Perugia, una mostra dedicata all'elemento aria al Museo Civico di Palazzo della Penna


  Dal 25 settembre al 1° dicembre 2024, la quarta edizione di “Isola Prossima” si concentra sull’elemento aria, con la mostra “Aere”, a cura di Massimo Mattioli, esponendo le opere di 26 artisti presso il Museo Civico di Palazzo della Penna, Perugia.

Per il quarto anno consecutivo, Arpa Umbria, in collaborazione con l’Associazione Art Monsters, presenta la mostra d’arte contemporanea Isola Prossima, che nel 2024 si focalizza sull’elemento aria con il titolo Aere. La mostra, curata dallo storico e critico d’arte Massimo Mattioli, è ospitata dal 25 settembre al 1° dicembre 2024 presso il Museo Civico di Palazzo della Penna a Perugia, un luogo che vanta già una prestigiosa collezione di opere di Gerardo Dottori, maestro dell’Aeropittura. Questa edizione di Isola Prossima si concentra su uno degli elementi naturali più attuali e dibattuti: l’aria, protagonista delle questioni ambientali legate all’inquinamento e al cambiamento climatico. Le opere di 26 artisti intendono offrire una visione a 360 gradi dell’elemento atmosferico, da rappresentazioni romantiche dell’Ottocento a riflessioni contemporanee sulle emergenze climatiche.

Ad aprire la mostra sarà una gouache del paesaggista napoletano Giacinto Gigante, raffigurante una nuvola, elemento che ha ispirato diverse opere in esposizione. Tra gli artisti di spicco troviamo l’argentino Leandro Erlich, noto per la sua partecipazione alla Biennale di Venezia, con l’installazione The Cloud – Cuore, che crea una nuvola tridimensionale in vetro. Anche l’olandese Berndnaut Smilde reinterpreta la nuvola, inserendola in contesti quotidiani e decontestualizzati. Le opere di Luca Vitone, lasciate esposte agli agenti atmosferici, e quelle dell’artista indiana Shilpa Gupta, che riflettono sull’inquinamento, pongono l’accento su aspetti etici e ambientali.

Non mancano sperimentazioni audaci come quella di Donato Piccolo, che ricrea uragani in vitro, e di Arcangelo Sassolino, che sfida i limiti della materia attraverso l’aria compressa. Infine, artisti come Virginia Zanetti, Giovanni Gaggia, Gino De Dominicis e Aldo Grazzi esplorano l’aria come “medium” per azioni performative e riflessioni esistenziali: Zanetti è presente con la sua serie fotografica I pilastri della terra, di De Dominicis è possibile vedere il video del celebre Tentativo di volo, Gaggia è presente con una performance in cui l’artista libra nell’aria brandelli di bandiere, mentre Grazzi propone teleri finemente cesellati.

A partire dagli studi sul volo di Leonardo da Vinci, la giovane Olga Lepri propone piccole opere e un grande dipinto ispirato all’Aeropittura di Gerardo Dottori, dove dinamiche corporee e relazionali si intrecciano. La pittura, come forma espressiva, diventa il terreno principale per esplorare atmosfere e tensioni. Bruno Ceccobelli costruisce scenografie spirituali sospese in un contesto impalpabile. Paolo Manazza, con il suo focus sul cielo, traduce le mutevoli variazioni atmosferiche in forme e colori, mentre Arturo Casanova sviluppa una sintesi minimalista dove l’astrazione si fonde con la spiritualità attraverso la rappresentazione di varianti climatiche. Pablo Candiloro si concentra sul sole e le costellazioni, mentre Massimiliano Poggioni utilizza l’aria come elemento di contrasto in una composizione fortemente architettonica.

Nella mostra, alcuni artisti inseriscono l’aria in progetti tecnologici. Mariateresa Sartori, ad esempio, crea disegni con una penna animata da un anemometro, e la componente sonora è centrale nell’opera di Juan Pablo Macías, che usa tracce audio per imitare il vento e il canto degli uccelli, creando un’esperienza atmosferica multisensoriale. Artisti come Edoardo Cialfi e Casper Faassen si focalizzano sugli aspetti più lirici degli elementi atmosferici. Cialfi esplora la sensualità dei paesaggi, sempre segnati dall’imprevedibilità dell’aria, mentre Faassen combina fotografia e pittura in stratificazioni che evocano la plasticità delle sensazioni atmosferiche. L’ironia emerge con forza nei lavori di Mario Consiglio, che utilizza il suo lettering morbido per trasmettere messaggi socio-politici incisivi, e di Corrado Bonomi, con i suoi “Castelli in aria” che sorridono al serio mondo dell’arte, riecheggiando l’immaginario calviniano.

Infine, Piero Manzoni, il più iconico rappresentante del rapporto tra arte e aria, con il suo celebre Fiato d’artista, prosegue il percorso inaugurato da Marcel Duchamp con Air de Paris, offrendo una pungente critica al relativismo dell’arte contemporanea.

Il percorso della mostra invita i visitatori a riflettere su come l’aria sia non solo un elemento fisico, ma anche un tema estetico, etico e filosofico. La mostra apre dal martedì alla domenica: settembre e ottobre orario 10-19, novembre e dicembre orario 10-18. Chiuso il lunedì. Biglietti: intero 10 euro, ridotto A 5 euro, ridotto B 4 euro.


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