A Brescia, la Fondazione Iannaccone presenta una rassegna contro la violenza di genere


Dal 28 giugno al 25 ottobre 2024 l’RSA Vittoria di Brescia ospita la mostra contro la violenza di genere. Il titolo rimanda alle donne che affrontano situazioni difficili e sono prive dei mezzi necessari per agire.

Dal 28 giugno al 25 ottobre 2024 gli spazi della RSA Vittoria di Brescia ospita la mostra Voce di moltitudini, a cura di Daniele Fenaroli, ideata e realizzata dalla Fondazione Giuseppe Iannaccone nel contesto della battaglia culturale contro la violenza di genere. In un insieme di narrazioni e testimonianze da luoghi del mondo in cui discriminazione e violenza di genere sono attuali, le opere di Zehra Doğan, Shadi Ghadirian, Terence Koh, Iva Lulashi e Zanele Muholi dialogano con gli spazi della RSA offrendo un contesto in cui le espressioni possano trascendere ogni barriera consentendo agli oppressi di emergere con forza e dignità. Voce di moltitudini vuole diventare un invito alla riflessione, opponendosi a una realtà, spesso invisibile, di discriminazione e negazione dei diritti elementari.

Zehra Doğan (Nusaybin, 1989) ha vissuto una drammatica esperienza di detenzione per aver pubblicato sui social network un post che evidenziava le atrocità commesse dallo Stato turco sul popolo curdo. Attraverso le sue opere porta alla luce le ingiustizie subite dal suo popolo, toccando le corde generali dell’umanità e della resistenza. La scelta di utilizzare materiali di recupero per la sua produzione è metafora della resilienza e della trasformazione del dolore in espressione liberatoria. Shadi Ghadirian (Teheran, 1974), esplora attraverso la fotografia l’identità femminile nell’Iran post-rivoluzionario, sottolineando le contraddizioni tra modernizzazione e tradizione. Le sue opere mettono in scena la spersonalizzazione della donna, piegata a una funzione meramente domestica e sottoposta al controllo sociale. Iva Lulashi (Tirana, 1988) attraverso la pittura indaga la memoria collettiva e la tradizione del potere, esaminando le dinamiche di una dittatura fatta di privazioni e controllo, proponendo nuove narrazioni capaci di sovvertire l’ordine stabilito. Zanele Muholi (Umlazi, 1972), attivista visivƏ sudafricanƏ, usa la fotografia per documentare e celebrare la comunità LGBTQIA+ del suo Paese che, da decenni, subisce violente ingiustizie. Attraverso i suoi scatti crea un archivio visivo che sfida le rappresentazioni stereotipate. Nello spazio espositivo popolato da artiste donne emerge la presenza di una figura maschile di marmo bianco, scolpita dalle mani dell’artista queer Terence Koh (Pechino, 1977). Il marmo diventa un riflesso di vulnerabilità e introspezione. Il piccolo uomo, rannicchiato in posizione fetale, è simbolo universale di nascita, di rinascita e di speranza così come di pentimento e dolore. In un’esposizione in cui le voci femminili si alzano raccontando storie di resistenza e denuncia, la presenza di quest’opera è un invito al dialogo e alla comprensione, un gesto di rispetto e di empatia. Il progetto ha l’ambizione di raccontare quanto l’arte possa essere strumento di cambiamento sociale, un invito a riflettere e agire.

Zehra Dogan, Kismet (2020; acrilico su tappeto, 92 x 100 cm)
Zehra Dogan, Kismet (2020; acrilico su tappeto, 92 x 100 cm)
Shadi Ghadirian, Like Everyday #11 (2002; c-print su alluminio, 50 x 50 cm)
Shadi Ghadirian, Like Everyday #11 (2002; c-print su alluminio, 50 x 50 cm)
Terence Koh, Boy by the Roman Sea (2010; marmo, 40 x 90 x 55 cm)
Terence Koh, Boy by the Roman Sea (2010; marmo, 40 x 90 x 55 cm)
Iva Lulashi, È invisibile e non si sente l'odore (2016; olio su tela, 24 x 30 cm)
Iva Lulashi, È invisibile e non si sente l’odore (2016; olio su tela, 24 x 30 cm)
Zanele Muholi, Zuzile, Liege (2023; stampa su dibond, 60 x 43 cm)
Zanele Muholi, Zuzile, Liege (2023; stampa su dibond, 60 x 43 cm)

Se ti è piaciuto questo articolo abbonati a Finestre sull'Arte.
al prezzo di 12,00 euro all'anno avrai accesso illimitato agli articoli pubblicati sul sito di Finestre sull'Arte e ci aiuterai a crescere e a mantenere la nostra informazione libera e indipendente.
ABBONATI A
FINESTRE SULL'ARTE



MAGAZINE
primo numero
NUMERO 1

SFOGLIA ONLINE

MAR-APR-MAG 2019
secondo numero
NUMERO 2

SFOGLIA ONLINE

GIU-LUG-AGO 2019
terzo numero
NUMERO 3

SFOGLIA ONLINE

SET-OTT-NOV 2019
quarto numero
NUMERO 4

SFOGLIA ONLINE

DIC-GEN-FEB 2019/2020
Finestre sull'Arte