Un campo da basket d’artista inaugurato a Piacenza: è stato presentato lo scorso 6 giugno il playground di Antonio Cotecchia, in arte Koté, voluto dal Comune di Piacenza come parte di un progetto ampio e integrato di contrasto al disagio giovanile. L’opera, intitolata La piramide della vita, è stata realizzata dal pittore e urban artist Koté che ha coinvolto ragazzi di età compresa tra i 10 e i 18 anni nella creazione di su una superficie totale di circa 370 mq.
La piramide della vita raffigura corpi di ragazzi e ragazze, con figure allungate d’ispirazione futurista e picassiana, tipiche dei murales e dei dipinti di Koté. Le figure, rappresentate in intrecci di braccia e gambe, si inerpicano specularmente nelle due metà del campo. Al centro, mani robuste afferrano quelle di un compagno o una compagna, formando un’architettura umana che sfida la gravità e raggiunge un unico grande obiettivo: schiacciare la palla nel canestro.
Koté, alla sua prima esperienza con un playground, ha commentato: “Ho pensato molto a come approcciare il campo. Non volevo limitarmi a un intervento puramente decorativo, ma era molto importante per me esprimere un messaggio forte. Ogni ragazzo o ragazza che sale sulla schiena di un altro rappresenta un passo verso l’alto e il superamento dei propri limiti. Per raggiungere un obiettivo comune, nello sport, come nella vita, è necessario conoscersi, comprendersi, fidarsi, andando oltre le apparenze e i pregiudizi, lasciando da parte la rabbia che spesso si prova da giovani, trasformandola in un’impresa umana”.
L’opera di Koté è parte del progetto #ontheroad, promosso dal Comune di Piacenza con il sostegno della Regione Emilia-Romagna. Il progetto mira a contrastare il disagio giovanile attraverso iniziative integrate, coinvolgendo settori come le Politiche Giovanili e lo Sport, i Servizi Sociali ed Educativi. Il playground d’artista completa i lavori di riqualificazione del “campaccio”, un campo polivalente in cemento situato in via Negri, che aveva subito un progressivo declino. Per realizzare il campo da basket, sono stati rimossi i parapetti esterni, rifatta la pavimentazione in cemento e installati nuovi canestri. Per la verniciatura sono state utilizzate resine acriliche in dispersione acquosa della Mapei. Il nuovo campo sarà a disposizione della cittadinanza e dei giovani frequentatori dei giardini, per attività sia libere che coordinate da società sportive, “street academy” e agenzie educative di strada attive sul territorio e coinvolte nel progetto #ontheroad. Questo progetto non solo offre un nuovo spazio di aggregazione e sport per i giovani, ma simboleggia anche la forza della collaborazione e della creatività nel trasformare e migliorare la qualità della vita urbana.
La sindaca di Piacenza, Katia Tarasconi, ha espresso la sua soddisfazione durante l’inaugurazione: “È una grande gioia essere oggi qui, ai giardini di via Negri, a festeggiare l’inaugurazione di un’opera d’arte straordinaria realizzata da Antonio Cotecchia. Grazie a Koté e ai ragazzi del quartiere che hanno dedicato tempo, energia e passione a questo progetto. Questo lavoro non è solo un’espressione artistica, ma anche un simbolo della vitalità dei nostri giovani e una testimonianza della bellezza che nasce dalla collaborazione e dall’aiuto reciproco”.
Antonio Cotecchia, in arte Koté, è un pittore e urban artist di origini salernitane che vive tra Milano e Piacenza. Dopo aver conseguito il diploma al Liceo Artistico di Salerno, si è trasferito a Milano per frequentare l’Accademia delle Belle Arti di Brera, laureandosi in pittura sotto la guida del maestro siciliano Saverio Terruso. La sua passione per la musica e il mondo digitale influenzano il suo linguaggio pittorico, che presenta elementi cubisti, futuristi, espressionisti e pop.
Dal 2018, Koté ha realizzato numerosi murales in collaborazione con scuole, amministrazioni pubbliche ed enti privati. Tra le sue opere più note vi sono “Futura” ad Aielli (L’Aquila), “Parolana” a Salerno nell’ambito dell’iniziativa EU Street Art della Commissione Europea, e “Clessidra” per la Fondazione Piacenza e Vigevano. Ha anche creato tre murales a Porretta Terme per il Porretta Soul Festival, celebrando leggende della musica soul come Solomon Burke e Wilson Pickett.