Le discusse mani di Lorenzo Quinn giunte a Firenze sono infine state scoperte: la sua installazione Give fa ora bella mostra di sé al Giardino di Boboli, in posizione panoramica, con vista sulla cupola di Brunelleschi. L’opera sarà esposta per un mese nel parco fiorentino e poi farà ritorno a Pietrasanta, in Versilia, città cui l’artista e la sua galleria hanno voluto donare Give (la scultura, a settembre, sarà installata nel Parco Internazionale di Scultura e farà parte di un progetto Onu contro il cambiamento climatico).
L’esposizione vede il contributo della Fondazione Ginevra Olivetti Rason, e per l’autore simboleggia il senso del donare senza ricevere. Secondo l’artista, si legge nella presentazione di Give, “l’ispirazione è maturata dal rapporto tra l’umanità, il mondo e in particolare la natura che ha sempre dato e continua a dare senza pretendere niente in cambio”. L’artista ha realizzato la scultura in resina e materiale riciclato, in modo da trasmettere un messaggio basato sulla sostenibilità ambientale. Le mani raffigurate, fa sapere Quinn, sono quelle di un uomo e di una donna, e l’ulivo che trasportano vuole ovviamente essere un simbolo di pace.
“Ancora una volta”, dichiara Eike Schmidt, “gli Uffizi si rendono protagonisti di un’iniziativa artistica che collega il capoluogo con un’altra città sul territorio della Toscana. Il giardino di Boboli temporaneamente accoglie un’opera destinata a Pietrasanta, per richiamare inisieme il rispetto, l’attenzione e la tutela dovuti all’ambiente e al nostro bellissimo paesaggio”.
“Nella vita per ricevere bisogna dare”, sottolinea Quinn. “E tutti noi abbiamo ricevuto e continuiamo a ricevere molto dalla terra. Per questo Boboli è da sempre una fonte di ispirazione con il suo verde e il richiamo alla natura. Il mio vuole essere un messaggio di speranza. La mano dell’uomo è mia, quella della donna è di una modella, la loro unione rappresenta tutta l’umanità. Il bianco è il colore della purezza e dell’innocenza, della colomba e della pace. Per questo ho scelto di offrire un ulivo come messaggio universale”.
Nella foto, l’opera di Lorenzo Quinn.
Le mani di Lorenzo Quinn sono state scoperte: esposte a Boboli con vista su Firenze |