Ecco come sarà Casa Italia alle Olimpiadi di Parigi 2024


Presentato il progetto per Casa Italia alle Olimpiadi di Parigi 2024: ecco come sarà il quartier generale della delegazione italiana, che si troverà nel Bois de Boulogne. Ci saranno anche opere di 19 nomi noti dell’arte contemporanea.

Presentato stamani il progetto di Casa Italia alle Olimpiadi di Parigi 2024. Il CONI, il comitato olimpico nazionale, in occasione dei XXXIII Giochi Olimpici in programma nella capitale francese dal 26 luglio all’11 agosto 2024, ha scelto un luogo simbolo dell’Olimpismo per accogliere gli atleti dell’Italia Team e i suoi ospiti: Casa Italia Parigi 2024 verrà allestita a Le Pré Catelan, una costruzione in stile Napoleone III immersa nel parco più vasto della città, il Bois de Boulogne, a pochi passi dagli Champs Élysées. Proprio in questo edificio, inaugurato nel 1856 e subito entrato nel cuore dei cittadini della Ville Lumière, la sera del 23 giugno 1894 si svolse la cena per celebrare la nascita dei Giochi Olimpici dell’era moderna voluta dal barone Pierre de Coubertin.

Per i Giochi Olimpici di Parigi 2024, Casa Italia stabilisce un legame simbolico e pratico con il “Padre” delle Olimpiadi moderne e con la Francia, il paese più vicino al nostro fin dai tempi dell’Impero Romano. La rivoluzione francese ha avviato un percorso di consapevolezza comunitaria e di principi democratici. Dal motto “Liberté, Egalité, Fraternité”, Casa Italia Parigi 2024 si concentra su “Fratellanza”, il termine che meglio incarna i valori fondamentali dello spirito olimpico e che è particolarmente rilevante nella nostra epoca segnata da conflitti e pandemie, per immaginare una nuova utopia e una nuova pace. La fratellanza implica collaborazione, cooperazione e costruzione comune, ma anche la narrazione dell’identità italiana, frutto di secoli di incontri con altre culture e continue stratificazioni. Riconoscere nell’altro un fratello, indipendentemente dalle differenze che rendono unico ciascun individuo, è uno dei grandi insegnamenti del movimento olimpico e, similmente, l’Italia rappresenta un esempio tangibile di come l’incontro con l’alterità generi ricchezza culturale e progresso.

Da questo contesto nasce Ensemble, il concept alla base del progetto Casa Italia Parigi 2024, una nuova tappa in un processo evolutivo che ha trasformato negli anni la casa degli atleti da “Hospitality House” a marchio internazionale in grado di raccontare la cultura italiana e il Sistema Paese attraverso le sue eccellenze. Ensemble è l’approdo più recente e coerente di un percorso iniziato a Rio 2016 con Horizontal (la contaminazione tra culture), continuato a PyeongChang 2018 con Prospectum (la prospettiva italiana nell’incontro con le diverse civiltà), seguito a Tokyo 2020 con Mirabilia (un’edizione all’insegna della Meraviglia) e proseguito a Beijing 2022 con Millium (il viaggio come metafora del percorso esistenziale), per culminare infine a Milano Cortina nel 2026. Evocando immagini di armonia e unità, il concetto di Ensemble – termine legato anche alla musica e alla moda, due pilastri dell’identità culturale moderna di Francia e Italia – assume un’ulteriore valenza simbolica con il ritorno dei Giochi Olimpici in Europa dopo dodici anni.

Casa Italia Parigi 2024, sviluppando il concetto di Ensemble, trasformerà Le Pré Catelan – un edificio composto da varie sale inondate di luce, grazie alle numerose vetrate e al giardino che lo circonda – in un percorso scenografico ed emozionale, un’opera totale dove natura, arte, architettura, design d’arredo e illuminazione si integrano in un dialogo continuo. La rielaborazione del giardino con l’inserimento di piante tipiche del paesaggio italiano, le opere d’arte, gli allestimenti degli ambienti e il design daranno vita a uno spazio unico, ispirato ai grandi interni della nostra tradizione e ai maestri del Novecento che hanno reso celebre nel mondo la creatività italiana, esemplificando la nostra innata vocazione all’ospitalità.

Dentro a Casa Italia ci saranno anche le opere di 19 artisti di spicco dell’arte contemporanea italiana (Vincenzo Agnetti, Marco Bernardi, Giovanni Bonotto, Sergio Breviario, Claire Fontaine, Paolo Delle Monache, Alberto Di Fabio, Agostino Iacurci, Francesco Jodice, Margherita Moscardini, Matteo Nasini, Gabriele Picco, Julie Polidoro, Riccardo Previdi, Edoardo Tresoldi, Marinella Senatore, Stalker, Patrick Tuttofuoco, Fabio Viale), e gli oggetti di 28 designer di fama internazionale per 9 aziende che costituiscono l’eccellenza del design italiano. I nomi: Francesco Binfaré, Fernando e Humberto Campana, Jacopo Foggini, Masanori Umeda per Edra, Marco Lavit, Patrick Norguet, Marcello Ziliani per Ethimo, Mario Bellini, Piero Lissoni, Patricia Urquiola, Tokujin Yoshioka per Glas Italia, Ron Arad, Tord Boontje, Sebastian Herkner, Marc Thorpe per Moroso, Brodie Neill per Riva 1920 che sono le aziende al fianco di Casa Italia da diversi anni. A questi si sono aggiunti: Monica Armani, Mario Bellini, Antonio Citterio, Piero Lissoni, Gaetano Pesce, Patricia Urquiola per B&B Italia, Michael Anastassiades, Achille e Pier Giacomo Castiglioni, Piero Lissoni, Jasper Morrison, Barber & Osgerby, Marcel Wanders per Flos, De Pas - D’Urbino - Lomazzi, Ettore Sottsass, Superstudio per Poltronova, Formafantasma, Nava+Arosio per Rubelli.

Rendering di Casa Italia per le Olimpiadi di Parigi 2024. Esterno
Rendering di Casa Italia per le Olimpiadi di Parigi 2024. Esterno
Rendering di Casa Italia per le Olimpiadi di Parigi 2024. Esterno
Rendering di Casa Italia per le Olimpiadi di Parigi 2024. Esterno
Rendering di Casa Italia per le Olimpiadi di Parigi 2024. Esterno
Rendering di Casa Italia per le Olimpiadi di Parigi 2024. Esterno
Rendering di Casa Italia per le Olimpiadi di Parigi 2024. Ingresso
Rendering di Casa Italia per le Olimpiadi di Parigi 2024. Ingresso
Rendering di Casa Italia per le Olimpiadi di Parigi 2024. Lounge
Rendering di Casa Italia per le Olimpiadi di Parigi 2024. Lounge
Rendering di Casa Italia per le Olimpiadi di Parigi 2024. Galleria
Rendering di Casa Italia per le Olimpiadi di Parigi 2024. Galleria
Rendering di Casa Italia per le Olimpiadi di Parigi 2024. Celebration Room
Rendering di Casa Italia per le Olimpiadi di Parigi 2024. Celebration Room

Il progetto architettonico

Il progetto architettonico si basa sull’interazione tra il nuovo e l’esistente, tra artificio e natura; la prima interpretazione del concetto di Ensemble è quella di intreccio, già evocata dai Cerchi Olimpici. Secondo il sociologo Tim Ingold, il mondo, in questo caso quello Olimpico, può essere visto come una trama di linee intrecciate, dove i nodi rappresentano il fulcro delle cose. È il tessuto che rende visibile l’intreccio di fili, cioè l’idea di costruire insieme attraverso legami, ed è proprio il tessuto la principale materia dell’allestimento di Casa Italia. Concepite come una serie di stanze all’interno di stanze, le installazioni di Casa Italia si inseriscono nelle architetture ottocentesche del Pré Catelan tramite l’uso di un tessuto semi-trasparente, in un processo continuo di valorizzazione reciproca che si riflette anche negli spazi esterni. Questa costante osmosi è evidente anche negli arredi, dove una selezione attenta di elementi di design iconici, sia del passato che contemporanei, crea un forte dialogo estetico e concettuale con l’ambiente e l’allestimento, attraverso la scelta di forme, colori e materiali.

Grande importanza è stata data alla sostenibilità ambientale. L’uso predominante di tessuti naturali e riciclati, che riducono il peso complessivo del trasporto dei materiali di allestimento, abbattendo così le emissioni di CO2, rende il progetto ecocompatibile e minimizza l’impatto sull’ecosistema. Anche nell’arredo sono impiegati oggetti di design italiano intrinsecamente sostenibili, grazie all’impegno delle aziende coinvolte nel concepire il ciclo di vita del prodotto con processi virtuosi e destinati a durare nel tempo. Molti elementi di design sono stati scelti o progettati per esprimere questa sensibilità ecologica attraverso una forte componente estetica e materica: arredi in legno, terracotta, lava smaltata, tessuti grezzi, cellulosa e plastica riciclata. Ad esempio, la sala stampa di Casa Italia sarà a impatto zero grazie al protocollo con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e al supporto di Federlegno e delle aziende aderenti. La sostenibilità è un altro aspetto fondamentale del concetto di Ensemble, poiché i cambiamenti climatici e i disastri ambientali richiedono una collaborazione collettiva.

La luce è un elemento fondamentale di coesione tra paesaggio, architettura, arte e design. Casa Italia ha dunque cercato di valorizzare le eccellenze artistiche e di design, creando un percorso narrativo e percettivo unico, sia diurno che notturno, che cattura ogni momento della Casa, esaltandola nella sua totalità. La collaborazione tra imprese, artigiani e designer esalta il valore primario di Casa Italia: l’accoglienza. Il dialogo si instaura attraverso la cura per la funzionalità e l’esperienza del visitatore, facendolo sentire a casa. Casa Italia è pensata come uno spazio domestico per gli atleti italiani e per gli ospiti nazionali e internazionali, che potranno vivere l’esperienza dell’Italia e dello sport italiano anche grazie alla produzione di contenuti originali proposti.

Il percorso tra le opere di Casa Italia

Il percorso espositivo inizia all’esterno della Casa con una copia della scritta Italia presente all’ingresso del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia, omaggio a uno degli eventi d’arte più importanti al mondo. Proseguendo, si è accolti dall’opera Sacral dello scultore Edoardo Tresoldi, ispirata alle forme del battistero rinascimentale, che attraverso un intreccio di maglie metalliche ci introduce nella dimensione di Ensemble. Da qui, si attraversa un monumentale viale alberato, valorizzato dall’illuminazione, fino a giungere allo spazio antistante a Le Pré Catelan, riconfigurato come una simbolica Piazza Italiana, luogo di incontro e accoglienza. Su questa piazza si affacciano i due padiglioni dedicati alla Media Factory e al bistrò, e soprattutto l’edificio principale, la cui facciata ospita un’opera site-specific di Agostino Iacurci, intitolata Ensemble, una reinterpretazione del Tricolore nel suo tipico stile, che fonde immagini naturali e rivisitazioni dell’estetica classica. Entrando nell’edificio principale, il percorso di “stanze nelle stanze” offre un’esperienza di valorizzazione reciproca. Qui spicca il medagliere olimpico, che crescerà durante i giorni della competizione, e sarà arricchito da un arazzo di Giovanni Bonotto che ricoprirà tutte le pareti, creando un ambiente immersivo e mettendo in risalto l’Ensemble attraverso la varietà culturale, storica, geologica, paesaggistica, gastronomica e linguistica dell’Italia. L’ingresso al cuore della Casa è caratterizzato dall’opera luminosa di Marinella Senatore, We Rise by Lifting Others, che riprende una famosa citazione di Robert Ingersoll e celebra il potere di aiutare gli altri e l’impatto positivo che questo ha su di noi.

L’ampio ingresso della Galleria è stato progettato come un ambiente elegante e astratto, rivestito da un tessuto giallo che illumina lo spazio, esaltandone sia il valore fisico che simbolico. Il visitatore sarà accolto da una serie di opere d’arte, la prima delle quali è quella di Vincenzo Agnetti, rinomato artista concettuale del secondo Novecento, con la sua iconica opera Tra me e te l’infinito inesistente. Proseguendo nella Galleria, l’opera di Julie Polidoro, artista francese di nascita e romana d’adozione, intitolata Tutti i Paesi Grandi Uguali, celebra lo spirito olimpico eliminando le gerarchie tra le nazioni del mondo in una carta geografica dove ogni paese diventa una moltitudine di forme e colori. Un’altra connessione artistica tra Italia e Francia è rappresentata dalla scultura di Fabio Viale, una reinterpretazione contemporanea dell’Amore e Psiche di Canova, conservata al Louvre, in cui Venere è completamente tatuata di nero, come un chiaro inno alla diversità.

Il legame tra i due Paesi e tra la sostenibilità e il concetto di Ensemble si riflette nel quadro We Are All Collaborating del collettivo italo-francese Claire Fontaine, che pone l’accento sulla questione dell’emergenza ambientale. Il concept generale di Casa Italia Parigi 2024 si manifesta nell’opera di Margherita Moscardini, che in (Ou la mort) estrae la parola più trascurata del celebre motto francese, “Fraternité”, ripetendola per sottolinearne l’importanza e la capacità di riassumere anche i concetti di libertà e uguaglianza.

Nella Galleria, l’idea di connessione e legame si esprime sia nell’infinitamente piccolo che nell’infinitamente grande, come nel lavoro di Alberto Di Fabio, Vita Astrale, che esplora i misteriosi e affascinanti fenomeni della natura, dal mondo cellulare alle costellazioni, in una visione in cui tutto è collegato e sintetizza l’universo. Tra le opere più imponenti esposte a Casa Italia c’è il Tappeto Volante realizzato dal collettivo Stalker, insieme alla comunità curda esule a Roma, in cui 41.472 corde di canapa con terminali di rame riproducono le muqarnas del soffitto della Cappella Palatina di Palermo, simbolo di una cultura millenaria di accoglienza che unisce elementi greci, latini, arabi e normanni. In questo contesto troviamo anche la scultura in bronzo colorato Italiana di Paolo Delle Monache, che celebra l’Italia e le sue meraviglie, esaltando l’unicità del nostro territorio attraverso la varietà degli elementi che lo rendono indimenticabile.

Il cuore di Casa Italia, al centro della Galleria e circondato dalle opere d’arte, sarà la Celebration Room, un cilindro che rappresenta il vero epicentro de Le Pré Catelan per la celebrazione dello sport, dell’Italia e delle sue medaglie. Al suo interno, lo spazio è avvolto da schermi ed è concepito come un anfiteatro contemporaneo, dove la celebrazione degli atleti diventa il rito quotidiano. Durante il resto del tempo, la Celebration Room si trasforma in un luogo di rappresentazione dell’eccellenza italiana in tutti i suoi aspetti: un’esplosione visiva di opere d’arte digitali, immagini del Bel Paese e contenuti multimediali che scorrono in sequenza, trasmettendo l’alto valore dell’Italia.

La lounge, caratterizzata da un’ampia vetrata perimetrale che separa l’interno dal giardino, è progettata per creare un senso di continuità tra interno ed esterno, come se fossero un tutt’uno, con la vegetazione del Bois de Boulogne come protagonista principale. La scelta degli arredi mira a rafforzare questa idea di fusione tra interno ed esterno, ricreando all’interno un paesaggio fluido e permeato da elementi naturali, dove i colori sono terrosi e naturali. Nel giardino, il mobilio multicolore si dispone come fiori, attivando una relazione tra le nuove stanze all’aperto e il paesaggio circostante, integrando le essenze mediterranee di Casa Italia con la vegetazione locale del parco.

Al piano superiore del Pré Catelan, i visitatori sono accolti da Fun with Flags, una serie di opere di Riccardo Previdi, dove l’artista milanese sovrappone e mescola diverse bandiere del mondo, creando inediti e coloratissimi pattern. Il percorso espositivo continua con il trittico Time Capsule di Patrick Tuttofuoco, che esplora il tema dell’intreccio, rappresentando mani che si annodano come simbolo universale di fratellanza. Per Francesco Jodice, la collaborazione è vista come una speranza e una tensione, espressa nel dittico fotografico The Surfers, dove numerosi surfisti attendono insieme l’arrivo dell’onda, metafora di un ignoto che può essere affrontato solo collettivamente.

Dalla tensione di Jodice si passa alla gioia delle tele di Gabriele Picco, Lasciarsi attraversare dall’arcobaleno e Nuotando nel cielo, che esprimono il sentimento positivo derivante dall’incontro con l’altro. Sullo stesso piano, troviamo la seconda opera di Paolo Delle Monache, Serendipity, una colonna che avvolge un individuo con numerosi monumenti italiani, simboleggiando il sostegno e la protezione derivanti dal patrimonio culturale.

I bassorilievi dalle forme sinuose di Sergio Breviario, Bianca e Marion, evidenziano la complessità unica di ogni individuo, che va accolta con curiosità. Il percorso artistico si conclude con Messa a Terra di Marco Bernardi, quattro sculture in stoffa ispirate a Masaccio che reinterpretano la vicenda di Adamo ed Eva come archetipo di fratellanza, e Neolithic Sunshine di Matteo Nasini, che racchiude il concept di Ensemble e i valori olimpici: colonne colorate di fili di lana che citano il tema dell’intreccio, sottolineando l’importanza della collaborazione e del rispetto per la diversità.

Il primo piano del Pré Catelan, dove prevale il colore verde esaltato dalla vegetazione visibile attraverso le grandi vetrate, continua a sottolineare la connessione tra interno ed esterno. Nella lounge Atleti, l’allestimento evoca il “cielo in una stanza”, simbolizzando l’impresa dell’atleta, con un cielo azzurro, arredi soffici e vaporosi, e un grande divano nuvola al centro della stanza, con il soffitto specchiante che moltiplica la profondità per creare un senso di sospensione.

Edoardo Tresoldi, Sacral (2016; Installazione in rete metallica zavorrata su pedana 417 x 417 x 535 cm). Su concessione di Edoardo Tresoldi. Foto: Forbes Conrad
Edoardo Tresoldi, Sacral (2016; Installazione in rete metallica zavorrata su pedana 417 x 417 x 535 cm). Su concessione di Edoardo Tresoldi. Foto: Forbes Conrad
Agostino Iacurci, Ensemble (2024, progetto; Stampa su PVC). Su concessione dell'artista
Agostino Iacurci, Ensemble (2024, progetto; Stampa su PVC). Su concessione dell’artista
Giovanni Bonotto, Panorama Italia (2024, tavola progetto; Arazzo, Dimensioni ambientali). Su concessione dell'artista
Giovanni Bonotto, Panorama Italia (2024, tavola progetto; Arazzo, Dimensioni ambientali). Su concessione dell’artista
Marinella Senatore, We Rise by Lifting Others (2022; Gree Neon montato su struttura in acciaio dipinta, 152 x 120 x 15 cm). Su concessione dell’artista e Mazzoleni, London - Torino
Marinella Senatore, We Rise by Lifting Others (2022; Gree Neon montato su struttura in acciaio dipinta, 152 x 120 x 15 cm). Su concessione dell’artista e Mazzoleni, London - Torino
Vincenzo Agnetti Ritratto (Tra me e te l’infinito inesistente) (1971; feltro colorato di bianco con scritte incise a fuoco colorate di grigio, 120 x 80 cm). Su concessione di Tornabuoni Art
Vincenzo Agnetti, Ritratto (Tra me e te l’infinito inesistente) (1971; feltro colorato di bianco con scritte incise a fuoco colorate di grigio, 120 x 80 cm). Su concessione di Tornabuoni Art
Julie Polidoro, Tutti i paesi grandi uguali (2018; tecnica mista su tela di lino, 230 x 278 cm). Su concessione dell'artista
Julie Polidoro, Tutti i paesi grandi uguali (2018; tecnica mista su tela di lino, 230 x 278 cm). Su concessione dell’artista
Claire Fontaine, We are all (IV) (2012; serigrafia e vernice spray su carta, 91,3 x 91,3 cm; Messina, Collezione privata)
Claire Fontaine, We are all (IV) (2012; serigrafia e vernice spray su carta, 91,3 x 91,3 cm; Messina, Collezione privata)
Alberto Di Fabio, Vita Astrale (2016; Acrilico su tela, 150 x 250 cm). Su concessione dell'artista
Alberto Di Fabio, Vita Astrale (2016; Acrilico su tela, 150 x 250 cm). Su concessione dell’artista
Paolo Delle Monache, Italiana (2007; Bronzo, 86,8 x 93 x 65 cm). Su concessione di Studio Copernico, Milano, Casalbeltrame
Paolo Delle Monache, Italiana (2007; Bronzo, 86,8 x 93 x 65 cm). Su concessione di Studio Copernico, Milano, Casalbeltrame
Paolo Delle Monache, Serendipity (2010; Bronzo, 292,5 x 80 x 80 cm). Su concessione dell'artista
Paolo Delle Monache, Serendipity (2010; Bronzo, 292,5 x 80 x 80 cm). Su concessione dell’artista
Riccardo Previdi, Fun with Flags (Francia-Tailandia) (2017; stampa a getto d'inchiostro su carta, 100 × 60 cm). Su concessione dell'artista e Francesca Minini). Foto: Agostino Osio
Riccardo Previdi, Fun with Flags (Francia-Tailandia) (2017; stampa a getto d’inchiostro su carta, 100 × 60 cm). Su concessione dell’artista e Francesca Minini). Foto: Agostino Osio
Patrick Tuttofuoco, Time Capsule (2021; Inkjet print on steel, 148 x 100 x 4 cm). Su concessione dell'artista e Federica Schiavo Gallery. Foto: Andrea Rossetti
Patrick Tuttofuoco, Time Capsule (2021; Inkjet print on steel, 148 x 100 x 4 cm). Su concessione dell’artista e Federica Schiavo Gallery. Foto: Andrea Rossetti
Francesco Jodice, The Surfers, diptych, California (2023; dittico 103 x 115 cm ciascuno). Su concessione dell'artista
Francesco Jodice, The Surfers, diptych, California (2023; dittico 103 x 115 cm ciascuno). Su concessione dell’artista
Gabriele Picco, Lasciarsi attraversare dall'arcobaleno (2017; Acrilico su tela, 100 x 80 cm). Su concessione dell'artista
Gabriele Picco, Lasciarsi attraversare dall’arcobaleno (2017; Acrilico su tela, 100 x 80 cm). Su concessione dell’artista
Sergio Breviario, B.I.A.N.C.A. (2023; Disegno a grafite, foglio poliestere, specchio, MDF, 154 x 89 x 5 cm). Su concessione dell'artista
Sergio Breviario, B.I.A.N.C.A. (2023; Disegno a grafite, foglio poliestere, specchio, MDF, 154 x 89 x 5 cm). Su concessione dell’artista
Marco Bernardi, Monnalisa con barba Van Gogh (2020; stoffa, inchiostro, vernice, gommapiuma, legno, 64 x 53 x 6 cm). Su concessione dell'artista
Marco Bernardi, Monnalisa con barba Van Gogh (2020; stoffa, inchiostro, vernice, gommapiuma, legno, 64 x 53 x 6 cm). Su concessione dell’artista

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