Solo Solo: l'intervento di Luca Quartana per il progetto Aurelia→SUD


Dal 7 agosto al 25 settembre, ad Arcola (La Spezia) va in scena la quinta tappa del progetto Aurelia→SUD: l’intervento porta questa volta la firma di Luca Quartana che realizza un’opera in cui si parla di... parole e solitudine. 

Dal 7 agosto al 25 settembre 2022 si terrà il quinto appuntamento del progetto Aurelia→SUD, la serie di interventi artistici ideati da Gabriele Landi nel suo studio di Via Aurelia Sud 19 ad Arcola (La Spezia), località Ressora: tutti gli interventi d’artista vengono eseguiti su di un lightbox delle dimensioni di 355x67 cm, che costituisce una sorta di insegna temporanea dello studio. Landi, per questo quinto appuntamento, ha coinvolto Luca Quartana (Milano, 1958), che ha progettato l’opera Solo Solo.

“Sono fedele fin da bambino a questa parola”, ha spiegato Quartana. “Figlio unico giocavo da solo, dormivo da solo pensavo da solo e nella crescita ho amato odiato questa mia solitudine, fino al momento in cui ho veduto, nelle due sillabe che compongono solo, so/lo e lo/so e questa visione di coincidenza mi ha dato coscienza della mia la vita. Come tutti io sono solo e lo so e saperlo è come già dirlo e dire è la relazione con l’altro. In quel preciso momento ho capito che noi persone siam tutte uniche ma siamo uniche insieme. Abbiamo questa coscienza di essere unici che ci fa consapevoli dell’unicità dell’altra persona e delle altre persone. Stiamo sospesi tra due condizioni: unità e distinzione. Una specie che ha necessità di tenere assieme gli opposti per cui sviluppa la capacità di vedere insieme le cose; thèa (la vista) horào, (vedo): teoria. Vedere il nostro vedere”.

La scritta è tagliata sui bordi e riempie completamente lo spazio a disposizione perché pare così che “la scrittura sia come dietro uno spiraglio”, spiega Quartana, “e la possiamo vedere immersa in uno spazio retrostante, evitando un problema grafico di impaginazione. La misura dell’insegna è l’apertura sullo spazio in cui la scrittura sta sospesa”. Come se dentro lo studio, in sostanza, ci fosse uno spazio dove le parole fluttuano e passano come la gente lungo l’Aurelia dentro il paesaggio.

Per Luca Quartana, le parole sono “portatrici di immagine” e di conseguenza da tempo sono diventate la sua principale forma espressiva. Questa dunque la forma scelta anche per il progetto Aurelia→SUD: secondo l’artista milanese, ogni persona richiama immagini diverse dalla memoria di fronte a una parola, in base alla propria esperienza di quella parola, e di conseguenza tutti hanno un’immagine unica per ogni parola. Questa possibilità d’interpretazione affascina Quartana e lo porta a utilizzare le parole nei suoi interventi.

Luca Quartana vive e lavora a Milano. Dalla fine degli anni Ottanta ha indagato il problema della concezione dello spazio e della sua condivisione nelle forme della relazione interpersonale. Nella sua ricerca si intrecciano diversi piani di lavoro, dalle installazioni (Ut pictura poesis,1989; Chi, Premio Marino Marini alla XLV Biennale di Venezia 1993) alla performance (Treazione, 1993), dalla pratica di una scrittura visuale sistematicamente dilatata grazie alla proiezione ambientale (Parolapersona, 1993; Dia 1 e Dia 2, 1994), dai libri (Le peintre et sa femme, 1989; Solo sesso, 2005 e Scripta volant verba manent, 2005) al laboratorio collettivo (Insignificazione, 1995) e a internet (www.lucaquartana.it, 2000).

Solo Solo: l'intervento di Luca Quartana per il progetto Aurelia→SUD
Solo Solo: l'intervento di Luca Quartana per il progetto Aurelia→SUD


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