Michelangelo Pistoletto si sostituisce a Caravaggio. Succede a Palermo, per la XV edizione della rassegna Next, un progetto concepito per ricordare il furto della Natività con i Santi Lorenzo e Francesco d’Assisi di Caravaggio, capolavoro dell’artista lombardo che si trovava nell’Oratorio di San Lorenzo a Palermo prima che nel 1969 venisse trafugato (qui tutta la storia dell’opera). La manifestazione, ideata nel 2010 da Bernardo Tortorici di Raffadali, porta dunque quest’anno in Sicilia l’esponente dell’Arte Povera, chiamato a creare una nuova interpretazione della Natività per commemorare il capolavoro trafugato nel 1969 dall’Oratorio di San Lorenzo a Palermo, un evento che ha lasciato un segno indelebile nella storia del patrimonio culturale mondiale. L’opera è stata svelata il 24 dicembre 2024 a mezzanotte e resterà esposta fino al 17 ottobre 2025: rimarrà sull’altare dell’Oratorio di San Lorenzo fino all’8 gennaio 2025, dopodiché sarà tr.asferita nell’anti-oratorio.
“Siamo estremamente grati al Maestro Michelangelo Pistoletto che ha voluto realizzare una sua Natività per l’oratorio di S.Lorenzo in memoria della Natività di Caravaggio trafugata nel 1969 e mai ritrovata”, dichiara Bernardo Tortorici di Raffadali. “È un ’azione di risarcimento etico che i diversi artisti, nel corso degli ultimi 15 anni, hanno voluto donare all’oratorio aderendo al progetto Next. La partecipazione di una figura della grandezza di Michelangelo Pistoletto ci conforta, da un lato, nel riconoscere che il furto non è stato soltanto un crimine ai danni dell’oratorio e di Palermo, ma un attacco alla storia dell’arte stessa. Dall’altro contribuisce a lenire il dolore della ferita subita attraverso una nuova creazione che non è solo un’opera d’arte, ma anche un potente gesto di solidarietà umana”.
La nuova Natività di Pistoletto sfrutta le dimensioni originali del quadro di Caravaggio (268x197 cm) e utilizza uno dei linguaggi più riconoscibili dell’artista: i quadri specchianti, la superficie riflettente, elemento distintivo della sua poetica. Pistoletto sostituisce dunque Caravaggio con uno specchio. E come spesso accade nei suoi specchi, c’è un personaggio, che in questo caso è l’angelo di Caravaggio, che al posto del suo cartiglio tiene il simbolo del Terzo Paradiso, la configurazione del segno matematico dell’infinito ideata da Pistoletto per rappresentare l’armonia tra natura e artificio.
Michelangelo Pistoletto dichiara: “Mantenendo una parte dell’antico dipinto, l’Angelo che scende dal cielo porta l’Annunciazione del Terzo Paradiso come simbolo di un equilibrio possibile tra natura e artificio. Questa visione invita a una responsabilità collettiva, trasformando il conflitto in un nuovo orizzonte di civiltà, dove la creazione prevale sulla distruzione”.
L’iniziativa Next è nata per trasformare il dolore di una perdita in una forma di resilienza artistica e culturale. Attraverso la creazione di nuove opere che reinterpretano la Natività, il progetto si propone di mantenere vivo il ricordo del dipinto scomparso, mentre celebra l’arte come strumento di rinascita.
Negli anni, artisti come Francesco De Grandi, Francesco Simeti, Emilio Isgrò e Vanessa Beecroft hanno offerto le loro visioni della Natività: l’obiettivo principale è quello di esorcizzare una delle ferite più profonde subite dal patrimonio culturale mondiale, stimolando nel contempo una riflessione collettiva sulla capacità dell’arte di guarire e rigenerare. Il furto della Natività con i Santi Lorenzo e Francesco d’Assisi, avvenuto nella notte tra il 17 e il 18 ottobre 1969, è considerato infatti uno dei più grandi crimini contro l’arte. L’opera, realizzata nel 1600-1601 a Roma e poi inviata a Palermo, occupa il secondo posto nella Top Ten Art Crimes dell’FBI.