È stato presentato stamani a Saint-Ouen-sur-Seine, vicino a Parigi, l’ultimo lavoro dello street artist Ozmo (Gionata Gesi; Pontedera, 1975), una rivisitazione in chiave street art del Ritratto di Baldassarre Castiglione di Raffaello, conservato al Louvre. L’opera nasce come progetto di rigenerazione urbana ma anche come messaggio di speranza e rinascita attraverso l’arte urbana: a promuoverla è GemellArte, Festival internazionale di arte contemporanea, nato per rivitalizzare i gemellaggi fra le città italiane e straniere e valorizzarne il patrimonio locale.
Ozmo ha creato l’omaggio all’Urbinate e all’autore del Cortegiano durante una residenza a Parigi organizzata nell’ambito dell’edizione 2020 di GemellArte, intitolata Renaissance, e che ha costruito un nuovo ponte tra le città di Terni e Saint-Ouen-Sur-Seine, gemellate dal 1962, attraverso le residenze di Caroline Derveaux, che ha eseguito due murales nella città umbra, e di Ozmo che invece ha lasciato la sua opera in Francia. Ozmo è uno dei pionieri e dei maggiori esponenti internazionali dell’arte urbana, protagonista di mostre e interventi monumentali nelle più importanti capitali dell’arte contemporanea e urbana. La sua opera decora una parete nel quartiere di Soubise, teatro di drammatici episodi di cronaca. Ozmo ha quindi ideato una reinterpretazione del Cortegiano con l’aggiunta di layers che dialogano tra loro aprendo nuovi significati semantici e concettuali all’opera originaria.
“Sono felice e onorato di aver potuto lavorare in un contesto così denso di stimoli e stratificazioni sociali, etniche e urbanistiche come Saint-Ouen”, ha dichiarato Ozmo presentando la sua creazione. “Spero che l’opera sia di stimolo per il difficile quartiere in cui è collocata e che dopo l’episodio di scontro tra bande giovanili che l’ha portata alla ribalta della cronaca qualche tempo fa per questa zona ci sia un vero Rinascimento”.
“Sono molto contenta di come si è svolta la residenza di Ozmo”, afferma Tiziana Zumbo Vital, storica dell’arte e curatrice del Festival GemellArte a Saint-Ouen-Sur-Seine: “l’interazione con il quartiere è stata molto interessante, il suo lavoro ha sedotto giovani e anziani che hanno seguito con grande attenzione l’evolversi dell’opera. Il risultato finale ha superato tutte le aspettative perché questo dipinto, oltre ad essere di una grandissima qualità artistica, è già diventato già patrimonio locale. Non potevo aspettarmi di più”.
“Vedere il lavoro che Ozmo ha realizzato in pochi giorni, riuscendo in un’impresa titanica, nel mezzo di una pandemia, tra problemi, complicazioni e restrizioni”, dichiara Chiara Ronchini, direttore artistico del Festival, “ci dona quella fiducia e quella speranza di continuare, nonostante tutto, nella direzione della bellezza. Una Renaissance che non smetterà mai di rigenerare un mondo dove l’arte è chiamata in prima fila a combattere per salvaguardare i nostri animi. La bellezza e la potenza del lavoro di Ozmo rappresentano un racconto simbolico tra storia e contemporaneo, che restituisce alla città un luogo magico dove poter sognare, immaginare, e andare oltre”.
“Quello che celebriamo oggi a Saint-Ouen”, sottolinea Alessio Crisantemi, presidente di Gn Media, organizzatore del Festival, “è una sorta di miracolo terrestre. Non soltanto dal punto di vista artistico, che è merito di un artista sicuramente divino qual è Ozmo, ma anche dal punto di vista sociale, culturale e politico. Grazie a questa seconda edizione di GemellArte, incentrata sulla Street art e sul tema della Rinascita, abbiamo assistito alla rigenerazione di un’area urbana (a Saint-Ouen, così come è avvenuto nei giorni scorsi anche a Terni) restituendo uno spazio alla collettività. Ma restituendolo in una rinnovata veste che lo rende nuovamente accessibile alla cittadinanza. Per una vera e propria ’Renaissance’, sotto il profilo urbanistico, ma anche morale. Che è ciò in cui l’arte riesce sempre, e ancor più la Street art. Questi giorni di residenza sono stati infatti caratterizzati non soltanto dal duro lavoro dell’artista Ozmo (a cui va il nostro più profondo ringraziamento per essersi messo in gioco e aver partecipato alla nostra iniziativa) ma anche dalla straordinaria partecipazione della città di Saint-Ouen, sia attraverso la sua Amministrazione sia attraverso l’intera cittadinanza. Che ha apprezzato, supportato e incoraggiato questa operazione. Per una vera Rinascita con cui si rinnova il patto di amicizia tra le città di Terni e Saint-Ouen che sono certo continuerà a risplendere nel corso del tempo, anche attraverso l’arte”.
Gionata Gesi, in arte “Ozmo”, è nato a Pontedera, Pisa, si forma all’Accademia di Belle arti di Firenze. È già presente sin dagli anni Novanta nell’underground del writing/graffiti italiani, nel 2001 si muove a Milano, collaborando con le maggiori gallerie d’arte della città, firmandosi con il suo nome di battesimo. Contemporaneamente interviene nello spazio pubblico con la sua tag “Ozmo”, gettando le basi per quella che poi sarebbe diventata la street art italiana, di cui è stato uno dei pionieri ed esponenti a livello internazionale. I suoi interventi sono caratterizzati da un immaginario carico di simboli e immagini che spaziano fra la storia dell’arte, la cultura pop, il linguaggio pubblicitario e l’illustrazione enciclopedica. Dal 2003 le opere di Ozmo sono presenti nel circuito delle fiere d’arte e dei galleristi privati italiani e in importanti collezioni pubbliche museali. Tra le mostre italiane: Palazzo della Ragione (2005), Pac (2007) , Palazzo Reale (2007), fino alla sua personale “Pre Giudizio Universale”, al Museo del 900 di Milano e alla realizzazione di un’opera permanente sulla terrazza del Museo Museo di Arte Contemporanea a Roma, nel 2012. Ozmo ha realizzato mostre e interventi di arte pubblica monumentale nelle più importanti capitali dell’arte contemporanea e urbana: New York, Miami, Chicago, San Francisco, Londra, Shanghai, Parigi, Baltimora, Berlino, San Paolo, L’Avana, Beirut, Milano, Roma. Vive e lavora tra Milano e Parigi.
Nell’immagine: il murale di Ozmo a Saint-Ouen-Sur-Seine
Il “Cortegiano” rivisitato in chiave street art: l'omaggio di Ozmo a Raffaello |