Un murale ispirato a Casa Battló, il capolavoro di Antoni Gaudí a Barcellona: è The Vision, l’opera che lo street artist Cosimo Caiffa in arte Cheone (Gallipoli, 1979) ha da pochi giorni completato sulla facciata di Casa Maiocchi, edificio in Corso Porta Romana 113 a Milano. Inaugurata lo scorso 26 luglio, The Vision è una grande opera a trompe l’oeil che dà quasi l’impressione che le finestre del palazzo si stiano sciogliendo. È un’opera in cui passato e presente s’incontrano, perché Casa Maiocchi fu progettata in stile déco nel 1920 (e completata nel 1929) da uno dei maggiori architetti dell’epoca, Piero Portaluppi (Milano, 1888 - 1967), che per il suo palazzo scelse un armonioso equilibrio tra linee orizzontali e linee curve (quelle dei balconi e delle cornici delle finestre: si vedano per esempio la trifora sulla facciata principale e la finestra a trifoglio che la sovrasta), e Cheone ha omaggiato a suo modo l’opera.
The Vision distorce dunque le forme di Casa Maiocchi deformando linee e contorni, in un progetto che, come detto, trae ispirazione dalle creazioni di Gaudí. A commissionarlo per un progetto pubblicitario è l’azienda MV Line Group, marchio specializzato nella produzione industriale di sistemi filtranti ed oscuranti per l’edilizia residenziale: l’opera è stata realizzata in collaborazione con Street Art in Store, il team di artisti urbani di cui fa parte Cheone, e l’agenzia Clear Channel Italia. L’opera fa parte del progetto Pubblicità per la città, iniziativa di Audioutdoor e Clear Channel Italia, che si pone l’obiettivo di sottolineare l’importante ruolo svolto per la comunità dall’“Out of Home Advertising”, ovvero la pubblicità di strada, quella fatta per i consumatori che si trovano, appunto, fuori di cas. Parte degli investimenti in comunicazione outdoor finanzia infatti i servizi al cittadino come la mobilità e l’arredo urbano.
Il mural advertising è ormai parte integrante degli asset di Clear Channel Italia è, secondo l’agenzia, è la perfetta espressione degli obiettivi dell’azienda: essere una “Plaform for Brands” e una “Platform for Good”, offrire soluzioni di comunicazione sempre più innovative e al contempo avere un impatto positivo sulla comunità. Per sua natura, inoltre, il murales ha il vantaggio di coniugare arte e pubblicità e di integrarsi con armonia nell’arredo urbano. Ecco quindi perché trasformare una parete in un’opera d’arte è un esempio di come la pubblicità può superare i confini tradizionali e divenire veicolo di arte.
E in effetti, The Vision è già diventata una delle opere più fotografate del momento. Cheone, dal canto suo, si è limitato a ringraziare i suoi partner nel progetto, e gli abitanti di Porta Romana per la loro disponibilità.
Nella foto: l’opera di Cheone
A Milano nasce un murale ispirato a Casa Battló di Gaudì: è “The Vision” di Cheone |