Nuovo appuntamento con l’arte contemporanea alla filiale del Banco BPM a Palazzo Panichi in Piazza del Duomo a Pietrasanta, dove da qualche anno La Vetrina è uno spazio espositivo che si distingue per la sua dedizione alla ricerca e alla presentazione di progetti curatoriali che esplorano il panorama dell’arte contemporanea internazionale e italiana.
Dopo diverse stagioni estive caratterizzate dalla presenza di maestri storici come Christo, Scheggi, Fontana, Boetti, Colombo, Dadamaino, Vasarely, Dorazio, Veronesi, Botero, Marcarelli e artisti contemporanei come Maurizio Cattelan, Richard Phillips, Jordan Sullivan e molti altri, riprende la ricerca sull’arte contemporanea dal 28 marzo al 1 maggio 2024. Questa volta, la protagonista è la Antonella Scarfone Art Gallery, che presenta un dipinto di grande formato di Françoise De Felice (Parigi, 1952) e due sculture di Jana Büttner (Salisburgo, 1997). La mostra si distingue per essere “al femminile”, non solo per la presenza di una curatrice-gallerista donna, ma anche per le artiste e i soggetti rappresentati sia in pittura che in scultura. Durante il periodo espositivo, sarà possibile ammirare una grande tela e due sculture (realizzate in resina e bronzo) che trasmettono un’idea di mostra e offrono una panoramica sull’interpretazione del lavoro delle artiste.
Il progetto e la selezione delle opere si focalizzano su diversi aspetti, tra cui il concetto intrinseco della figura femminile. Le opere esposte mirano a rendere percepibile la condizione interiore delle artiste, con uno sguardo rivolto all’interno. Il concetto di dentro e fuori dell’anima emerge come filo conduttore della ricerca artistica presentata nella Vetrina del Banco BPM. Il “fuori dell’anima” si riflette nelle apparenze del mondo quotidiano, mentre il “dentro dell’anima” rappresenta lo spazio interno, psichico, con il suo ritmo pulsante e la sua dinamica.
Françoise De Felice, di origini italiane da parte di padre e madre francese, è nata a Parigi nel 1952 e ha trascorso i suoi primi vent’anni nella capitale francese. Fin da giovane è stata introdotta al mondo dell’arte grafica dalla nonna, che aveva frequentato un seminario pubblicitario all’epoca del celebre Chat Noir, vicino allo studio di Fernand Léger. Durante i suoi studi presso la Sorbona, ha frequentato anche le Belle Arti come libera uditrice. Il suo primo approccio artistico è stato con l’Impressionismo, un movimento che ha influenzato il suo lavoro fino al 1982. Tuttavia, per costruire la propria identità artistica, Françoise ha dovuto abbandonare i percorsi convenzionali e creare uno stile unico tutto suo. Ispirata dalla magnificenza del barocco siciliano e dalla luce dell’isola, ha iniziato a esplorare la pittura con dissolvenze quasi liquide e una linea sottile ma precisa. Il suo stile artistico è nato dall’incrocio tra casualità e desiderio, e la sua pittura diventa un racconto introspettivo, un modo per esplorare e analizzare sé stessa.
Jana Büttner è nata a Salisburgo, Austria, nel 1997 e attualmente lavora come scultrice in Italia, Austria e Germania. Il fulcro del suo lavoro è la rappresentazione della figura umana e dei suoi stati d’animo. Jana ha una profonda connessione con la materia dell’argilla, che le offre l’opportunità di esprimersi direttamente con le mani nude. Lavorare con una modella reale le consente di catturare momenti unici, poiché la posa cambia costantemente con i movimenti della modella. Il suo obiettivo è suscitare emozioni e creare empatia negli spettatori, coinvolgendoli in modo che possano identificarsi con le sue opere. L’iperrealismo delle sue sculture mira a creare una connessione emotiva con chi le osserva.