A due anni dalla tragica vicenda che, nel marzo 2022, ha segnato Bucha, teatro di un orrendo massacro di civili da parte delle forze russe che occupano l’Ucraina, la città prova a risollevarsi anche con l’arte, con un messaggio di speranza, rappresentato nella nuova opera murale Try Fly dello street artist italiano Manu Invisibile. L’imponente murales, che misura 12x6 metri, si trova di fronte al Municipio della città e raffigura una colomba, simbolo universale di pace, che tenta di spiccare il volo. Le sue ali, avvolte da una bandiera ucraina strappata e violata, rappresentano le ferite del paese e il desiderio di rinascita.
La colomba irradia dal petto squarci di luce nel vuoto, creando una miriade di effetti iridescenti che incorniciano il tentativo di volare. Questo simbolo di resistenza alle avversità è ulteriormente illuminato in alto a destra da un bagliore che richiama i colori della solidarietà italiana, un tributo al supporto e alla vicinanza offerti dall’Italia in questi tempi difficili per l’Ucraina.
L’opera è il frutto della collaborazione tra l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), l’Ambasciata Italiana e l’Istituto di Cultura Italiano. Completata il 23 maggio 2024, Try Fly è stata realizzata dallo street artist in partnership con il videomaker e fotografo Enrico Monni, che documenterà il progetto attraverso un video che sarà montato nei prossimi mesi.
La tecnica utilizzata per questa imponente creazione include pittura silossanica e spray, materiali scelti per garantire la durabilità e l’intensità cromatica dell’opera. Try Fly non è solo un tributo alla resistenza del popolo ucraino, ma anche un segno della cooperazione internazionale e dell’arte come veicolo di speranza e rinascita. In un periodo in cui Bucha cerca di ricostruire e guarire, l’opera di Manu Invisible vuole ergersi come un simbolo potente di rinascita e solidarietà, dimostrando che anche nelle avversità più grandi, l’umanità può trovare il modo di rialzarsi e volare.
“Bucha è stata teatro di grandi orrori”, ha dichiarato Pietro Pipi, titolare della sede di AICS a Kyiv. “Qui la Cooperazione Italiana è già intervenuta finanziando diversi progetti in supporto alla popolazione immediatamente dopo l’occupazione russa. Siamo orgogliosi di aver contribuito a trasformare i muri di questa città in tele che raccontano storie di rinascita e speranza. Grazie all’impegno della Municipalità e di artisti da tutto il mondo, Bucha si sta lentamente trasformando in un meraviglioso museo a cielo aperto, un simbolo di resistenza alla barbarie. La presenza di Manu Invisible e la sua opera rappresentano un forte messaggio di vicinanza alla comunità locale. La colomba, liberandosi dalla garza che si era avviluppata attorno alle sue zampe, si sveste delle ferite dell’occupazione e si ammanta della bandiera della libertà. In questo atto di emancipazione, una luce interiore sembra irradiarsi da lei, esplodendo in un bagliore che le conferisce la forza di spiccare il volo. Questa scena rappresenta per noi una comunità che, nonostante le incommensurabili perdite subite, riesce a svincolarsi e a riconquistare la propria libertà, ieri come oggi”.
Bucha, a due anni dal massacro un murale di uno street artist italiano per rinascere |