A Napoli è stata riaperta al pubblico, dopo cinquant’anni di chiusura, la chiesa di San Gennaro nel Real Bosco di Capodimonte, ridecorata dall’architetto Santiago Calatrava. La chiesa era stata costruita nel 1745 dall’architetto e scenografo Ferdinando Sanfelice per volere di Carlo di Borbone, e l’intervento di Calatrava vuole essere un omaggio alla “luce di Napoli” e all’artigianato artistico locale. L’opera dell’architetto spagnolo rilegge completamente lo spazio, dalle vetrate al soffitto decorato di stelle in porcellana, alle nicchie con disegni e installazioni in porcellana ispirate ai valori del Real Bosco di Capodimonte, con una nuova illuminazione e nuovi arredi: le preziose sete di San Leucio come paramenti d’altare e vasi e candelabri in porcellana che Calatrava ha prodotto ad hoc per la cappella, realizzati durante i laboratori con gli studenti e i maestri artigiani dell’Istituto ad indirizzo raro Caselli – Real Fabbrica di Capodimonte.
“Non si è andato molto lontano per vedere le meraviglie”, ha commentato Calatrava, “è bastato aprire gli occhi intorno a sé nel Real Bosco di Capodimonte, un po’ come nel Cantico delle Creature, per gli uccelli, i cespugli e le foglie. Dopodiché abbiamo voluto scegliere dei motivi sacri, la Croce che si ripete costantemente sia nelle nicchie, sia nei paramenti in seta, nei tabernacoli e anche nel cielo stellato della Cappella. Sono tanti riferimenti a grandi opere, alla Cappella degli Scrovegni a Padova o al Battistero di Ravenna, o anche nelle vetrate, un linguaggio semplice ma essenziale che possa essere compreso anche dai bambini, perché se non diventiamo bambini non entreremo nel Regno dei Cieli. Tutti i decori sono esposti con grande rispetto per la composizione dell’architetto Sanfelice, è stata una sfida per tutti noi dare risposte armoniose complementari con quest’opera straordinaria che possiamo riportare ad una nuova vita in un modo comprensibile per i nostri tempi”.
“È sempre un piacere tornare a Napoli, tornare a Capodimonte”, ha detto invece il ministro della cultura Dario Franceschini. “Il restauro della chiesa di San Gennaro è un esperimento straordinario che mescola in modo inedito arte contemporanea e barocco. Per molto tempo abbiamo ritenuto che non fosse possibile inserire arte contemporanea nel patrimonio culturale storico italiano. Ringrazio l’architetto Calatrava per questo bellissimo dono e la qualità delle opere che hanno reso più ricco e più bello il nostro Paese. Questa esperienza dovrà indicarci la strada”.
“Calatrava porta nella chiesa di San Gennaro nel Bosco di Capodimonte”, afferma il direttore del museo, Sylvain Bellenger, “un decoro di una grande eleganza con una profonda spiritualità tra Virgilio e Dante. Ora si riapre con i ‘suoi nuovi vestiti’ di porcellana, seta, vetro una chiesa chiusa da cinquant’anni”.
Nella foto: la chiesa di San Gennaro dopo l’intervento di Calatrava. Foto Armando Benestante
Napoli, dopo 50 anni riapre la chiesa di San Gennaro a Capodimonte, ridecorata da Calatrava |