È Nico Vascellari (Vittorio Veneto, 1976) il vincitore della XXIV edizione del Premio Pino Pascali. Il nome del vincitore è stato annunciato quest’oggi dal presidente della Fondazione Pino Pascali, Stefano Zorzi. Oggi alle 18 partirà anche la mostra personale dell’artista, che come di consueto il vincitore tiene nella sede della fondazione a Polignano a Mare: proseguirà fino al 9 aprile 2023.
La Commissione del Premio Pascali, presieduta da Rosalba Branà, già direttrice della Fondazione, e dai curatori Roberto Lacarbonara e Pier Paolo Pancotto, ha così motivato la scelta: “La natura, analizzata e rielaborata nelle sue connotazioni visive e semantiche, costituisce uno dei soggetti privilegiati dell’indagine di Nico Vascellari. L’artista affronta da sempre questo tema articolando la propria ricerca in diverse soluzioni – sia sotto il profilo metodologico che iconografico – e focalizzando l’attenzione sull’azione a volte distruttiva e irruenta degli eventi naturali. I fenomeni ancestrali della relazione uomo-ambiente e uomo-animale diventano in Vascellari nuclei tematici per ridefinire le ritualità antropologiche del folklore popolare e dei movimenti culturali underground attraverso approcci sciamanici”.
Questa edizione propone un intervento installativo inedito dal titolo Tre, Quattro Galline (da cui il titolo della mostra), interamente prodotto e acquisito dalla Fondazione Pino Pascali. Il progetto è vincitore del “PAC2021 - Piano per l’Arte Contemporanea” promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. L’evento si svolge parallelamente presso Exchiesetta, spazio iconico nel centro cittadino di Polignano a Mare che ospitò le prime edizioni del Premio Pino Pascali negli anni dal 1969 al 1979, dove sarà esposta un’opera della mostra visibile per l’intera giornata.
Nico Vascellari vive e lavora a Roma. Sin dagli esordi la sua ricerca si orienta verso il linguaggio della performance e la produzione di interventi installativi, sculture, disegni, collage e video come anche dall’esplorazione del suono. La natura, il folclore, la scena underground proiettano l’artista verso una ricerca governata da azioni che alludono al rito tribale, al mondo arcaico e al confine tra espressione individuale e coscienza collettiva. Mostre personali (selezione): Museion, Bolzano (2010); National Gallery of Arts, Tirana (2015); Estorick Collection of Modern Italian Art, Londra (2016); Accademia di Francia - Villa Medici, Roma (2016); Whitworth Art Gallery, Manchester (2016); Palais de Tokyo, Parigi (2017); MAXXI | Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma (2018), La Fondazione, Roma (2021).
Mostre collettive (selezione): Biennale di Venezia (2007); Quadriennale di Roma (2008); Manifesta, Rovereto (2008); Biennale di Architettura, Venezia (2010); Biennale di Lione (2019); Biennale di Belgrado (2021), Biennale di Mercosul (2022).
Nico Vascellari succede a Ibrahim Mahama, che aveva vinto il premio nel 2021, e a Zhang Huan (2020), Fabio Sargentini (2019), Hans op de Beeck (2017), Christiane Löhr (2016), AES+F (2015), Fabrizio Plessi (2014), Matt Collishaw (2013), Nathalie Djurberg & Hans Berg (2012), Bertozzi & Casoni (2011), Jake & Dinos Chapman (2010), Jan Fabre (2008), Adrian Paci (2007), Lidia Abdul (2006), Studio Azzurro (2005), Marco Giusti (2003), Giovanni Albanese (2002), e Achille Bonito Oliva (1997).
Immagine: Nico Vascellari, Unknown Eyes, dettaglio (2021; ventuno pezzi, spray su cartone, cornice di alluminio, dimensioni variabili). Su concessione di Studio Vascellari e FNDR, Roma © Daniele Molajoli Photo
Nico Vascellari vince la XXIV edizione del Premio Pascali |