Dal 21 gennaio 2022 BUILDINGBOX a Milano presenta la prima installazione site specific della mostra personale di Letizia Cariello, dal titolo Calendario – Nous, a cura di Annette Hofmann.
Il progetto indaga con successivi interventi dell’artista il concetto di Nous, inteso come soglia: una porta che apre il passaggio da una dimensione interiore verso l’esterno, nello spazio e nel tempo, e che si materializza in BUILDINGBOX, visibile al pubblico 24 ore su 24, 7 giorni su 7. La prima opera in mostra è Calendario – Nous / Chirone, un’installazione site specific che costituita da due dischi di acciaio, lana bianca e chiodi da maniscalco installati nel box, verniciato con una base a pigmenti blu e rossi e pittura luminescente al buio. Come per le installazioni che seguiranno, l’opera potrà subire successivi interventi lungo la durata dell’esposizione.
Lo spazio di BUILDINGBOX diventa così come un planetario con pareti blu notte dipinte con vernice fotoluminescente, che al calare della luce emanerà una brillantezza lunare. Sulle superfici, chiodi da maniscalco e fili di lana bianca sono disposti in un pattern ispirato allo schema della costellazione di Chirone. Due dischi di acciaio lucidato a specchio fissati alle pareti evocano forme a metà tra pianeti e parti di ingranaggi meccanici della prima rivoluzione industriale.
“Chirone, centauro benevolo, forgiatore d’eroi, medico dell’anima che cura gli altri per curare se stesso da una malattia inguaribile che lo porterà a scambiare la sua natura semidivina con la natura mortale, rappresenta la cura del cuore generoso che senza fine si dona”, spiega Letizia Cariello. “Il pubblico viene assorbito in uno spazio ’altro’, in cui si realizza uno scambio energetico che, dalle pareti fotoluminescenti, corre sulla lana, ruota e gravita attorno ai dischi d’acciaio, erranti pianeti che enfatizzano la ciclicità all’opera. Nel silenzio della notte il box brilla di luce propria, diventando esso stesso errante, e ci attira a sé, divenendo porta verso un misterioso centro gravitazionale”.
Con Calendario – Nous l’artista esplora il concetto di Nous che indica, a partire da Omero, la facoltà del pensiero di comprendere un evento, l’intelletto, intesa come porta o passaggio verso una dimensione altra, che esula dal tempo lineare per aprirne uno circolare, spirituale. Il Nous si presenta come una soglia che invita il pubblico ad attraversare metaforicamente i confini e a comprendere l’intreccio tra spazio, installazione e tempo, divenendo esso stesso parte integrante dell’opera e delle sue relazioni.
Centrali nella ricerca dell’artista sono i temi del tempo e del confine. Da anni lavora con la pratica del ricamo e della tessitura per dare forma tangibile a legami invisibili, esplorando la relazione tra spazio interiore e mondo esterno. La volontà di intercettare la consistenza materiale del tempo si concretizza nella ricerca e nella raccolta delle sue tracce, rese visibili attraverso la scrittura di calendari e l’utilizzo di un filo rosso che unisce e cuce tra loro oggetti, materie e spazi. In questo processo di cucitura, l’artista avvicina mondi diversi relazionandoli tra loro. Nella poetica di Letizia Cariello, i Calendari in particolare rappresentano una forma di meditazione sul tempo e sulla sua reale esistenza.
Immagine: Letizia Cariello, Calendario - Nous / Chirone (2022; dischi d’acciaio, lana bianca, chiodi da maniscalco, vernice fotoluminescente, dimensioni variabili). Su gentile concessione di BUILDINGBOX.
A Milano il planetario... artistico di Letizia Cariello |