Una nuova tappa per il progetto Aurelia→SUD, curato dall’artista Gabriele Landi nel suo studio di Via Aurelia Sud 19 ad Arcola (La Spezia), dove dal 16 aprile al 18 giugno 2023 è visibile l’intervento di Gino D’Ugo (Marino, 1968) intitolato C’ero anche ieri. Il titolo è quello che si può leggere nell’insegna lampeggiante, e vuole essere una dislocazione temporale per chi passa velocemente in auto, concentrato alla guida ma con la possibilità di ricevere input frammentari oltre i confini della carreggiata.
L’opera, con il suo lampeggiare della luce di colore rosso, che ricorda quella di una sirena, suggerisce un’idea di allarme. Quest’idea, spiega Gino D’Ugo, “è estraniante rispetto al normale ciclo quotidiano degli eventi, richiama l’attenzione su qualcosa di improvviso che indica un breakout, mentre hai la mente impegnata in altro ti dice ‘ehi, elimina tutto, ci sono io’. Nel caso specifico di questo progetto, in cui l’insegna viene letta dalla strada guidando, magari da qualcuno che tutti i giorni ripete quel percorso, ma anche dal transito occasionale quindi con un passaggio veloce dove mentre si è concentrati alla guida la mente ha il suo flusso di pensieri, nella propria intimità può tanto essere un invito a guardare qualcosa che prima non si è considerato, come lo stesso luogo che ospita questi site specific. Un rimando al luogo specifico che si evidenzia ma anche uno slittamento intimo, con se stessi, alla propria memoria, un richiamo improvviso a un ricordo, a un flusso di avvenimenti, c’ero mentre sono. Mi interessa osservare i confini, i limiti, cercando anche le feritoie, opportunità per campi più aperti, dove lo spazio intimo e quello esterno si incontrano, mescolare le carte ricreare connessioni”.
Una insegna è uno strumento chiaramente destinato a esprimere uno slogan o un indicazione a fini commerciali: questo è ciò che ci si aspetta, ma secondo Gino D’Ugo è anche ciò che può essere eluso. “Questo luogo”, spiega, “infrange una serie di aspettative e abitudini sia da parte del fruitore dell’arte che da parte della persona di passaggio. Penso che l’arte debba innescare il dubbio, creare uno stato di bilico, e in questo luogo possa farlo con chiunque e inaspettatamente, con la sua struttura anonima, di passaggio consueto, che potrebbe essere tanto dove si trova quanto in qualsiasi altro luogo, voglio dire, se non te lo aspetti può essere un luogo giusto e compromettente”.
Gino D’Ugo è nato a Marino (Roma) nel 1968, dal 2014 vive e lavora tra Lerici e l’Appennino tosco-emiliano. Laureato in scultura all’Accademia delle Belle Arti di Roma, ha sviluppato un approccio alle arti che slitta sempre più frequentemente verso la forma come spazio di interrelazione e concetto utilizzando l’immagine, la parola, lo spazio e la relazione interpretativa con le persone, con risvolti nell’ambito dell’esistenziale o del politico, attraverso il gesto della sacralità quotidiana e con una apertura di interpretazione al libero arbitrio. Dal 2016 è direttore artistico dell’osservatorio per l’arte contemporanea Fourteen ArTellaro.
Il progetto Aurelia→SUD è un luogo materiale dove incontrare l’Arte Contemporanea e si trova in Via Aurelia Sud 19 nel Comune di Arcola (La Spezia). È è un light box delle dimensioni di 350x 70cm visibile a chiunque si trovi a passare in quel luogo 24 ore su 24. Il progetto coinvolge, con la creazione di interventi creati a doc, una serie di artisti, ogni intervento resta visibile per 2 mesi, e per la sua stessa natura non prevede inaugurazioni o finissage. Finora hanno partecipato Mario Consiglio, Loredana Longo, Luca Pancrazzi, Serena Fineschi, Iginio De Luca, Luca Quartana, Fausto Gilberti, Luca Scarabelli. Quello di Gino D’Ugo è il nono intervento di un progetto iniziato a settembre 2021.
“C'ero anche ieri”: l'opera di Gino D'Ugo che si rivolge ai passanti innescando il dubbio |