Il Parlamento delle Marmotte: via alla 9a edizione di Biennale Gherdëina


Via alla nona edizione di Biennale Gherdëina, dal 31 maggio al 1° settembre 2024: il tema di quest’anno è ’The Parliament of Marmots’, il parlamento delle marmotte, e fa riferimento a un antico mito ladino. Ecco cosa si vedrà a Ortisei e dintorni.

Nel cuore delle Dolomiti, la cittadina di Ortisei inaugura oggi la 9ª edizione di Biennale Gherdëina, intitolata The Parliament of Marmots, “Il Parlamento delle marmotte”. L’evento, che si svolgerà dal 31 maggio fino al 1° settembre 2024, è curato da Lorenzo Giusti, affiancato da Marta Papini come curatrice associata. La biennale trae ispirazione dal mito ladino del “Regno di Fanes”, una storia affascinante che racconta la rottura di un patto tra animali ed esseri umani. Questo tema celebra la natura selvaggia, i cicli della vita e il rapporto profondo tra tutte le specie, facendo delle Dolomiti non solo una barriera naturale ma un punto di incontro e contaminazione culturale.

The Parliament of Marmots riunisce artisti di diverse nazionalità che esplorano temi come il selvaggio come dimensione creativa, il multispecismo e la montagna come luogo di incontro. Tra le nuove opere commissionate, spiccano: Nassim Azarzar (1989), autore di un intervento pittorico sulle pareti esterne dell’Hotel Ladinia, che invita il pubblico a esplorare una struttura ormai abbandonata; Julius von Bismarck (1983), che ha realizzato una grande statua raffigurante il bostrico, un insetto che sta devastando i boschi locali, rappresentato come un condottiero a cavallo nella via principale di Ortisei, Sara Ouhaddou (1986), che ha eseguito piccole sculture in legno di animali autoctoni, realizzate in collaborazione con la scultrice locale Helene Demetz, ispirate all’arte della ceramica zoomorfa delle montagne dell’Atlante; Esraa Elfeky, i cui disegni sono ospitati nell’erbario del Museum Gherdëina; Diana Policarpo (1986), autrice di una scultura ispirata alle anguane, figure mitologiche ladine, esposta a Castel Gardena. Altre opere e installazioni sono state commissionate a: Atelier dell’Errore (2002), Ruth Beraha (1986), Chiara Bersani (1984), Alessandro Biggio (1974), Daniele Genadry (1980), Arnold Holzknecht (1960), Michael Höpfner (1973), Ingela Ihrman (1985), Nadia Kaabi-Linke (1978), Linda Jasmin Mayer (1986), Femmy Otten (1981), Eva Papamargariti (1987), Markus Vallazza (1936-2019) + Martino Gamper (1971), Karin Welponer (1941).

La Biennale si sviluppa in vari luoghi della Val Gardena, dal seicentesco Castel Gardena a Selva di Val Gardena fino al centro di Ortisei, passando per l’area industriale di Pontives. Proprio nella nuova sede di Pontives, Biennale Gherdëina 9 presenta i contributi di artiste e artisti le cui opere esplorano a diverso titolo le tre traiettorie di The Parliament of Marmots. Nella collettiva a Spazio Stufflesser artiste e artisti provenienti dall’area mediterranea si soffermano sui temi del multispecismo e del tempo geologico, un tempo esteso che confonde i confini geografici riunendo storie provenienti dall’Europa a quelle del Medio Oriente. Le opere sono di Talar Aghbashian (1981), Ismaïl Bahri (1978), Yesmine Ben Khelil (1986), Nadim Choufi (1994), Elmas Deniz (1981), Andro Eradze (1993), Marianne Fahmy (1992), Shuruq Harb (1980), Katia Kameli (1973), Janis Rafa (1984). Tra i contributi presenti a Pontives ci sono inoltre anche le opere di Alex Ayed (1989), Valentina Furian (1989) e di Laurent Le Deunff (1977). L’evento comprende nuove produzioni, performance, mostre personali e collettive, e collaborazioni con istituzioni culturali regionali.

La Biennale include anche omaggi e collaborazioni significative, a partire da Thinking Like a Mountain, un omaggio all’artista Lin May Saeed, in collaborazione con la GAMeC di Bergamo. Strette inoltre per quest’anno collaborazioni con Ar/Ge Kunst di Bolzano per un nuovo lavoro cinematografico di Eva Giolo, con il Festival Bolzano Danza per una installazione coreografica di Helle Siljeholm, con Museion di Bolzano per un’opera di Tobias Tavella nella mostra Renaissance e con il MUSE – Museo delle Scienze di Trento per un programma cinematografico sui temi dell’Antropocene e del selvaggio.

A partire dal 2 giugno, la Biennale Gherdëina 9 offre un programma pubblico che include workshop, performance, talk e passeggiate nei boschi, per esplorare la storia delle Dolomiti e la ricchezza della sua fauna e flora. L’evento inaugurale si terrà a Dantercepies, Selva di Val Gardena, con le prove aperte di The Sea of Rocks di Helle Siljeholm. Per maggiori informazioni e per consultare il calendario completo degli eventi, visitate il sito ufficiale: www.biennalegherdeina.it.

Il Parlamento delle Marmotte. Foto: Simone Antonazzo
Il Parlamento delle Marmotte. Foto: Simone Antonazzo
Alex Ayed, Untitled (Beit el hmam II) (2023)
Alex Ayed, Untitled (Beit el hmam II) (2023)
Arnold Holzknecht, Schwarzweiß - Bianconero (2024)
Arnold Holzknecht, Schwarzweiß - Bianconero (2024)
Eva Papamargariti, A whisper, a murmur, a roar (2024)
Eva Papamargariti, A whisper, a murmur, a roar (2024)
Julius von Bismarck, Beetle On A Horse (2024)
Julius von Bismarck, Beetle On A Horse (2024)
Nassim Azarzar, The Edge of the Forest (2024)
Nassim Azarzar, The Edge of the Forest (2024)

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