioni, ma anche il valore dello sport come strumento di benessere e inclusione, capace di contribuire alla crescita culturale, sociale e civile del Paese”.

Gianfranco Coppola, Presidente USSI, evidenzia: “Il racconto dello sport vede i giornalisti come testimoni e narratori di storie, luoghi e tradizioni, soprattutto emozioni. L’attenzione al paralimpismo ha trovato nei cronisti pionieri professionisti premiati per sensibilità, al di là di indici di ascolto e popolarità. Oggi i loro eredi assicurano che le storie dei giganti dello sport abbiano pari dignità. Il rigore nel resoconto agonistico, unito a una grande sensibilità e a un approccio culturale sempre più consapevole, rende il giornalismo sportivo ancora più delicato, appassionante e coinvolgente”.

“Raccontami il ritorno”: il ciclo di opere sul concetto di eroismo

Dall’opera Raccontami nasce un’intera riflessione artistica sul tema del ritorno e dell’eroismo nella società contemporanea. Il ciclo di opere tessili in braille stellato Raccontami il ritorno si sviluppa in quattro cieli stellati, ognuno dedicato a un aspetto del ritorno come esperienza fondante del viaggio eroico. In particolare, l’opera Il giorno del ritorno si ispira alla formula omerica νόστιμον ἦμαρ (“Il giorno del ritorno”), concentrandosi sul momento in cui l’eroe, dopo aver affrontato sfide e pericoli, desidera ritrovare la propria casa e il proprio posto nel mondo.

A completare il ciclo, le opere Ulisse e Penelope esplorano il significato più profondo dell’eroismo: Ulisse incarna colui che sfida i limiti, non solo nell’azione, ma nel rischio di trasformarsi. Il suo coraggio non sta solo nella partenza, ma soprattutto nella volontà di tornare, accettando il cambiamento che il viaggio ha imposto. La sua figura si carica di un valore universale, diventando simbolo di chi, attraverso l’esperienza, si evolve e si riconcilia con sé stesso.

Le parole del protagonista dell’Odissea, trasformate in stelle nell’opera Ulisse, esprimono questo concetto con forza: “Niente è più dolce della famiglia per chi è in terra straniera, anche se si trova in una casa ricca e bella.”

“La riflessione di Fulvio Morella”, conclude Frassà, “si completa e trova il suo apice con l’opera Penelope, forse la più significativa e concettuale di questo ciclo, dedicata all’incontro finale tra Ulisse e la moglie, che per anni ha atteso il suo ritorno. L’artista sceglie così di immortalare le sue stelle in una forma ovale, evocativa del volto umano, dando corpo a una delle frasi più emblematiche del poema omerico: ’A Penelope si sciolsero ginocchia e cuore nel riconoscere i segni sicuri che Odisseo le rivelò’. Attraverso questa scelta, l’ovale diventa simbolo di riconoscimento e intimità, richiamando il valore universale dei segni come tracce di memoria e identità. Non solo: reinterpretando i valori paralimpici, l’artista ridefinisce il concetto di eroismo, riconoscendolo non solo in chi compie gesta straordinarie, ma anche in chi lo accompagna, in chi accetta il rischio del cambiamento con la consapevolezza che il ritorno non è una semplice restaurazione del passato, bensì un’opportunità di rinascita e trasformazione collettiva. L’eroismo, dunque, non appartiene esclusivamente a chi agisce, ma esiste anche grazie a chi condivide il peso dell’impresa, affrontandone le conseguenze con coraggio e dedizione. Questa consapevolezza – intreccio di accettazione e gratitudine – permette di comprendere che ogni impresa nutre la successiva, preparando a una nuova partenza. Così, nella sua arte come nell’epopea omerica, il ritorno diventa per Fulvio Morella la metafora essenziale dell’esistenza stessa: un viaggio di cadute e risalite che nutre una tensione continua verso la ricerca di un futuro migliore, in cui il senso si compie nella condivisione, nel racconto e nell’empatia con le persone care”.

Un premio che è anche un invito a raccontare

Il Premio CIP-USSI non è solo un riconoscimento, ma un’esortazione a continuare a narrare lo sport paralimpico con l’attenzione e la passione che merita. La medaglia Raccontami, ispirata all’opera di Fulvio Morella, diventa il simbolo di questo impegno collettivo nel dare voce a chi, ogni giorno, ridefinisce il concetto stesso di possibilità.

L’assegnazione del Premio il 26 febbraio segna così l’inizio di un percorso che non si esaurisce con una celebrazione, ma si rinnova nella missione quotidiana di tutti coloro che, attraverso le parole, le immagini e le storie, continuano a illuminare le imprese degli atleti paralimpici.


Se ti è piaciuto questo articolo abbonati a Finestre sull'Arte.
al prezzo di 12,00 euro all'anno avrai accesso illimitato agli articoli pubblicati sul sito di Finestre sull'Arte e ci aiuterai a crescere e a mantenere la nostra informazione libera e indipendente.
ABBONATI A
FINESTRE SULL'ARTE



MAGAZINE
primo numero
NUMERO 1

SFOGLIA ONLINE

MAR-APR-MAG 2019
secondo numero
NUMERO 2

SFOGLIA ONLINE

GIU-LUG-AGO 2019
terzo numero
NUMERO 3

SFOGLIA ONLINE

SET-OTT-NOV 2019
quarto numero
NUMERO 4

SFOGLIA ONLINE

DIC-GEN-FEB 2019/2020
Finestre sull'Arte