Un grande coccodrillo tassidermizzato, appeso alla volta del Battistero di Cremona: si tratta di Ego, l’opera che Maurizio Cattelan ha portato nella città lombarda per la prima edizione di Cremona Contemporanea Art Week, la settimana dell’arte cremonese cominciata l’altro ieri, 26 maggio, e in corso fino al 4 giugno. Non si tratta di un’opera inedita: Ego risale infatti al 2019, ma sta già facendo discutere la città.
Intervento che ricorda le Wunderkammer del Seicento ma anche certe chiese della zona (come il Santuario delle Grazie di Curtatone, con il suo celebre coccodrillo appeso al soffitto), Ego reca questo titolo perché, per Maurizio Cattelan, il coccodrillo è una sorta di autoritratto, da lui ritenuto attualmente il più vicino alla sua personalità. È un’opera che si pone in stretta relazione con La nona ora, la famosa opera con il papa Giovanni Paolo II colpito dal meteorite: Ego infatti venne esposto per la prima volta assieme alla famosissima opera proprio nel 2019, durante la mostra personale di Cattelan al Blenheim Palace di Oxford (fu in quell’occasione che venne rubato America, altra opera celeberrima di Cattelan, quella del wc d’oro): l’accostamento, secondo l’artista, poteva essere letto come una “associazione visiva di due sacrifici”.
La tassidermia è sempre stata centrale nella pratica di Cattelan: basti pensare a Novecento, il cavallo appeso al soffitto, visibile al Castello di Rivoli. La tassidermia è un modo per mostrare, secondo Cattelan, il modo in cui gli animali vengono percepiti. Lo stesso vale per il coccodrillo: “i coccodrilli”, ha spiegato Cattelan in occasione della mostra del 2019, parlando con il curatore Michael Frahm, “sono stati protagonisti di riti, religioni, credenze magiche, leggende metropolitane. Sono creature che spaventano e affascinano insieme e sono state profondamente simboliche fin dall’inizio dell’umanità”. E adesso, questa strana creatura può esser vista da tutti, appesa dentro al Battistero di Cremona.