L’Italia ha una delle tassazioni più alte al mondo sui prodotti per le mestruazioni, come gli assorbenti o i tamponi: le donne infatti pagano l’IVA al 22% su questo prodotto così importante. Si tratta di una delle tassazioni più alte al mondo: nell’Unione Europea fanno peggio di noi soltanto l’Ungheria (27%), due paesi scandinavi (Svezia e Danimarca, entrambi con tassazione al 25%), la Croazia (25%) e la Finlandia (24%). In Italia, nella primavera del 2019, era stato avanzato un emendamento del Pd alla legge sulle semplificazioni fiscali per abbassare le imposte sui prodotti mestruali, bocciato però in Commissione di Bilancio. Stesso copione a fine 2020, quando un emendamento alla manovra, che vedeva come prima firmataria Laura Boldrini, riportava all’attenzione del Parlamento lo stesso provvedimento, con la proposta di portare la tassazione al 5%: saltato anche quest’anno.
Per ricordare quanto la disparità di genere passi anche attraverso l’imposta che le donne pagano per un prodotto fondamentale per la loro igiene, la nota street artist Laika ha creato una nuova opera e ha chiesto di supportare una petizione. L’opera è un poster che raffigura un’onda di sangue mestruale con la scritta 22%, in riferimento alla tassazione applicata sugli assorbenti, e un tampone. È stato affisso questa mattina a Venezia, nella centrale calle del Luganegher.
“A quanto pare”, commenta Laika, “le mestruazioni in italia sono un lusso. Mantenere la tassa sugli assorbenti al 22% è una scelta figlia di una società ancora troppo legata al patriarcato. In Nuova Zelanda, a partire dal mese di giugno, gil assorbenti verranno offerti gratuitamente nelle scuole per contrastare la povertà mestruale, in UK l’IVA è al 5%, in Francia al 5,5% e in Germania al 7%. L’Italia cosa sta aspettando?”, ha dichiarato l’artista, che chiede a tutti il supporto di una petizione su Change.org rivolta al ministro dell’economia. Nella petizione si chiede di considerare gli assorbenti come beni essenziali (come la pasta, il pane, il riso, i quotidiani, le protesi dentarie), il che consentirebbe di portare l’IVA al 4%. La tassazione al 22% è quella dei beni di consumo: la stessa, per esempio, dei tablet, ma se si può vivere senza un tablet, vivere senza assorbenti diventa seriamente complicato gestire le mestruazioni e si subirebbero, argomenta la petizione, pesanti conseguenze per la salute, sia fisica sia mentale.
“Gli assorbenti sono un bene primario e non possono essere tassati come un Rolex o una BMW. L’iva al 22% ’is too much’, firmiamo tutte la petizione su change.org. IVA al 4%. METTIAMOCI LA FIRMA!”, ha concluso Laika invitando alla firma collettiva della petizione, che ha quasi raggiunto le 500mila firme.
Nell’immagine, l’opera di Laika.
Per le donne italiane gli assorbenti sono ritenuti... un lusso. Un'opera d'arte lo ricorda |